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Cracovia primo giorno

Auschwitz e Birkenau: i campi di concentramento vicino Cracovia

Christmas Angel cake
Quando immagino un dolce di Natale, lo immagino sempre bianco. Non ne conosco precisamente la ragione, forse perché penso al classico "Bianco Natale" o forse perché il Natale viene spesso associato alla neve...ok, sicuramente non dalle nostre parti date le temperature di questi giorni, o forse perché mi piace pensare che il colore bianco sia associato agli angeli. Tenete presente quelli che si mettono nel presepe sopra la grotta a vegliare sul bambinello appena nato? Proprio quelli.

Cosa vedere a Cracovia in un fine settimana coi mercatini di Natale

Mercatini di Natale
I diari di viaggio nei principali mercatini di Natale
New York
Parte prima
Parte seconda
Parte terza
Parte quarta
Parte quinta
Londra (fine settimana lungo/mercatini di Natale) (2017)
Primo giornoSecondo giorno (prima parte)
Secondo giorno (seconda parte)
Terzo giorno
Francoforte sul Meno e dintorni
Primo giorno: Francoforte
Secondo giorno: Francoforte
Terzo giorno: Francoforte e dintorni, Hofheim e Höchst
Alsazia e Berna: Berna, Colmar ed Eguisheim
Prima parte: ColmarSeconda parte: Colmar
Terza parte: Eguisheim
Quarta parte: Berna
Dresda (mercatini di Natale-Weekend)
Primo e secondo giorno (prima parte)Primo e secondo giorno (seconda parte)
Terzo giorno
Parigi: long weekend
Primo giorno
Secondo giorno
Terzo giorno
Quarto giorno
Bruxelles e Bruges (mercatini di Natale)
Secondo giorno: Bruges
Secondo giorno: Bruxelles
Terzo giorno: Bruxelles

English toffee cookie bars per il Calendario dell'Avvento del Club del 27
Finalmente si avvicina il Natale!
Se vi state preparando a questa meravigliosa festa con tanti pensieri golosi da regalare, oppure da fare trovare ai bambini un giorno dopo l'altro nel vostro Calendario dell'Avvento, ecco 25 bellissime idee, una per ciascun giorno del calendario appunto, preparate da tutti noi del Club del 27.

Lodz: secondo giorno

Normalmente ci saremmo limitati alla visita di Varsavia, invece in questa nostra vacanza polacca di fine Agosto abbiamo visitato anche la vicina città di Lodz (che si legge Wuch, non chiedetemi il perché!). Il motivo è presto detto. In realtà abbiamo organizzato questo viaggio in Polonia per partecipare al matrimonio del cugino di Anna Luisa che si è sposato proprio a Lodz.

L'autunno e le castagne sul Monte Faito

Nei giorni scorsi ho pensato di andare a fotografare un po' di paesaggi tipicamente autunnali sul Monte Faito vicino casa. Trovo che sia una stagione molto interessante per i colori della natura e per gli spunti anche fotografici che può dare. Sul Faito ci sono tantissimi castagni e mi sono divertito a fare qualche fotografia che vi mostro nel post di oggi.

Varsavia: primo giorno

A volte occorre solo un buon motivo per visitare un posto. L'occasione per andare per la prima volta in Polonia è stata data dal fatto che un cugino di Anna Luisa si sia sposato a Lodz. Così abbiamo preso la palla al balzo ed in una sola volta abbiamo visitato due città dove non eravamo mai stati, Varsavia e Lodz appunto. Ed in più abbiamo vissuto l'esperienza di un matrimonio in Polonia, che non capita proprio tutti i giorni.

Crostata alle nocciole e cioccolato
A ripensarci è anche strano, non sono immagini legate a qualche evento particolare, ma sono scene di vita quotidiana, eppure le vedo chiaramente, anche se risalgono alla mia prima infanzia.
Si, tutto è iniziato lì, è stato un lento percorso che mi ha portato molti anni dopo a preparare un dolce a settimana a Fabio durante i primi anni di fidanzamento (in realtà a pensarci bene, lo faccio anche ora) e forse senza la passione per la pasticceria non sarebbe nato neanche questo nostro blog, almeno per quanto riguarda la parte food.
Ma la pasticceria come ogni cosa è sempre in evoluzione ed ammetto che mi piace molto scoprire cose nuove, sperimentare, creare ed ovviamente condividere con voi i miei successi e soprattutto le mie ricette.
Uno stampo nuovo, una ricetta, un'immagine vista in giro, tutto mi riconduce alla pasticceria ed è così che è nata questa crostata nocciolosa, una vera coccola per il palato.
Crostata nocciolosa
Cremoso al cioccolato al latte (ricetta di L. Di Carlo)
38,5 g di latte intero fresco
38,5 grammi di panna fresca al 35% m.g.
8 grammi di zucchero semolato
15 grammi di tuorli
0,6 grammi di gelatina animale in fogli
67,5 grammi di copertura al latte
1 cucchiaino di cannella
Pasta frolla alle nocciole (dose per 1000 g) (ricetta di G. Fusto)
210 g di burri 82% di materia grassa
5 g di fior di sale
175 g di zucchero a velo
60 g di farina di nocciole
100 g di uovo intero
120 g di farina per frolla
340 g di farina per frolla
Pasta frolla pressata
546 g di pasta per fondi alle nocciole
130 g di farina di nocciole Piemonte
180 g di zucchero
2 g di fior di sale
350 g di burro
Ganache alle nocciole:
400 g di cioccolato bianco
200 g di panna
100 g di pasta di nocciola

Chiffon cake alle castagne

La colazione per noi è un pasto molto importante e ci piace variarla spesso, alternando torte, fette biscottate con la marmellata, crostate ed altri dolci. Recentemente ho anche letto che gli italiani stanno prestando una maggiore attenzione a questo pasto, come è giusto che sia, anche perché una buona colazione ci permette di affrontare meglio la giornata.

Fall foliage in New England on the road: quattordicesimo giorno, Boston

Già ieri ci siamo fatti un'idea molto positiva di Boston e oggi la consolideremo proseguendo la nostra visita della città. Quindi andiamo subito a parlare di cosa vedere nella Downtown e non solo.

Spaghetti alla Nerano
Nerano è una frazione di Massa Lubrense, paese che si trova tra la Penisola Sorrentina e la costiera Amalfitana, praticamente di fronte alla splendida isola di Capri. E' proprio qui, in questa minuscola frazione, in particolare a Marina del Cantone, una striscia di terra dove d'estate si susseguono file di ombrelloni ed i bagnanti nuotano in un mare colore smeraldo, che nel 1700 nacque uno dei piatti tipici della cucina campana più apprezzati, gli Spaghetti alla Nerano.

Fall foliage in New England on the road: tredicesimo giorno, Boston

Siamo alla fine del nostro on the road nel New England. Ieri sera siamo arrivati a Boston. Purtroppo si è fatto tardi e non siamo riusciti a vedere proprio niente della città. Però da una parte questo mi piace. Oggi ci svegliamo in questa grande città americana della costa est ed avremo due giorni per espolarla per bene.

Mirtilla: Torta ai mirtilli e cremoso al cioccolato e cannella
Sono infatti ben 9 anni che condividiamo con tutti voi le ricette, i racconti dei nostri viaggi, le foto e tutti i nostri ricordi più belli.
Sembra ieri, ma gli anni passano e quello che era nato come "passatempo", dettato dalla voglia di condividere la nostra esperienza, si è trasformato in un filo che ci rannoda a tutti voi, .
Ormai "Assaggi di viaggio" è a tutti gli effetti un membro della famiglia di cui non sapremmo più fare a meno.
Mirtilla: Torta ai mirtilli e cremoso al cioccolato e cannella
Ci siamo conosciuti, siamo divenuti amici e alcuni mesi dopo quell'incontro in facoltà eravamo abbracciati a parlare di progetti futuri, di come sarebbe stata la nostra vita insieme.
A Fabio sono bastate due settimane per decidere di chiedermi di sposarlo. Ci ha visto lungo lui, ma io da parte mia non ho esitato a dirgli di sì...ed il resto lo avrete capito.
Sono passati i giorni, i mesi, gli anni e noi ci amiamo come quei primi giorni insieme, supportandoci nei momenti difficili e gioendo in quelli belli.
Sembra strano pensare che, considerando che avevamo circa 20 anni quando ci siamo fidanzati, abbiamo trascorso insieme più della metà della nostra vita.
Con tutti questi festeggiamenti non potevo che preparare una torta, questa volta ai mirtilli con un cuore cremoso al cioccolato a latte e cannella, una coccola per il blog ed una coccola per il mio amore.
Mirtilla: Torta ai mirtilli e cremoso al cioccolato e cannella
Cremoso al latte e cannella (ricetta di L. Di Carlo)
38,5 g di latte intero fresco
38,5 grammi di panna fresca al 35% m.g.
8 grammi di zucchero semolato
15 grammi di tuorli
0,6 grammi di gelatina animale in fogli
67,5 grammi di copertura al latte
1 cucchiaino di cannella
Dacquoise alle mandorle (ricetta di L. Montersino)
Ingredienti:
67,5 g di albumi
42,5 g di zucchero
62,5 g di farina di mandorle
45 g di zucchero
15 g di farina
Mousse ai mirtilli (ricetta di G. Fusto)
180 g di polpa di mirtilli
3,3 g di gelatina in polvere
16,5 grammi di acqua per la gelatina
245 grammi di copertura cioccolato bianco
370 g di panna al 35% m.g.

Il tempo vola, ma credo che l'importante sia godere di ogni singolo istante e di ogni singola gioia ci regali la vita, in modo da poterla assaporare in pieno proprio come una torta.
Anna Luisa

Fall foliage in New England on the road: undicesimo e dodicesimo giorno

Come dicevo nel precedente post, ci aspettano un paio di giorni di relax.
Siamo a Newport e oggi ci sposteremo verso North Haven dove abitano i parenti di Anna Luisa e staremo oggi e domani con loro prima di fare ritorno a Boston per gli ultimi due giorni di questo bellissimo viaggio in giro per il New England.

Kanelbullar o Cinnamon Buns Svedesi
Il 4 Ottobre in Svezia si festeggia il kanelbullens-dag la giornata dedicata a dei dolci tipici di questa nazione, i Kanelbullar, delle brioches che ci sono rimaste nel cuore durante il nostro viaggio in Svezia Per questo motivo con altre blogger abbiamo deciso di dedicare un post a questa ricorrenza.

Fall foliage in New England on the road: decimo giorno

Il programma di giornata è molto semplice. Oggi abbiamo da visitare solo due posti, Providence e Newport. Diciamo che questa giornata in origine non era prevista nel programma di viaggio. Tagliando alcune cose i primi giorni di viaggio e soprattutto col trasferimento lungo a Falmouth dei giorni scorsi, sono riuscito a fare uscire questa giornata per visitare queste due belle città. E devo dire che se non le avessi viste, mi sarei perso qualcosa.

Le pere nel vin brulè per il Club del 27
Tutti gli anni in questo periodo mi prende un po' di tristezza per l'estate che sta finendo, portando con sé le vacanze, il mare, le passeggiate all'aria aperta, le lunghe giornate e lasciandoci solo un ricordo oltre a quel senso di attesa per l'anno prossimo.
Purtroppo l'estate non porta con sè solo questo, ma anche tanti tipi di frutta che fanno gola al pari di un dessert.
Proprio per questo ogni anno preparo delle confetture o delle conserve, per portare a tavola un raggio di sole estivo durante le fredde giornate invernali.
Solitamente preparo la confettura di fichi e mandorle e quella di prugne e vaniglia, o altre che mi vengono in mente strada facendo, come quella di pesche tabacchiere e lavanda o quella di albicocche e rosmarino, ma quest'anno non c'è stato il tempo, per cui già mi davo per vinta, rinviando con rammarico all'anno prossimo la preparazione delle mie amate confetture.
Per fortuna è stato scelto come tema del Club del 27 di questo mese, proprio le conserve e così, invece di rinviare all'anno prossimo, ho scelto una ricetta da eseguire ed in men che non si dica, ero già ai fornelli per prepararla.
Il libro da cui sono tratte le ricette delle conserve è "Preserving" di Emma Mecdonald e tra tanti tipi di conserve, scegliere non è stato affatto facile.
Alla fine ho deciso, invece della confettura classica, di preparare le pere al vino.
In sostanza sono delle pere cotte nel vino speziato (tipo vin brulé per intenderci) e poi imbarattolate per essere consumate con calma.
Questa sarebbe la teoria, ma una volta provate vi assicuro che le pere non dureranno a lungo perché non resisterete alla tentazione di mangiarle.
Questo tipo di conserva, proprio per le spezie utilizzate, possono essere un bel regalo di Natale e le pere così preparate si prestano ad essere servite in vari modi, in accompagnamento con il formaggio, oppure come dessert.
Oggi ho deciso di servirle sul loro vino fatto addensare, accompagnandole con mandorle a lamelle e ciliegie candite, un modo carino di presentarle, che potrà essere usato anche come jolly quando si hanno ospiti a cena.
Pere nel vin brulè
Ingredienti:
1kg di pere pelate, eliminato il torsolo e tagliate in quarti (ho utilizzato le pere coscia tagliate a metà)325 ml di vino rosso (consigliato un Merlot, un Cabernet Sauvignon o Shiraz)
500 g di zucchero semolato
buccia grattugiata e succo di 1 limone
1 fascio di spezie per vin brulè (allspice, buccia di arancia, cassia, chiodi di garofano e noce moscata)
1 anice stellato
Procedimento:
Usare un cucchiaio forato per prelevare le pere dal tegame e metterle nei vasetti sterilizzati e caldi.
Queste pere mi hanno dato una bella sferzata per affrontare l'inverno e soprattutto mi hanno fatto ricordare che a breve arriverà anche Natale!
Anna Luisa


Montanara dolce con fichi, ricotta e noci

Tutto il mondo conosce la pizza nelle sue mille varianti, e con i suoi mille condimenti, da quelli classici a quelli gourmet, quest'ultima a parer mio giusta evoluzione di quello che è un piatto portabandiera della cucina italiana (e napoletana in particolare).

Fall foliage in New England on the road: ottavo giorno
Ieri sera non abbiamo capito bene dove si trova la sala colazione. Abbiamo visto una saletta dove c'erano delle persone riunite tipo in un salottino, ma non ci siamo addentrati. Quindi usciamo all'esterno e ci dirigiamo verso questa saletta. Ci sono delle persone ed effettivamente la colazione è lì. C'è tutto sui banchi ed il latte nel frigo, come ci è capitato sempre durante questo viaggio. Diciamo che non è di certo la migliore colazione che abbiamo fatto in vita nostra, anzi.

Fall foliage in New England on the road: settimo giorno


Bicchierini acqua di cocco, ananas e mango
ombrellone ad oziare. Purtroppo per la maggior parte dei mesi estivi questo resta solo un sogno e tra lavoro e casa, il caldo sembra diventare sempre più insopportabile, tanto da fare passare anche l'appetito.


28 Posti (Milano) - Chef Marco Ambrosino
Milano, siamo in prossimità del Naviglio Pavese, è qui che si trova il ristorante 28 Posti ed è qui che Fabio ed io abbiamo deciso di festeggiare il nostro 15° anniversario di matrimonio.

Open Sandwich o Smørrebrød per il Club del 27
Cercate un'idea geniale per una cena d'estate tra amici? Questo mese il club del 27 ci ha proposto come tema gli Open sandwich, conosciuti nei Paesi scandinavi con il nome di smørrebrød, ideali proprio per una cena informale o magari quando ci si riunisce in questa calda estate a guardare

Cosa vedere a Procida in una giornata

Cosa vedere a Procida in una giornata
Procida è un insieme di cose che la rendono unica: casette colorate, antichi palazzi, panorami mozzafiato, vigneti, limoneti, e poi spiagge di sabbia, insenature, sentieri, stradine, mare blu, gabbiani, odori e profumi. Insomma, imperdibile. Ed una volta che ci sarete stati, vi chiederete perché le avete dedicato un solo giorno o perché non avete scelto di dormirvi almeno una notte.
Come arrivare a Procida
Procida è facilmente raggiungibile da Napoli e da Pozzuoli tramite traghetto o aliscafo.Se arrivate in macchina (è inutile sull'isola e dalla primavera all'estate anche vietato se residenti in Campania), lasciatela ad uno dei parcheggi all'interno del porto di Napoli (o a Pozzuoli) o nelle vicinanze.
Da Pozzuoli invece ci sono gli aliscafi della Caremar e le motonavi o
traghetti della Caremar e della Gestur. Da qui l'isola di Procida è
ancora più vicina.
Lo scopo era quello di differenziare visivamente le case vicine e quindi queste mai avevano lo stesso colore. Si dice che fosse anche un modo per i pescatori che rientravano per identificare più facilmente la loro casa, ma probabilmente è solo una leggenda metropolitana.
L'isola, proprio per queste sue caratteristiche è stata protagonista del libro "L'isola di Arturo" di Elsa Morante, vincitore del premio Strega, ma anche di tanti film tra cui sicuramente vanno ricordati Il Postino di Massimo Troisi e Il talento di Mr. Ripley con Matt Demon.
Sull'isola ci sono cartelli esplicativi di entrambi i film per riconoscere le zone in cui sono state girate alcune scene. Particolarmente caro a noi napoletani è il Postino, l'ultimo lavoro di Massimo Troisi che ha girato diverse scene alla Corricella ma anche sulla spiaggia del Pozzo Vecchio ora conosciuta come spiaggia del Postino.
Eventi religiosi molto seguiti sull'isola sono quelli legati alla Settimana Santa che precede la Pasqua.
Molto suggestive sono la Processione degli Apostoli che si tiene il Giovedì Santo e la Processione dei Misteri del Venerdì Santo, con carri allegorici che rappresentano scene del Vecchio e del Nuovo testamento a cui i procidani lavorano tutto l'anno, seguiti dalle statue della Madonna dell'Addolorata e dal Cristo morto.
Ultima nota per il cibo. Uno degli ingredienti caratteristici dell'isola sono sicuramente i limoni di Procida che sono poco aspri e che si possono apprezzare, oltre che nel classico limoncello, anche in insalata. Sì, il limone di Procida ha la parte bianca (l'albedo) molto sviluppata e viene tagliato a tocchetti e condito con olio, sale, aglio, menta e peperoncino.
Per la parte dolce invece, caratteristica e la lingua di bue o lingua di Procida, ovvero una "lingua" di pasta sfoglia con ripieno di crema pasticcera, semplice o al limone.
Come muoversi a Procida
Essendo relativamente piccola l'isola, se avete tempo, potrete anche scoprirla tutta a piedi. Sicuramente è facile raggiungere la zona di Terra Murata col fantastico panorama sulla Corricella dalla zona di Marina Grande, anche se c'è una bella salita da fare. Ma con tutte le soste che farete per fare foto o per ammirare il centro storico ed il panorama non ve ne accorgerete nemmeno. In alternativa potrete prendere un taxi (anche per fare un giro turistico dell'isola, volendo) o noleggiare un motorino o una bicicletta. Sempre da Marina Grande è facilissimo raggiungere la Corricella con le sue case colorate.Una volta sbarcati sull'isola a Marina Grande, sulla destra troverete il piccolo ufficio della Pro Loco dove potrete prendere una cartina dell'isola, ma anche lo stazionamento dei minibus (ci sono 4 linee) e dei taxi per raggiungere la vostra destinazione. Se il tabaccaio che vende i biglietti è chiuso, potrete comprarli al botteghino della Caremar. Costo della corsa singola, 1,50 €.
Cosa vedere a Procida
- 1 - Terra Murata
- 2 - Abbazia di San Michele Arcangelo
- 3 - Monastero di Santa Margherita
- 4 - Santuario di Santa Maria delle Grazie Incoronata
- 5 - La Corricella
- 6 - Chiesa di Santa Maria della Pietà e di San Giovanni Battista
- 7 - Marina Grande-Sent' Co
- 8 - Spiagge
- 9 - Isolotto di Vivara
- 10 - Palazzo d'Avalos
Terra Murata
E' la parte più alta dell'isola. Dal porto di Marina Grande prendete via Vittorio Emanuele, quindi via Principe Umberto ed imboccate Salita castello, così attraverserete il centro storico e pian piano arriverete al castello. Ammirerete panorami mozzafiato sulla Corricella e passerete per il Santuario di Santa Maria delle Grazie Incoronata, infine giungerete a Terra Murata. La rivalutazione di questa zona dell'isola è collegata a quella di Palazzo D'Avalos, all'interno del borgo di Terra Murata. Sede per tantissimi anni di un carcere, dal 2013 proprietà nel comune che lo sta trasformando in polo ricettivo e museale. Trovate qualche info in più per le visite sul sito del comune di Procida.
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Abbazia di San Michele Arcangelo
Fondata nell'XI sec. dai Benedettini nel borgo di terra Murata, distrutta e ricostruita più volte, la sua attuale architettura risale al '500. Presenta una struttura a stratificazione che è avvenuta nel tempo. Oltre alla chiesa che merita sicuramente una visita (a pagamento), da vedere c'è anche un presepe permanente con pastori in terracotta e legno della scuola napoletana del XVII sec.
All'interno dell'abbazia anche una importante biblioteca con testi del XVI sec. Quello più antico infatti risale al 1534.
Monastero di Santa Margherita
Il Monastero di Santa Margherita invece lo troverete subito accanto alla terrazza panoramica sulla Corricella dove sono presenti cannoni.
Santuario di Santa Maria delle Grazie Incoronata
Si trova a Piazza dei martiri, al bivio dove, proseguendo diritto, in salita, si va verso Terra Murata, mentre scendendo a destra si arriva alla Corricella. Fu costruita nel 1679 su una preesistente cappella dedicata alla Madonna delle Grazie, è in stile barocco e presenta una pianta a croce greca. La piazza accanto alla chiesa è un ottimo punto panoramico sulla Corricella e su Terra Murata ed in passato veniva chiamata semmarezio, proprio per il collegamento a Santa Maria. Sull'altare centrale si trova il dipinto dedicato alla Vergine.
La Corricella
Senza alcun dubbio una delle zone più belle e più fotografate dell'isola, più instagrammabili come si dice oggi.Chiesa di Santa Maria della Pietà e di San Giovanni Battista
Essendo i procidani un popolo di navigatori (molti abitanti dell'isola sono imbarcati in giro per il mondo oltre che sulle imbarcazioni locali), hanno come loro riferimento a due passi dal porto di Marina Grande questa Parrocchia dalla facciata gialla.
Il centro storico che sale verso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Torre Murata e la Corricella.
Marina Grande-Sent' Co
E' la zona del porto dove arrivano e partono i traghetti e gli aliscafi, da e per Napoli e Pozzuoli, ma anche per Ischia. Da qui partono anche tante escursioni giornaliere in barca. Ci sono le biglietterie delle principali compagnie di navigazione, lo stazionamento dei bus, il punto informazioni turistiche.

Qui inoltre già troverete le caratteristiche case colorate, non mancano
bar, ristoranti e pescherie oltre a negozi vari. Percorrete tutta via
Roma per ammirare le tipiche case colorate.
Spiagge
Capitolo a parte per le spiagge di Procida. Vediamo quali sono le principali.Spiaggia della Chiaiolella (o del Ciracciello)
Da qui si possono vedere Vivara ma anche l'isola di Ischia. E' bello venire al mare di giorno e farsi una passeggiata di sera. Per raggiungerla, dal porto di Marina Grande prendete il minibus linea L1.
Spiaggia del Postino (o del Pozzo Vecchio)
Situata sul versante ovest dell'isola, è una delle spiagge più belle. E' ormai nota a tutti come la spiaggia del Postino in quanto qui fu girata la scena in cui i personaggi interpretati da Massimo Troisi e della Cucinotta, Mario e Beatrice, si innamorarono. Questa spiaggia a forma di ferro di cavallo pressoché libera si raggiunge costeggiando il cimitero. Questa spiaggia, come la Chiaiolella ha una sabbia di colore scuro, segno dell'origine vulcanica. anche qui avrete il sole per tutta la giornata.Spiaggia della Chiaia
Troverete anche una spiaggia attrezzata (2 lidi) ed un ristorante oltre alla spiaggia libera. Ed in più, sulla sinistra vedrete la Corricella e le sue case colorate. Prendere la barca che in pochi minuti vi porta qui dalla Corricella è anche l'occasioni per vedere la Corricella dal mare. Uno spettacolo unico! Informatevi sugli orari di partenza della navetta via mare.

Isolotto di Vivara
Si tratta di una riserva naturale protetta situata su un isolotto a pochissima distanza dall'isola di Procida a cui è collegata col ponte di Santa Margherita. Anche se per un breve periodo era stata consentita la visita della riserva solo con guida e per un numero limitato di persone, al momenmto dell'aggiornamento di questo post (Ottobre 2018), l'isolotto non era visitabile.
Palazzo d'Avalos
Il bel palazzo, ormai abbandonato, ha ospitato le carceri fino al 1988. E' oggi visitabile con visita guidata, prenotando a questo indirizzo email: isitedavalos@comune.procida.na.it
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