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Zuppa di cicerchie e vongole, tra routine e cambiamento

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Zuppa di cicerchie e vongole

Ci sono dei momenti nella nostra vita in cui vorremmo cambiare tutto, cercare novità, qualcosa che ci dia una nuova spinta. Spesso, anche se potrà sembrare strano, noi donne, per iniziare la "trasformazione", cambiamo taglio o colore dei capelli, oppure studiamo un nuovo trucco. In ogni caso, in questi momenti, perdiamo quasi di razionalità in nome del "cambiamento".
In altre fasi della nostra vita invece capita che vorremmo che nulla cambi, quasi come se si potesse fermare il tempo, ed avere una vita fatta di routine, di giornate quasi tutte uguali, scandite dalla solita sveglia, dal solito percorso per andare a lavoro, ma anche dall'abbraccio mattutino e dal bacio della buonanotte.

Questi due modi di "voler essere" si alternano continuamente nelle nostre vite, ed è proprio quest'alternanza che caratterizza ciascuno di noi e ciò che vogliamo essere.
Come dicevo prima, purtroppo spesso si perde di razionalità, rischiando di fare scelte di cui poi ci si pentirà.

Zuppa di cicerchie e vongole

Quando vengo assalita anche io da questa ventata di cambiamento, oltre naturalmente a cambiare colore ai capelli, cerco di fermarmi a riflettere ed ho notato che spesso la risposta a dove si vuole andare, la si trova semplicemente guardando il passato ed il presente.

Guardando le nostre radici, seguendo gli insegnamenti di chi ci ha preceduto, ma allo stesso tempo, guardando attorno a noi, chi ci ama, chi sta facendo parte della vita che stiamo creando di giorno in giorno.

Non so dove andremo e come diventeremo, la vita riserva tantissime sorprese, ma sono felice che il mio percorso parta da radici solide e che io sia affiancata da un compagno che mi è sempre stato vicino qualunque scelta io facessi e mi ha sempre sostenuta ed aiutata.
Il piatto che vi propongo oggi è molto semplice, ma utilizza un antico legume, la cicerchia, che negli ultimi tempi è stata rivalutata, abbinata con le vongole, un tocco nuovo nato da un'idea di Fabio.

Zuppa di cicerchie e vongole


Zuppa di cicerchie e vongole


Ingredienti:

500 g di vongole
200 g di cicerchie
400 g maltagliati
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale
peperoncino

Zuppa di cicerchie e vongole

Preparare i maltagliati: impastare 300 g di farina e 3 uova, quindi dopo aver lasciato riposare l'impasto, stenderlo sottilmente e tagliarlo a losanghe irregolari ( si possono ottenere i maltagliati anche dagli avanzi di pasta quando si preparano le paste ripiene).

La sera prima mettere le cicerchie in ammollo.
Dopo almeno 12 ore sciacquarle e metterle in pentola con dell'altra acqua.

Portare ad ebollizione e cuocere finché le cicerchie non risultino abbastanza tenere.
Prelevarne una metà e frullarle con il mixer o passarle con il passaverdura se si vuole un effetto più "rustico".
Rimettere nella pentola la crema di cicerchie ottenuta.
I
n un'altra pentola riscaldare 2 cucchiai di olio con l'aglio ed aggiungervi le vongole, coprire e cuocere per circa 10 minuti, scuotendo la pentola di tanto in tanto.
Eliminare il guscio ad una metà della vongole e metterle da parte.

Unire alle cicerchie l'acqua di cottura delle vongole filtrata.
Quando avrà ripreso il bollore, salare, buttare la pasta e cuocere per circa 5 minuti, unire le vongole ed infine qualche semino di peperoncino.

Servire con un filo d'olio.

Zuppa di cicerchie e vongole

Prima di lanciarsi nei cambiamenti, così come prima di lamentarsi di qualche aspetto della propria vita, magari basta guardarsi attorno per rendersi conto che tutto ciò che cerchiamo è già vicino a noi.

Anna Luisa




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Pizzaria Biliardo '65 a Nola

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Recentemente abbiamo avuto modo di testare la Pizzaria Biliardo '65 a Nola.
A pochi passi dalla piazza del Duomo e del Municipio, precisamente in via Flora, si trova questo locale molto ben arredato. La pizzeria nasce da un progetto che ha portato diversi soci (Francesco Casoria, Aniello Casciello e Giacomo Carrella) a prendere i locali di un bar storico di cui era proprietario 'on Gennà. Ed è proprio dal biliardo presente nel locale che nasce il nome della pizzeria, o meglio pizzaria, secondo il nome storico. Il pizzaiolo invece è Marco Saiello.
In realtà è anche riduttivo definirla pizzaria, in quanto c'è anche una interessante cucina, come potete vedere dagli antipasti che abbiamo assaggiato.




















Abbiamo avuto modo di provare un po' tutta la loro cucina, iniziando dalle sfiziose chips di patate fritte della casa, crocché (enormi!) di patate, frittatina di pasta rustica ed interessante, ma anche gamberi in pastella al nero di seppia, con granella di nocciole, sale Maldon e salsa cocktail. Anche il baccalà fritto con sale Maldon e salsa piccante era molto interessante, salvo dosare bene la salsa molto strong.

















Abbiamo poi avuto modo di fare assaggi di tanti diversi tipi di pizza. La più particolare sicuramente quella con la curcuma nell'impasto. Ottima anche la Jolly.












 

 A chiudere, i dolci in vasetti monoporzione di Scaramuré.




Fabio

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MTChallenge di Novembre: il Ghostiramisù, ovvero il Tiramisù fantasma

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Tiramisù in barattolo

Da sempre sostengo che l'MTChallenge sia un gioco meraviglioso che ci porta a crescere e a migliorare, offrendoci sempre nuovi spunti e nuovi traguardi da raggiungere.
Ultimamente mi sono resa conto anche che quanto più semplice sembra una sfida, più può risultare insidiosa, sia per le difficoltà che anche un piatto semplicissimo può presentare se lo si cerca di preparare a regola d'arte, sia perché se la vincitrice del mese precedente è Susy May, si può star certi che alla ricetta verrà aggiunto un paletto riguardante il tema.

La nostra "Coscina di pollo" infatti ama il cinema ed ha pensato di creare una sfida nella sfida per questo mese. Ha proposto come ricetta un must della cucina italiana, il tiramisù, e qui si sono sentite urla di gioia per tutta l'Italia seguite da una ola. Ma nel momento in cui si iniziavano a fare anche i trenini, abbiamo scoperto che il tiramisù doveva essere collegato ad un film o ad una icona sexy della storia del Cinema Mondiale...e qui c'è stato il panico!
Sono sempre stata un'amante dei film di ogni epoca, basta che fossero fatti da Attori con la "A" maiuscola e con una storia che tenesse legati al monitor per tutto il tempo.

Per farvi capire, ho visto "Via col vento" centinaia di volte ed ho imparato a memoria la battuta principale de "Il gladiatore", ho amato alla follia "Sabrina" e sono andata due volte al cinema  a vedere "Titanic". Insomma il cinema mi piace e solitamente ricordo bene anche le trame.
La situazione è leggermente diversa per Fabio, che molto probabilmente non ricorda il film visto al cinema domenica scorsa anche se devo ammettere che è stato bravo a portarmi da "Katz's" a New York, il ristorante dove è stato girato "Harry ti presento Selly, con la fortuna incredibile di sederci proprio al loro tavolo nonostante fosse gremito! Praticamente è stato come vincere la lotteria. O da orgasmo, fate voi. :-)

Dato che comunque la cinefila in famiglia sono io, dovevo decidere il film che avrebbe dato l'ispirazione per il nostro tiramisù.
Pensa e ripensa, ho cominciato a ricordare tutti i "sexy" del cinema da Paul Newman a Leonardo Di Caprio, ma nulla, finché ho visto davanti ai miei occhi una scena...avevo trovato come fare il tiramisù!
L'icona sexy è uno degli attori più sexy dei nostri tempi che ahimè ci ha lasciati troppo presto: Patrick Swayze, l'attore di Dirty Dancing per intenderci.
Però prima che immaginiate il nostro tiramisù sollevato in aria come nella scena finale, vi dico subito che non è Dirty Dancing il film a cui ho pensato, ma un altro classico da lui interpretato, ovvero Ghost.
Volete sapere quale scena in particolare ho scelto? Iniziamo a mettere su la musica...

https://www.youtube.com/watch?v=_CRF_wWHaQ0

Ed ora che abbiamo l'icona sexy, Patrick Swayze, la scena sensuale, quella in cui Sam e Molly modellano un vaso di terracotta, ecco il nostro "Tiramisù in the jar" o "Ghostiramisù".
Non abbiamo voluto stravolgere  la ricetta del tiramisù classico, ma abbiamo semplicemente aggiunto delle meringhette (ricordano dei fantasmini a vederle) e delle gocce di cioccolato come consigliato da Susy May. Abbiamo fatto noi sia i savoiardi che il mascarpone, ed al caffè abbiamo aggiunto un po' di Baileys, perché pare che il nostro fustaccione avesse origini irlandesi e poi perché ci stava bene....un po' di "spirito"....


Tiramisù in barattolo


Ghostiramisù o Tiramisù in barattolo


Savoiardi


Per i savoiardi
(ricetta di L. Montersino)


150 g di albumi
120 g di tuorli
180 g di zucchero semolato
40 g di miele
170 g di farina 00
70 g di fecola
zucchero a velo 

Montare con le fruste elettriche gli albumi insieme allo zucchero semolato fino ad ottenere una massa gonfia, spumosa.
In una ciotola, mescolare, con una frusta a mano, i tuorli con il miele.
Aggiungere ora molto delicatamente i tuorli agli albumi, mescolando dal basso verso l’alto per non smontare il composto.
Unire la farina e la fecola setacciate e mescolare sempre delicatamente.
Con l’aiuto di una sac à poche disporre il composto in una teglia rivestita di carta da forno, formando dei bastoncini lunghi 10 cm circa.
Spolverizzarli con dello zucchero a velo e cuocere in forno, già caldo e statico, a 200° per 15 minuti, con valvola aperta

Mascarpone


Per il mascarpone (da "Torte salate")
500 ml di panna fresca al 35% di grasso
1 cucchiaio di succo di limone

Versare la panna fresca in una ciotola di vetro o in un tegame di acciaio inox e fare cuocere a bagnomaria fino a che non raggiunge la temperatura di 85°C.
A questo punto, unire il succo di limone e mescolare bene, la panna inizierà ad addensarsi
Continuare a cuocere a 85°C per circa 5 minuti, mescolando di tanto in tanto.

Togliere la ciotola dal bagnomaria, coprire e fare raffreddare prima a temperatura ambiente e poi in frigo per 12 ore: al termine di questo riposo, la panna si sarà ulteriormente addensata.
Trasferirla in un colino a maglie fitte, rivestito di un canovaccio pulitissimo e posto sopra ad una ciotola o scodella.
Chiudere il canovaccio legando i quattro lembi con un elastico e appendetelo con un cucchiaio di legno sopra una pentola dai bordi alti in modo che resti appeso e che raccoglierà il siero che colerà durante il riposo.

Lasciare riposare altre 24 ore in frigorifero, alla fine la parte solida restante sarà il vostro mascarpone.

Metterlo in un barattolo di vetro sterilizzato e a chiusura ermetica e conservarlo il frigo fino al momento dell’uso (non oltre i tre giorni).
Con questa dose si ottengono 300 g di mascarpone.

Tiramisù in barattolo


Per le meringhe:
30 g di albumi
60 g di zucchero a velo
qualche goccia di succo di limone

Mettere in una ciotola gli albumi ed il succo di limone e montare a neve ben ferma, aggiungere lo zucchero a velo setacciato, continuando a montare.
Con una sac à poche formare delle meringhe su una teglia rivestita di carta da forno e cuocerle per 2 ore a 110°C o 6 ore a 75°C.

Tiramisù in barattolo

Per il Tiramisù:
300 g di mascarpone
3 uova
235 g di zucchero
250 ml di caffè leggermente zuccherato
15 savoiardi
1 tazzina di Baileys
gocce di cioccolato fondente
meringhette
cacao amaro

Preparare la pate à bombe con il metodo della meringa svizzera: mettere i tuorli, 85 g di zucchero e 55 g di acqua in un recipiente e mescolare. 
Appoggiare il recipiente su una pentola d'acqua e cuocere a bagnomaria continuando a mescolare fino a raggiungere gli 85°C.

Togliere il recipiente dal bagnomaria ed immergerlo in una pentola contenente del ghiaccio, per raffreddarlo velocemente.

Montare gli albumi a neve. Nel frattempo riscalda 50 ml di acqua e 150 g di zucchero fino ad arrivare a 116°C, quindi versare a filo nella ciotola contenente gli albumi, facendolo cadere nel lato interno della ciotola e continuando a montare gli albumi.
Quando lo sciroppo di zucchero sarà terminato, continuare a montare gli albumi fino a completo raffreddamento di questi ultimi.

Mettere il mascarpone in una ciotola ed aggiungervi poco alla volta i tuorli, quindi incorporare gli albumi senza smontarli.

Immergere i savoiardi nel caffè a cui avremo aggiunto il Baileys.

Formare un primo strato di crema nel vaso, quindi spargere di gocce di cioccolato, quindi disporre uno strato di savoiardi e qualche meringhetta. Continuare fino ad esaurimento degli ingredienti.
Spolverizzare la superficie di cacao e decorare con le meringhe. Servire freddo.

Fabio si è divertito anche a farne una versione fantasmesca della foto :-D
Tiramisù in barattolo

A noi questo tiramisù ha decisamente alzato lo spirito :-)

Anna Luisa e Fabio

Con questa ricetta partecipiamo all'MTChallenge di Novembre