Come dicevo nel precedente post, ci aspettano un paio di giorni di relax.
Siamo a Newport e oggi ci sposteremo verso North Haven dove abitano i parenti di Anna Luisa e staremo oggi e domani con loro prima di fare ritorno a Boston per gli ultimi due giorni di questo bellissimo viaggio in giro per il New England.
Fall foliage in New England on the road, diario di viaggio: undicesimo e dodicesimo giorno
Newport
18 e 19 Ottobre 2017Cliff walk
La mattina mi sveglio presto, anche qui la
colazione è dalle 8 e allora ne approfitto per fare un giro. Vorrei
vedere la cliff walk. Così prendo la macchina e torno dove stavamo ieri,
alla fine di Bellevue Ave, su Ledge road. Qui ci sono decine di
cartelli di divieto di sosta. Ed in effetti non c'è nessuno parcheggiato
sulla strada e anche se è così presto e siamo fuori stagione, ho un po'
di timore e quindi non mi allontano più di tanto dalla macchina. Ne
approfitto per fare qualche foto all'alba.
Decido di spostarmi ad un altro punto della cliff walk, precisamente alla
fine di Marine Ave dove c'è anche una spiaggetta. Stessa cosa qui, non
si può parcheggiare, quindi percorro solo un piccolo tratto della cliff
walk, scatto qualche foto e torno indietro.
Si è ormai fatta ora di colazione, quindi torno nel nostro b&b Gilded. Il posto è molto particolare, ve l'avevo detto, ed anche la colazione è diversa da tutte le altre mai fatte. Troviamo una serie di mini porzioni di tante cose diverse, tipo tapas. Sono troppo carine!
Si tratta di un piccolo centro, c'è un fiume che l'attraversa e per questo c'è ponte che si solleva grazie a due grossi blocchi di cemento che sfiorano le case.
Poi attraversiamo dall'altra parte dove c'è un altro piccolo molo per le barche.
Visitiamo East rock park, dove c'è una bella vista (anche se oggi c'è un po' di foschia e siamo controluce). Ci sono dei falchetti che ci volano sulle teste ed il monumento ai soldati. Da qui, nelle giornate terse si vede anche Long Island. Quindi ci spostiamo all'Eli Whitney museum. Inaspettatamente vediamo anche un ultimo ponte coperto! La serata si conclude con una cena di famiglia.
Il giorno dopo ci concediamo il meritato relax. Un giretto nei department store prima di una pizza da Frank Pepe's.
Man mano che ci avviciniamo alla città, il tempo mancante invece di diminuire resta sempre uguale. Segno di traffico intenso. Noi dobbiamo arrivare in aeroporto per consegnare la macchina. L'aeroporto è sul mare, ma bisogna attraversare tutta la città. Impieghiamo ben 3 ore. Mezz'ora solo per le ultime 3 miglia e mezzo. Un vero incubo! Alla fine facciamo benzina.
Si è ormai fatta ora di colazione, quindi torno nel nostro b&b Gilded. Il posto è molto particolare, ve l'avevo detto, ed anche la colazione è diversa da tutte le altre mai fatte. Troviamo una serie di mini porzioni di tante cose diverse, tipo tapas. Sono troppo carine!
Mystic
Caricata la macchina, siamo pronti a rimetterci in marcia, direzione Mystic.Si tratta di un piccolo centro, c'è un fiume che l'attraversa e per questo c'è ponte che si solleva grazie a due grossi blocchi di cemento che sfiorano le case.
River park
Superato il ponte, arriviamo nella zona del River park e facciamo una piacevole passeggiata. Anche oggi è una bellissima giornata.Poi attraversiamo dall'altra parte dove c'è un altro piccolo molo per le barche.
New Haven
Il tempo di fare una passeggiata per negozi e siamo di nuovo in strada. Vogliamo infatti arrivare per ora di pranzo dai parenti di Anna Luisa. Comincia per noi la vera vacanza. Veniamo coccolati, portati un po' in giro. Già in passato avevamo visitato New Haven, Yale, Stamford. Siamo in Connecticut e con questo Stato siamo riusciti a toccare tutti gli Stati del New England. Le giornate scorrono andando a visitare un micro birrificio, "No worries", una cantina, Gouveia.Visitiamo East rock park, dove c'è una bella vista (anche se oggi c'è un po' di foschia e siamo controluce). Ci sono dei falchetti che ci volano sulle teste ed il monumento ai soldati. Da qui, nelle giornate terse si vede anche Long Island. Quindi ci spostiamo all'Eli Whitney museum. Inaspettatamente vediamo anche un ultimo ponte coperto! La serata si conclude con una cena di famiglia.
Il giorno dopo ci concediamo il meritato relax. Un giretto nei department store prima di una pizza da Frank Pepe's.
Viaggio verso Boston
Dopo mangiato salutiamo i parenti di Anna Luisa e ci dirigiamo verso Boston.Man mano che ci avviciniamo alla città, il tempo mancante invece di diminuire resta sempre uguale. Segno di traffico intenso. Noi dobbiamo arrivare in aeroporto per consegnare la macchina. L'aeroporto è sul mare, ma bisogna attraversare tutta la città. Impieghiamo ben 3 ore. Mezz'ora solo per le ultime 3 miglia e mezzo. Un vero incubo! Alla fine facciamo benzina.
Per fortuna il distributore all'aeroporto accetta senza problemi la carta di credito che ad inizio viaggio non mi accettava nessun distributore (forse erano vecchi e non aggiornati) e consegniamo la macchina. La consegna è rapida, non essendoci franchigia scoperta. Il pieno l'abbiamo fatto ed è tutto ok. Abbiamo percorso 1815 miglia in totale, poco meno di 3000 km. Dobbiamo prendere il bus 33 per raggiungere il terminal E da dove parte la navetta per il centro. In realtà poi scopriremo che il bus ferma a tutti i terminal. Il primo bus è troppo pieno e ci fa scendere per aspettare il successivo.
Prendiamo il secondo dopo un po' di attesa. Arrivati al terminal, del bus della Silver Line che ci deve portare in centro nemmeno l'ombra. Anzi, il display dice diverse volte che è in arrivo ma poi il bus non compare e indica un altro tempo di attesa. Attesa quindi infinita e finalmente dopo quasi un'ora il bus arriva. Impieghiamo circa 15 minuti per raggiungere la fermata Courthouse station che è proprio davanti al nostro hotel. In realtà c'è una fermata sotterranea dove ci lascia il bus. Abbiamo scelto il bus invece di altre soluzioni (tipo il taxi) proprio perché ci portava proprio davanti all'hotel.
Hotel a Boston
L'hotel che abbiamo scelto è Yotel. Un albergo estremamente moderno, si fa il check in da soli al computer, seppure aiutati da un addetto. C'è un bel bar all'ingresso ed un altro sul roof top, oltre alla palestra. La camera è piccolina (piccolissima!) ma lo sapevamo. I prezzi delle camere a Boston sono da paura. Abbiamo valutato anche Airbnb, ma alla fine stavamo lì come prezzi. Circa 200$ a notte è il minimo che abbiamo trovato. Follia. Non pensavamo. E quindi abbiamo scelto questo hotel nel Seaport district che è un quartiere nuovo, in evoluzione, tranquillo e bellissimo.
Basta attraversare un ponte e si è subito nella downtown. Comodissimo. Dicevo che la camera è minuscola, ma ha il letto che si ritrae elettricamente e diventa tipo divano. Tutto è studiato nei minimi dettagli e ci sembra anche comoda nonostante due valigie grandi! Ottima scelta.
Avevamo pensato di arrivare molto prima e di riuscire a fare un primo giro orientativo per Boston. Ma questa faccenda del traffico ci ha stressati e sfiancati. Preferiamo rimanere in hotel e sistemare le valigie visto che dopodomani sera abbiamo il volo di ritorno, così ce le troviamo fatte e ci possiamo dedicare completamente alla visita della città di cui vi parlerò nel prossimo post.
Fabio
Trovate tutto il diario di viaggio on the road nel New England nella pagina dei DIARI DI VIAGGIO ed in quella dedicata agli USA.
Qui trovate il primo post dedicato a Boston ed il secondo.
Fabio
Trovate tutto il diario di viaggio on the road nel New England nella pagina dei DIARI DI VIAGGIO ed in quella dedicata agli USA.
Qui trovate il primo post dedicato a Boston ed il secondo.
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