Il nostro itinerario on the road di una settimana in giro per la Svizzera.
Itinerario on the road in Svizzera di 7 giorni
La Svizzera, viste le distanze mai eccessive tra una città e l'altra si presta molto bene ad un itinerario on the road, ma anche grazie alla sua forma che ne favorisce un itinerario "circolare" che consente di visitare le diverse località comodamente senza dover ripassare per località già visitate.
In più, proprio per chi arriva dall'Italia, magari in macchina, ci sono diverse possibilità di accesso e di uscita dalla Svizzera che consentono di creare un itinerario su misura.
Il nostro itinerario in realtà è stato di 6 giorni perché in passato già avevamo visitato Berna durante il periodo natalizio coi mercatini di Natale e quindi questa città non l'abbiamo inserita. Ma strutturando un itinerario on the road di una settimana/7 giorni, la si può includere facilmente.
Arrivando dalle Cinque Terre in Liguria e passando per Aosta e poi per Annecy in Francia, il nostro itinerario che ha toccato le principali città svizzere (e non solo) è iniziato da Ginevra. Da qui siamo passati per Nyon, Losanna, Montreux, quindi per Neuchâtel e Basilea (per indicare solo le località principali).
Da Basilea in realtà abbiamo inserito una deviazione per un itinerario on the road in Alsazia di 3 giorni (a breve online).
La giornata dedicata a Berna (e volendo anche alla vicina Friburgo), la si può inserire o dopo Montreaux o Neuchâtel oppure, alla fine del giro, dopo la visita della vicina Thun.
Una volta rientrati dall'Alsazia (qui puoi leggere il nostro itinerario on the road in Alsazia di 3 giorni), ma viste le distanze sarebbe lo stesso dopo la visita di Basilea, abbiamo proseguito il nostro on the road verso Zurigo. Da qui, avendo più giorni a disposizione, si aprirebbero altre possibilità per visitare questa zona della Svizzera che abbiamo tralasciato stavolta, ovvero la parte nord est, verso il Lago di Costanza e il Liechtenstein.
Dopo Zurigo invece abbiamo proseguito verso Svitto e poi per la deliziosa Lucerna.
Da Lucerna poi siamo andati verso i bellissimi laghi di Brienz e di Thun per visitare queste zone e le città (Thun è carinissima) con una deviazione verso i bei paesaggi montani di Lauterbrunnen.
Da qui avremmo dovuto fare un'ultima tappa a Lugano prima di rientrare in Italia, ma il folle traffico al traforo del San Gottardo non ci ha dato la possibilità di farla.
Considerate che tutti i prezzi e gli orari di apertura indicati in questo post sono relativi al momento del nostro viaggio (del 2023) e che possono subire variazioni nel tempo. Per questo consiglio sempre di verificarne la correttezza al momento del proprio viaggio.
- 1 - Vignetta autostradale
- 2 - Costi e cambio
- 3 - Mappa della Svizzera
- 4 - Itinerario
- 4.1 - Primo giorno: Ginevra
- 4.2 - Secondo giorno: Ginevra, Nyon, Losanna, Vevey, Monteux, Gruyères, Neuchâtel
- 4.3 - Terzo giorno: Neuchâtel, Soletta, Basilea, Mulhouse
- 4.4 - Quarto giorno: Zurigo
- 4.5 - Quinto giorno: Zurigo, Zugo, Svitto, Lucerna, Küssnacht
- 4.6 - Sesto giorno: Küssnacht, Brienz, Lauterbrunnen, Thun, Spiez
Vignetta autostradale
Altra cosa da tenere in conto quando si organizza un road trip in Svizzera è che bisogna pagare una vignetta autostradale (per autostrade e semi autostrade) dal costo di 40 franchi svizzeri.
La vignetta è valida dal 1° Dicembre di un anno (per esempio 2022) ed è valida fino al 31 Gennaio del 2024 (per restare allo stesso esempio).
La si deve attaccare sul parabrezza nelle posizioni indicate sull'adesivo dove è attaccata. Non si può staccare (è comunque vietato farlo per cederla ad altri o per usarla su altri mezzi di trasporto propri), altrimenti si rovina. Non c'è bisogno di comunicare la targa.
Noi l'abbiamo acquistata alla dogana, ma si può comprare anche alle stazioni di servizio e agli uffici postali. Inoltre è possibile acquistare anche la vignettta elettronica.
Costi e cambio
Per quanto riguarda i costi, tenete presente che la Svizzera, rispetto ai nostri costi (già alti), avendo mediamente degli stipendi molto più alti dei nostri, ha dei prezzi in proporzione molto più alti, quindi a noi appare tutto carisssimo.
A parte il costo favorevole rispetto a quello delle nostre autostrade della vignetta autostradale, il resto vi sembrerà presto costare uno sproposito. E' vero che i prezzi sono aumentati un po' ovunque e quindi di conseguenza sicuramente anche in Svizzera, ma per darvi un'idea, abbiamo pagato a Ginevra 2 bottiglie d'acqua 6,80 franchi svizzeri, in un comunissimo alimentari gestito da stranieri, quindi più di 7 Euro (il cambio Euro-franco e quasi 1 a 1). Per risparmiare un po' sul mangiare, è sempre preferibile rifornirsi nei grandi supermercati per acqua, snack e altro, come le Coop che sono sempre molto ben fornite e hanno prezzi più accettabili.
Per dormire invece alle volte (come vedrete dal nostro itinerario) abbiamo optato per dormire in hotel poco fuori dalle grandi città per risparmiare un po' o per avere per lo stesso prezzo della città una struttura di livello superiore. In più, le strutture fuori dai centri abitati spesso hanno il parcheggio gratuito mentre gli alberghi in città lo prevedono a pagamento anche a 30-35 franchi svizzeri al giorno.
Per quanto riguarda il prezzo degli hotel, per esempio per noi i più cari sono stati a Ginevra e a Zurigo dove per un buon hotel 3-4 stelle abbiamo pagato rispettivamente intorno ai 250 € e 290 € (più il parcheggio), con la colazione inclusa. Le colazioni in hotel costano tanto, quindi un modo per risparmiare (almeno nelle grandi città) è non includerla e farla in giro. Noi l'abbiamo inserita perché preferiamo fare una colazione abbondante e poi saltare il pranzo e cenare poi fuori.
Altro tasto dolente per quanto riguarda i costi sono proprio i ristoranti. Per mangiare in posti buoni (anche non eccezionali) mettete in conto che gli antipasti vanno in media dai 15 ai 25 franchi svizzeri, il piatto principale dai 25-30 fino anche ai 55-60 e i dolci intorno ai 15-20 franchi svizzeri.
Quindi in due, anche solo prendendo un piatto principale, un dolce, acqua e due calici di vino andrete a spendere orientativamente dai 120 ai 170 franchi.
Considerate che un Euro al cambio ufficiale al momento del nostro viaggio era pari a 0,96 franchi svizzeri. Quindi in linea di massima il prezzo svizzero è simile (un po' maggiore) a quello in Euro. Al cambio valuta vendevano gli Euro a 0,947 circa franchi svizzeri.
La benzina pure è più cara che in Italia.
Dappertutto (ma proprio ovunque!) ci sono parcheggi a pagamento che si possono pagare con monete o con carta (in alcune zone anche in Euro). A volte bisogna inserire il numero della propria auto/mezzo di trasporto, altre volte quello del posto. Si può anche scegliere di non stampare il biglietto, dalla targa o dal numero del posto infatti si evince se avete pagato.
Nelle città ci sono tantissime strisce a terra di segnaletica orizzontale, corsie riservate ai bus o alle biciclette, quindi bisogna essere sempre molto attenti.
Mappa della Svizzera
Tutti i punti di interesse di cui parlerò in questo post, musei, chiese, parcheggi, posti naturalistici e quant'altro, sono indicati sulla mappa della Svizzera che ho creato con Google maps e che si può utilizzare anche in viaggio (o comunque è utile per capire i punti di interesse di ogni zona, con indicati anche giorni e orari di apertura e prezzi, relativi al momento del nostro viaggio). Inoltre ho segnato altri punti di interesse in zone non comprese in questo itinerario, come per esempio quelli della parte più ad est e verso le montagne.
Sulla mappa sono segnati anche parcheggi (in rosso i più comodi), i punti informazioni turistiche, i ristoranti dove siamo stati e dove presenti, anche i bagni pubblici.
Itinerario
Primo giorno: Ginevra
Siamo arrivati a Ginevra il pomeriggio del giorno precedente per avere il primo giorno a disposizione per visitare la città con tutti i suoi diversi punti di interesse.
La città sorge sulle sponde del lago Lemano o lago di Ginevra ed è abbastanza grande. Per visitarla nel migliore dei modi abbiamo utilizzato il Geneva city pass che consente l'accesso gratuito o scontato nei musei cittadini e la partecipazione a tour e ad altre attività.
Inoltre, da bravi golosi, abbiamo utilizzato anche il Geneva choco pass, una card che consente di mangiare sul luogo o di portare via una degustazione di cioccolatini in diverse cioccolaterie cittadine convenzionate. Una bella esperienza ad un prezzo adeguato per quello che si riceve!
Come dicevo, in città ci sono molti punti di interesse da visitare a cominciare dalla Cattedrale di Saint Pierre. Ma la città è piena di musei interessanti come il Museo internazionale della Riforma, il MAH (Museo d'arte di storia), l'MRL (Fondation de la Maison Rousseau et de la Littérature), il Musée Barbier-Mueller (una galleria d'arte privata), il MEG (Musée d'ethnographie de Genève), il bellissimo Museo Patek Philippe con le collezioni antiche di orologi e gli smalti davvero eccezionali, il MAMCO (Museo d’arte moderna e contemporanea), il Musée Rath e il vicino Parc des Bastions. Insomma, ce n'è per tutti i gusti. Se intendete visitare più musei, dedicate almeno due giorni a Ginevra invece di uno soltanto.
Altra zona carina, soprattutto il giovedì quando c'è il mercato è il quartiere di Carouge.
Altri punti di interesse in città sono quelle in prossimità del lago come la bella passeggiata del Quai du Mont-Blanc, oppure il Jet d'eau, il grande getto d'acqua sul lago simbolo di Ginevra e il Jardin anglais e l'Horloge Fleurie.
Ginevra è famosa anche per la presenza di alcune istituzioni internazionali come il Palazzo delle Nazioni, sede delle Nazioni Unite (con la vicina opera "Sedia rotta ", Broken chair) e l'interessante Museo internazionale della Croce rossa e della mezzaluna rossa (MICR).
Fuori dal centro invece, imperdibile per gli appassionati, è la visita al CERN, il centro di ricerca sull'energia nucleare.
La notte dell'arrivo a Ginevra abbiamo dormito in città nel bell'Hotel D Geneva vicino alla stazione e molto comodo per girare a piedi e visitare tutta la città.
La seconda notte invece abbiamo dormito fuori città, sulla costa nord del lago Lemano all'Auberge Le Relais Chavannes-de-Bogis per proseguire col nostro on the road.
La prima sera a Givevra abbiamo cenato al ristorante Le bistro dell'Hôtel royal. Tutto sommato niente di particolare, piatti semplici e conto comunque caro per quello che abbiamo mangiato.
La seconda sera invece, dormendo fuori città a Chavanne-de-Bogis, abbiamo varcato il confine per andare a mangiare la fondue a Grilly (in Francia) all'interno del caseificio Michelin che ha anche un punto vendita. Abbiamo provato tre fondute una più buona dell'altra e pagato il giusto. Davvero consigliato. Il posto si chiama Restaurant des bergeres.
Per approfondire tutto ciò che c'è da vedere a Ginevra, vi consiglio di leggere il post dedicato alla città: Cosa vedere a Ginevra in un giorno.
Secondo giorno: Ginevra, Nyon, Losanna, Vevey, Monteux, Gruyères, Neuchâtel
Fatta colazione e lasciato l'albergo, la prima tappa di giornata è stata la graziosa e piccolina Nyon con il grazioso centro col castello e le colonne romane. Nyon è anche sede della UEFA se può interessare. Inoltre da qui partono i battelli che in circa mezz'ora raggiungono la caratteristica Yvoire (in Francia), sull'altra costa del lago. Da qui si ha anche una bella vista sul Monte Bianco.
La giornata è intensa e prevede diverse soste. Infatti abbiamo dovuto un po' adattare l'itinerario originario nella parte finale e fare delle scelte, come spesso si fa in un on the road.
Dopo Nyon siamo andati a Losanna fermandoci lungo la strada al Castello di Prangins e allo Château de Morges.
A Losanna, come prima cosa abbiamo visitato il bellissimo ed emozionante Museo olimpico che si trova fuori dal centro, verso il lago. Oltre alla fiamma olimpica, all'interno ci sono completini di vari sport e varie edizioni, le fiaccole e le medagie olimpiche oltre a video e ad uno shop.
In zona c'è anche il CIO, sede del Comitato Olimpico internazionale.
La città in sé è molto carina. Consiglio di iniziare la visita dalla bella Place de la Riponne dove c'è un grande parcheggio e pure il mercato oltre al bel Palais de Rumine, quindi, passando per Place de la palud si arriva alla bella Cattedrale e allo Château St-Maire (il castello), situati nella parte alta di Losanna e in posizione panoramica.
Lasciata Losanna, costeggiando sempre il Lago Lemano si visita la bella zona vitivinicola del Lavaux con le colline che scendono verso il lago interamente rivestite di vigneti. Ovviamente in zona non mancano cantine e castelli per delle piacevoli soste (anche qui modulate l'itinerario in base ai vostri interessi).
Più avanti si arriva nella graziosa Vevey. Da segnalare l'Alimentarium, dedicato al cibo con la grande forchetta nel lago, la statua di Charlie Chaplin sul lungolago, i vicoli del centro, prima di arrivare a Place du Marché e al Castello Aile.
La tappa successiva è la turistica ed elegante Montreux, città del famoso Jazz festival, con la bella passeggiata lungolago dove poter ammirare la statua di Freddy Mercury, leader del gruppo musicale dei Queen che qui avevano il loro studio di registrazione che si può visitare all'interno del Casinò cittadino dove è allestito un piccolo museo (gratuito). Nel periodo natalizio la città ospita anche i mercatini di Natale.
Il nostro giro è proseguito per Gruyères, più a nord del lago. Si tratta di un borgo medievale carinissimo con un castello. Usate uno dei tre parcheggi situati fuori dal centro. La visita è interamente a piedi.
Da non perdere per gli amanti dei formaggi le formaggerie locali dedicate all'omonimo e famosissimo formaggio Gruyères.
A questo punto dell'itinerario si potrebbero inserire le visite di Friburgo e di Berna e poi magari fare il giro del lago di Neuchâtel da sud e dormire a Neuchâtel (come abbiamo fatto noi) e poi proseguire con l'itinerario.
Noi da Gruyères avremmo voluto vedere il lago di Morat e quindi costeggiare appunto da sud il lago di Neuchâtel con le varie spiaggie, ma avendo fatto tardi, siamo arrivati a Neuchâtel da nord per fare prima.
Questo ci ha consentito anche di fare un giro serale per la cittadina di Neuchâtel che si è rivelata molto carina, prima di andare a cena. Consiglio di parcheggiare al parcheggio coperto du Port SA. Da qui si attraversa e si è nel centro pedonale caratterizzato da due strade pedonali parallele (Rue des Moulins e Rue du Seyon) dove nelle vie di collegamento ci sono diversi bei murales. A parte il museo di arte e di storia e quello di storia naturale e quello di etnografia, meritano la visita la Chiesa collegiata con la vicina Tour des Prisons e la salita al castello di Neuchâtel.
A Neuchâtel abbiamo dormito appena fuori dal centro al bel Hôtel-Restaurant la Maison du Prussien all'interno di una vecchia abitazione, ma probabilmente anche ex azienda vista la vicinanza di un ruscello, molto elegante e d'atmosfera.
Al suo interno ha anche un ristorante 1 stella Michelin, ma per bilanciare un po' i costi, abbiamo mangiato (molto bene) al ristorante La dispensa in centro a Neuchâtel. Cosa rara per noi che evitiamo sempre i ristoranti italiani all'estero.
Terzo giorno: Neuchâtel, Soletta, Basilea, Mulhouse
Lasciata Neuchâtel dopo una bella colazione, ci siamo diretti lungo la costa nord del lago di Bienne dove pure ci sono diversi vigne e bei paesaggi in particolare nella zona di Ligerz. Anche qui, volendo, si può stare molto più tempo se si è in particolare appassionati di vini e si possono fare passeggiate a piedi o in bicicletta tra i vigneti e per i diversi produttori.
Più avanti, a Bienna, da segnalare l'Omega museum, del famoso marchio d'orologi.
Da qui abbiamo raggiunto lungo la 5 la graziosa Soletta (Solothurn). La città è piccolina e si visita molto bene a piedi. Consiglio di iniziare la visita dalla Reformierte Stadtkirche e dalla Bieltor (Torre dell'orologio) passando per la Concert hall e il Museo d'arte che sono al di fuori delle mura cittadine.
Entrati all'interno della mura attraverso la porta Basel Kapısı, subito c'è la bella Cattedrale e sulla strada principale, poco dopo, merita la visita anche la Jesuitenkirche, la chiesa dei Gesuiti. Quindi si passa per un'altra bella torre dell'orologio, la Zeitglockenturm con la vicina fontana della giustizia nella piazzetta. Si conclude il giro con una passeggiata lungo il fiume Aar sul Landhausquai.
Da Soletta ci siamo diretti a Basilea, ma prima abbiamo fatto una sosta per vedere il sito archeologico di Augusta Raurica.
A Basilea abbiamo parcheggiato in un parcheggio a ridosso del centro.
La città è molto bella (deve essere stupenda nel periodo dei mercatini di Natale) con un'anima tutta sua che la distingue dalle altre città svizzere visitate. Anche essendo abbastanza grande, presenta molte case caratteristiche in centro e tutto ha sempre una dimensione umana cosa che la rende molto piacevole da visitare.
La città sorge sulle sponde del fiume Reno e la maggior parte delle attrazioni si trova sulla riva ovest, ma vale la pena fare anche un giro sull'altra sponda.
In centro a Basilea ci sono davvero tantissimi musei e provo ad elencarvi i principali: innanzitutto i due edifici del Kunstmuseum (non perdetevelo), e nelle vicinanze il Museo delle antichità di Basilea e collezione Ludwig, il Museo della storia di Basilea e lo Spielzeug Welten (dedicato ai pupazzi e ai giochi).
Passando per le belle strade del centro (Leonhardsberg, Heuberg, Spalenberg, strada del quartiere degli artigiani che conduce alla porta dello Spalentor) si arriva ad altri due musei, il Naturhistorisches Museum Präparatorium & WerkstättenBasel e il Museo di scienze naturali.
Essendo la moglie farmacista, abbiamo visitato e abbiamo trovato molto interessante anche il Pharmazie-Historische Museum.
Siamo così giunti nella Marktplatz con il bel palazzo rosso del Municipio (entrate anche al suo interno per vederne le decorazioni) quindi siamo passati per la Münsterplatz, la spaziosa piazza dove spicca la Cattedrale di Basilea.
Alle sue spalle il Bischofshof e poco più avanti il Murus Gallicus (Der Keltenwall) protetto da un teca in vetro.
Dopo aver visto due belle fontane, la Schöneck Brunnen e la Zschokke Brunnen, è possibile sempre da questa parte del fiume allungarsi a vedere il Museo svizzero della carta, della scrittura e della stampa (con le vicine antiche mura) e il Museo d'arte contemporanea.
Per andare dall'altra parte del fiume e della città ci sono 3 metodi: due sono i classici ponti, il Wettstein e il Mittlere Brücke. Ma c'è una terza opzione: infatti in diversi punti lungo il fiume ci sono dei traghettini sul Reno che sono legati ad una corda tesa tra le due sponde e vengono portati da una parte all'altra del fiume sfruttandone semplicemente la corrente. Geniale, ecologico e pure una bella e divertente esperienza da fare.
Dall'altra parte del fiume segnalo da vedere: la chiesa St. Joseph-St. Christophorus, Kaserne Basel (una sorta di teatro/centro culturale), e il centro congressi Messe Basel dove spicca un grande cerchio ultramoderno.
Per visitare la città ci siamo avvalsi della card Museums-PASS-Musées (presa al punto informazioni turistiche) che è valido in ben 345 musei collocati in Svizzera, Francia e Germania. Trovate tutte le informazioni sul sito dell'ente del turismo This is Basel. Basilea infatti sorge proprio nel punto di incontro di questi 3 Paesi e quindi per chi si muove in zona è davvero utlissima la card.
Per affrofondire la visita di Basilea vi consiglio di leggere il post a lei dedicato: Cosa vedere a Basilea in un giorno (a breve online).
Nonostante la giornata sia stata intensa, l'abbiamo conclusa a Mulhouse, in Francia. Da qui infatti abbiamo iniziato il nostro itinerario on the road in Alsazia di 3 giorni (a breve online).
Quarto giorno: Zurigo
Rientrati dall'Alsazia, abbiamo dedicato una giornata interna alla visita della bella Zurigo. Siamo arrivati a Zurigo di mattina, arrivando da Colmar (ma la si può impostare come tappa anche dopo la vicina Basilea).
Dopo esserci sistemati presso l'hotel Scheuble, un 3 stelle superior in centro, siamo andati subito alla scoperta della città. Nelle immediate vicinanze c'è la Biblioteca centrale di Zurigo.
La città è particolare perché si sviluppa lungo le rive del fiume Limmat che poi sfocia nelle acque turchesi del lago di Zurigo.
La nostra visita è iniziata dalla stazione dei treni Zürich HB, l'Hauptbanhof', all'interno della quale c'è l'ente del turismo dove abbiamo ritirato le nostre Zürich Card. Queste consentono una serie di vantaggi come quello di poter utilizzare tutti i mezzi pubblici di Zurigo e dintorni (tram, autobus, treni, battelli e funicolare), mini crociere sul lago e sul fiume, ingresso gratuito o scontato in molti musei più tante altre esperienze.
All'interno della stazione si può ammirare appesa al soffitto l'angelo di Niki de St. Phalle (“Guardian Angel”), artista e scultore franco-svizzero.
Usciti dalla stazione ci siamo diretti a nord dove ci sono il Museo nazionale svizzero (Landesmuseum), il Landesmuseum Zürich Auditorium Willy G.S Hirzel-Auditorium, il parco Platzspitz, attraversato il quale si arriva al Museum für Gestaltung Zürich (dedicato a design/arte moderna).
Tornati verso il centro, abbiamo subito preso la Polybahn, la simpatica e comodissima funicolare per raggiungere la parte alta della città, con corse frequentissime che collega la parte bassa della città con la zona del Politecnico federale di Zurigo davanti al quale c'è la Polyterrasse, una bella terrazza panoramica sulla città.
Continuando a camminare, riscendendo a piedi verso il centro si incontra l'Università, poi un bel parco, il Rechberggarten e si arriva al Kunstmuseum, uno dei musei più belli ed importanti della città.
Andando verso il lago si arriva nella Sechseläutenplatz dove si trova l'Opernhaus, L'Opera.
Percorrendo il ponte Quaibrücke (da dove partono molti traghetti) ci sono diversi spot fotografici dato che siamo al confine tra il fiume e il lago. Visto che da qui non è lontanissimo, se interessa, consiglio di allungarsi (a piedi o anche col tram) al FIFA museum. Nelle sue vicinanze ci sono da segnalare la Kirche Enge (chiesa evangelica) e il B2 Hotel Zürich (per la sua bella libreria all'interno).
Tornati in centro, si passa per Paredeplatz, crocevia dei tram e zona di negozi e cioccolaterie.
Da qui infatti si può percorrere anche Bahnhofstrasse, strada commerciale con grandi firme sulla quale è possibile visitare anche l'Uhrenmuseum Beyer Zürich all'interno di un negozio. Più avanti da notare la struttura dell'Urania. Nelle vicinanze il Lindenhof, una bella terrazza panoramica sul fiume e sull'altra sponda della città.
Passando per la caratteristica e colorata oltre che vivace Augustinergasse si arriva alla Fondazione James Joyce di Zurigo, quindi alla Chiesa di San Pietro e allo Stadthaus.
Attraversato il ponte Münsterbrücke si torna sulla sponda est del fiume e della città dove ci sono altri interessanti punti di interesse da scoprire. Appena attraversato il ponte ci sono la Chiesa riformista Wasserkirche e il monumento a Ulrich Zwingli (nelle vicinanze c'è anche la sua casa natale, Kulturhaus Helferei). Qui spicca con le sue torri la Grossmünster, chiesa protestante dove è possibile salire anche sulla torre panoramica anche se la visuale è un po' limitata.
Si possono concludere il giro e la visita delle attrazioni principali della città di Zurigo con una passeggiata sul Limmatquai (il lungofiume) dove è possibile ammirare anche lo Zürich Rathaus, il Municipio. Il giovedì in zona si tiene il mercato dell'artigianato Rosenhof Market. E' piacevole anche ripassare per Augustinergasse.
A Zurigo abbiamo cenato appena fuori dal centro propriamente detto, verso la zona nord da dove avevamo iniziato la visita al mattino. Precisamente da Drei Stuben, con un bel giardino esterno e piatti curati.
Per un approfondimento sulla visita di Zurigo, vi consiglio di leggere il post a lei dedicato: Cosa vedere a Zurigo in un giorno (a breve online).
Quinto giorno: Zurigo, Zugo, Svitto, Lucerna, Küssnacht
La parte finale del nostro on the road in Svizzera è più nella natura ma non mancherà la visita di due città importanti.
Usciti da Zurigo avremmo voluto vedere la zona di Rote Fabrik (centro culturale con graffiti), ma era ineressata da lavori. Poco più avanti invece la fabbrica della cioccolata Lindt (consiglio di prenotarne la visita con anticipo).
Il nostro giro è proseguito alla volta di Zugo, sull'omonimo lago. Abbiamo parcheggiato la macchina nella zona di Katastrophenbucht, dove ci sono un getto d'acqua sul lago (Springbrunnen) e una struttura in cemento che dal molo porta sott'acqua (Seesicht). Da qui abbiamo raggiunto il vero centro di Zugo, precisamente la piazza Landsgemeindeplatz coi suoi bei palazzi. Poco più avanti la Zytturm Zug (una bella torre) da dove è possibile fare due passi nei caratteritici vicoli del centro.
Passati per il teatro e il Casinò di Zugo, siamo andati più all'interno dove ci sono da vedere un paio di belle chiese e il castello, Burg Zug.
Costeggiando il lago di Zugo dal lato est siamo arrivati a Svitto, una bella località ai piedi di alte ed imponenti montagne. Da segnalare la Hauptplatz (la piazza principale) con la chiesa di San Martino, l'Ital Reding-Hofstatt (edificio storico) e il Rathaus (il Municipio).
Da segnalare anche due musei, lo Schweizerisches Nationalmuseum e poco fuori dal centro il Bundesbriefmuseum (museo di storia).
Dopo quache sosta in punti panoramici del lago dei quattro Cantoni siamo arrivati nella bella Lucerna, piccolina e deliziosa.
A Lucerna abbiamo parcheggiato al parcheggio Flora nelle vicinanze del KKL Luzern, centro culturale che ospista anche il Kunstmuseum.
Da qui abbiamo raggiunto il Seebrücke, grande ponte cittadino che offre una bella vista su uno dei ponti di legno coperti, storico e probabilmente il più bello ed iconico della città con la sua torretta, sebbene sia andato parzialmente distrutto in passato a causa di un incendio, il Kapellbrücke. Si tratta di un ponte coperto che presenta sotto al soffitto degli affreschi e che collega le due sponde del fiume.
Anche dal ponte successivo, il Rathaussteg, c'è una bella vista sul Kapellbrücke.
Nelle vicinanze ci sono da vedere diverse cose: la Jesuitenkirche (Chiesa dei Gesuiti) che nella parte anteriore ha una bella terrazza panoramica sul fiume e sulla città, Jesuitenplatz dove si trova anche lo Stadtrelief, antico bassorilievo. Alle spalle il teatro di Lucerna.
Passata la Franziskanerkirche (Chiesa dei Francescani) si arriva ad un altro antichissimo ponte in legno, lo Spreuerbrücke. Nelle sue vicinanze il Museo storico e quello naturale. Anche da questo ponte si godono di belle viste sulla città.
Nella parte nord della città la Männliturm, torre panoramica e il sistema difensivo di torri e mura cittadine (Museggmauer). Proseguendo verso est, merita la visita la Hofkirche, mentre uscendo da questa parte della città si può visitare l'interessante Verkehrshaus (Museo svizzero dei trasporti).
Nelle vicinanze, il Bourbaki Panorama e il Löwendenkmal (Monumento del Leone).
Abbiamo concluso la nostra giornata in un albergo fuori città, a Küssnacht, sullo stesso lago.
La struttura è il bellissimo Hotel Restaurant Seehof, dalle camere con una forte personalità che si sposa benissimo col paesaggio circostante immerso tra le montagne e con vista sullo splendido lago.
Abbiamo cenato nel ristorante della struttura (la cena più cara), ma il fatto di cenare a bordo lago ha compensato la spesa.
Per un approfondimento sulla città di Lucerna vi invito a leggere il post: Cosa vedere a Lucerna in un giorno (a breve online).
Sesto giorno: Küssnacht, Brienz, Lauterbrunnen, Thun, Spiez
Ripassati per Lucerna, abbiamo proseguito verso il Lungernersee coi suoi colori fantastici. Poi abbiamo fatto una sosta a Inseli Lungern con un'isoletta in mezzo al lago, quindi d'obbligo una sosta al punto panoramico Aussichtspunkt Chälrütirank per una bella vista dall'alto.
Passati per il Freilichtmuseum Ballenberg (Museo all'aperto), siamo arrivati sul bellissimo lago di Brienz. Dopo una sosta alla piattaforma panoramica di Gerinne, abbiamo parcheggiato in uno dei tanti parcheggi lungolago di Brienz per percorrere un pezzo della passeggiata che costeggia il lago.
Da qui parte anche la celebre ferrovia a cremagliera Brienz Rothorn Bahn.
Poi abbiamo costeggiato la sponda nord del lago fino a Burgruine Ringgenberg e alla chiesa Kirchenruine St. Peter.
Quindi ci siamo fermati a vedere la Kirchenruine St. Peter sempre sul Lago di Brienz.
Arrivati ad Interlaken siamo scesi verso sud per andare a visitare Lauterbrunnen con la sua caratteristica cascata nel centro del borgo e la chiesetta. Poco più avanti sulla strada, a parte godere del paesaggio circostante con alte vette e cascate in lontananaza, si può vedere un'altra cascata, la Trummelbach. Andando ancora più avanti ci sono diversi impianti di risalita per diverse località di alta montagna.
Ripercorsa a ritroso la stessa strada, da Interlaken abbiamo preso la costa nord del lago di Thun, molto bella e panoramica. Lungo la strada è possibile fermarsi a vedere delle grotte, le St. Beatus Caves.
Noi abbiamo visto (dall'esterno) il castello Stiftung Schloss Oberhofen.
Siamo così arrivati a Thun, molto piccolina ma davvero deliziosa.
Si trova all'estremità ovest del lago, sul fiume Aar. Prima di entrare nel centro si trova il Kunstmuseum che comunque è raggiungibile facilmente anche a piedi dal centro. Abbiamo parcheggiato nella zona nord della città, al Parkhaus City Ost Schlossberg collegato al castello.
Abbiamo iniziato la nostra visita dal Flusswelle Thun, ponte coperto delizioso dove alcuni surfisti praticavano surf nelle acque sottostanti.
Dal ponte Göttibachsteg c'è una bella vista sulla città e sulla ruota panoramica. Da qui abbiamo percorso la stradina pedonale Balliz con diversi negozi. Vale la deviazione la vista sui ponti coperti Mühleschleuse e Untere Schleuse che formano un unico ponte coperto. Quindi siamo arrivati nella bella piazza del Rathaus di Thun prima di percorrere la caratteristica strada a due livelli Obere Hauptgasse, coi negozi nella parte alta e nella parte bassa della strada (su due livelli!). Davvero molto bella e particolare.
Da qui abbiamo preso la scala coperta Kirchentreppe percorrendo la quale si passa per il pavillon prima di arrivare alla Stadtkirche, una chiesa protestante. Pochi passi la separano dallo schloss Thun, il castello cittadino dal quale si gode anche di una bella vista sulla città.
Per portarci un po' avanti e per risparmiare un po' sull'alloggio, non abbiamo dormito a Thun, bensì nella località turistica di Spiez, affacciata sulla costa sud del lago di Thun.
Qui abbiamo dormito all'hotel Riviera. La camera era piccolina, ma caratteristica e con una bella vista lago. Abbiamo anche cenato discretamente al ristorante dell'hotel che ha anche un piccolo parcheggio privato.
La cittadina di Spiez è davvero molto carina e merita comunque una visita.
A parte che qui c'è l'attracco per i taghetti che solcano il lago, da vedere ci sono la chiesetta Schlosskirche Spiez e il castello, Schloss Spiez.
La particolarità di Spiez è che è circondata dai vigneti sul lago. Salendo verso il castello si possono percorrere i sentieri tra i vigneti e godere di una bellissima vista sul lago.
Poco fuori dal centro, da segnalare la Reformierte Kirche Spiez.
Il nostro on the road in Svizzera avrebbe dovuto prevedere una tappa di avvicinamento all'Italia con tappe al canyon Aareschlucht e passaggio sui paesaggi alpini sul lago artificiale Räterichsbodensee e Grimselsee, passando per il Grimselpass e quindi per il Furka pass col ghiacciaio del Rodano per poi fare tappa a Lugano.
Purtroppo il cattivo tempo in montagna ci ha indotto a percorrere il passo del San Gottardo e le file chilometriche ci hanno costretto a proseguire il viaggio senza fermaci a Lugano, di cui comunque trovate indicati tutti i punti di interesse nella stessa mappa della Svizzera. Nelle vicinanze anche Locarno e Bellinzona oltre a Morcote.
Fabio
Bellissimo articolo! 👏🏻👏🏻👏🏻
RispondiEliminaCiao! Grazie mille davvero! Ricordati sempre di firmare il commento perché altrimenti è anonimo e non so chi sei.
EliminaGrazie ancora!
Fabio
Grazie Fabio, mi sono gustata il racconto a colazione, avrei voluto chiedere se i musei sono tutti a pagamento ma credo di sver avuto la risposta quando hai parlato della Carta che permette di avere sconti, giusto? Anche se relativa solo a quella parte, ti chiedo comunque se anche nei centri più piccoli il costo delle visite ai vari musei include parecchio sul budget totale che già pare importante. È uno degli itinerari che ho segnato tempo fa, anche sulla spinta di parentado vario che risiede tra Zurigo e Lucerna, però proprio i costi ci hanno sempre un po' trattenuti.
RispondiEliminaAh, un'ultima cosa, il periodo migliore, secondo voi? Nella tua bellissima descrizione del viaggio hai giustamente evidenziato quanto debbano essere belli da visitare nel periodo natalizio molti di questi centri però c'è tanto da vedere all'aperto e sicuramente potrebbe essere più complicato per il meteo, quindi, dovendo dare un consiglio, dopo un bilancio del viaggio, vorrei sapere la tua. Grazie, Giusy Somma
Ciao! Grazie innanzitutto per il commento! Allora, sì purtroppo sono praticamente tutti a pagamento i musei e alcuni non costano neanche poco (infatti a volte ci sono sembrati spropositati i prezzi e a malincuore abbiamo dovuto rinunciare). Le card ci sono solo nelle città più grandi, ma bisogna sempre valutare se farle in base al costo e a quello che si intende visitare. Ma anche i parcheggi, anche nei posti più sperduti sono sempre a pagamento. Purtroppo è una meta cara. Avere qualcuno dove appoggiarsi sicuramente aiuta ad abbattere i costi.
EliminaPer quanto riguarda il periodo, diciamo che in linea di massima vanno bene tutti. D'estate non è troppo caldo, in primavera e autunno sicuramente va benissimo, e d'inverno si respira l'area natalizia a Dicembre. Poi bisogna considerare il rapporto col freddo e col clima invernale per gli spostamenti.
Spero di esserti stato utile.
Fabio