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Crostata alle mandorle con cremoso di gelsi alla violetta con basi del maestro Fusto

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Crostata alle mandorle con cremoso di gelsi alla violetta

In estate e con il caldo che fa bisogna mangiare molta frutta, lo dicono tutti gli esperti, ed allora frutta sia anche nei dolci.
A questo punto ci si aspetterebbe un bel gelato, un semifreddo al limite, ma la mia indole masochista mi porta ad accendere il forno anche in piena estate. In mia discolpa posso dire che lo faccio per amore della sperimentazione, che un po' di caldo bisogna soffrirlo comunque ed un ventilatore acceso aiuta, che ho tanti di quei libri di ricette che probabilmente non mi basterà tutta la vita per provare a fare tutti i dolci che vorrei fare, quindi non posso perdere così tre mesi all'anno solo perché fuori (e purtroppo anche dentro casa) ci sono più di 30°C. Ma la motivazione principale è che ho voluto usare un frutto che mi piace da impazzire e che si trova solo per un mese all'anno, quando si è fortunati.
Il frutto in questione è il gelso ed in particolare quelli che acquistiamo noi sono quelli che crescono sulle pendici del Vesuvio e che purtroppo neanche i fruttivendoli hanno perché tendono ad andare a male velocemente, per cui si comprano dai venditori ambulanti che la mattina passano con i loro bei cestini carichi di frutti viola.


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Una notte al Castello sotto un Cielo di Stelle a Lettere

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La beneficenza non va in vacanza e così anche il 25 Agosto alle 20 andrà  in scena presso il castello medioevale di Lettere "Notte al Castello sotto un cielo di stelle", una kermesse volta a promuovere le bellezze paesaggistiche, enogastronomiche, culturali e storiche dei Monti Lattari.
Saranno infatti presenti diversi produttori e chef del territorio, accompagnati da musica live/dance e bollicine. Aad aprire la serata una sfilata di moda.
Insomma, una serata non solo di food, ma anche di glamour e fashion.


Di seguito alcuni degli chef che cucineranno i loro piatti nel corso della serata:
GABRIELE MARTINELLI  (I Machiavelli – Pompei-), MARIO POLLIO ( Pasta è…  Sant’Agata sui due golfi-), ENRICO RUIGGIERO   (Ristorante  Caupona  - Pompei -)  GIAN MARCO CARLI ( Crudo Fish Lounge  - Pompei -) LUIGI SORRENTINO ( Agriturismo  La casa del ghiro – Pimonte -) UMBERTO VENTRIGLIA ( Personal chef  - Alife ) UMBERTO AVITABILE ( Wolf Irish Pub – Pompei-) NANDO Melileo  ( Pasticificio Cuomo  - Gragnano) FILIPPO CASCONE  (Panificio Cascone – Lettere-), GENNARO PELUSO (CARILLO&PELUSO Italian  Delicius  -POMPEI-)  FRANCESCO LASTRA (Laboratorio  Lastra  –Pompei -)  BAR -Pasticceria  NOBILE  (  C.Mare di stabia)  FRANCESCO VARNELLI  ( Hermes Caffe’ – Pompei-)

L'ingresso costa 15€ e comprende 5 degustazioni ed un calice di bollicine. Parte dell'incasso andrà in beneficenza.

INFO: alfonsinalongobardi@yahoo.it  
Alfonsina Longobardi  333.3455623  
Gabriele Omobono      333.8282709


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Babà con confettura di pomodori e salsa alla clorofilla di basilico per il contest Saranno Famosi Inalpi

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Babà con confettura di pomodori e salsa alla clorofilla di basilico

Inalpi
, azienda nata nel 1800 e dedita alla produzione di formaggi di qualità, ha indetto, in collaborazione con Slow Food ed Altissimo Ceto, la terza edizione del contest "Saranno Famosi Inalpi" che vede sfidarsi a suon di ricette 30 blogger divisi in 10 squadre, ciascuna capeggiata dal Sous Chef di un ristorante della guida "Osteria d'Italia 2017".
Anche noi siamo stati invitati a concorrere con la squadra campana capeggiata dal Sous Chef Gennaro Durante del ristorante "Lo Stuzzichino" di Sant'Agata sui due Golfi. La squadra, composta oltre che da noi, da Serena e da Ramona, ha deciso in base al piatto scelto dallo chef di trovare un filo conduttore nel menu.


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Nasce a Napoli la Giappo Academy

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Molte persone ultimamente si stanno accostando al sushi. Questo piatto giapponese che fino a poco tempo fa era visto come qualcosa appartenente ad un mondo molto differente dal nostro per cultura, etichetta ed alimentazione, forse proprio per queste ragioni, ha destato negli ultimi anni molta attenzione. Ormai sono moltissime le persone che hanno provato, apprezzato e magari si sono cimentate nella preparazione del sushi, anche se non sempre con risultati eccellenti.


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Il peperone imbottito che diventa un primo piatto

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Vesuvio del pastificio Gentile al peperone imbottito


Esistono dei must per ciascuna stagione, come ad esempio le torte rustiche in primavera, le zuppe per l'inverno, le torte di mele per l'autunno ed i gelati per l'estate, senza i quali ci si sente come se mancasse qualcosa.
In estate sicuramente non possono mancare i gelati, le macedonie, le insalatone, ma ci sono anche piatti della tradizione legati a questa stagione per gli ingredienti che si utilizzano. Uno di questi è l'intramontabile parmigiana di melanzane, una leccornia sicuramente sostanziosa e inadatta alla prova costume, ma che è di una bontà da fare dimenticare tutte le bilance del mondo. Fabio non mi perdonerà mai di aver fatto passare tutta l'estate dell'anno scorso senza avergliene fatta neanche una...per fortuna c'è mio padre che "vede e provvede".
C'è però un altro piatto napoletano che non può mancare sulla nostra tavola, il peperone imbottito. Esistono un'infinità di varianti di questa ricetta, dal ripieno classico con provola, salame ed olive nere a quello con la pasta, fino a quello in cui il peperone arrostito e tagliato a strisce viene farcito di ricotta e provola.
Nel decidere quale versione preparare, mi è venuto in mente di creare una versione scomposta di questo piatto, mescolando le varie ricette. Anche se solitamente il peperone imbottito è un piatto unico, in questo caso è diventato un primo piatto e quale pasta potevo usare, dato il legame alla tradizione di questo piatto, se non i "Vesuvio" del Pastificio Gentile?

Vesuvio del pastificio Gentile al peperone imbottito

Vesuvio del pastificio Gentile al peperone imbottito


Ingredienti:

300 g di pasta "Vesuvio"
150 g di ricotta di bufala
100 g di provola
 100 g di olive nere
2 peperoni gialli
1 peperone rosso
basilico
olio extravergine d'oliva
sale

Vesuvio del pastificio Gentile al peperone imbottito


Preparare la povere di olive: denocciolare le olive e metterle a cuocere in forno per 2-3 ore, quindi frullarle e rimetterle in forno per un altro paio d'ore fino ad avere una polvere asciutta.

Mettere la provola in un colino e raccogliere l'acqua che produrrà.

Lavare i peperoni e cuocere in forno i peperoni gialli fino a che la pelle esterna si sarà bruciacchiata iniziandosi a staccare.
Prelevarli dal forno e metterli in un sacchetto del pane, in modo che il vapore faccia staccare del tutto la pelle, facilitandoci l'eliminazione di quest'ultima.
Eliminare la pelle, i semi ed i filamenti interni e frullare i peperoni.
Condire la crema con un filo d'olio e salarla.
Metterla da parte.

Lavare il peperone rosso, tagliarlo a cubetti piuttosto piccoli e cuocerli in padella con dell'olio ben caldo per circa 5 minuti.
Metterli da parte.

Mettere in una ciotola la ricotta, un pizzico di sale, un filo d'olio, 1-2 cucchiai di acqua della provola e quest'ultima tagliata a cubetti piccolissimi e mescolare il tutto.

Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolarla e saltarla in padella con i cubetti di peperone rosso.

Disporre nel centro del piatto la crema di peperoni gialli, e la pasta.
Formare una riga di polvere di olive e dall'altra parte rispetto alla pasta una quenelle di ricotta decorata con una fogliolina di basilico.
Infine disporre dei quadratini di peperone rosso e completare il piatto con un filo d'olio.

Vesuvio del pastificio Gentile al peperone imbottito

Vesuvio del pastificio Gentile al peperone imbottito

Vesuvio del pastificio Gentile al peperone imbottito

 Il risultato della mia idea, come dicevo è stato un primo piatto a tutti gli effetti, con il sapore del peperone imbottito, che può essere mangiato sia caldo che freddo. Io ho voluto presentarlo in chiave moderna, mentre Fabio ha preferito mescolare tutti gli ingredienti...insomma pensiamo di aver accontentato tutti, sia quelli più legati alla tradizione, sia chi vuole un'idea nuova.

Anna Luisa


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Budapest, secondo giorno

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Visto che alla fine abbiamo optato per non fare colazione in appartamento, scendiamo a cercare un bar nelle vicinanze. Ci facciamo tentare dal Central Kavehaz es etterem che propone una colazione a menu interessante. Non è quella dell'hotel, ma comunque ci concediamo caffé, cappuccino,cornetti con marmellate varie ed una bella omlette. Non sappiamo se abbiamo interpretato male quanto scritto sul menu, fatto sta che questa colazione ci viene a costare un sacco. E non era niente di che, nonostante il bell'aspetto. Domani proveremo un altro bar.