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Itinerario enogastronomico e culturale di tre giorni nel Piceno: terzo giorno

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Tempietto di Sant'Emidio alle grotte-Ascoli

L'ultimo giorno del nostro itinerario nel Piceno si snoda tra Ascoli e poi verso Monsampolo del Tronto e Acquaviva.

Itinerario enogastronomico e culturale di tre giorni nel Piceno: terzo giorno

Dopo aver fatto il pieno di bellezze del territorio ed aver conosciuto (e degustato) diverse specialità locali, anche il terzo giorno alla scoperta del Piceno si preannuncia molto interessante per le aziende che andremo a visitare, per due chicche ad Ascoli Piceno e per i borghi che andremo a scoprire.

Dopo aver fatto colazione all'agriturismo alla Solagna, siamo pronti a visitare la prima azienda.

 

 

Cooperativa Case rosse

Visto che il nostro itinerario nel Piceno ha come filo conduttore le olive, non potevamo non visitare la Cooperativa Case rosse dove ci attende il titolare, Ugo Marcelli, vice Presidente della Cooperativa, appassionato e profondo conoscitore del prodotto.
Tra i loro prodotti spiccano sicuramente le olive in salamoia, quelle in salamoia al naturale e le olive ascolane ripiene. Le due versioni di salamoia danno origine a due prodotti dall'aspetto e dal sapore diverso (più o meno amaro), ma entrambe molto interessanti.
Ovviamente merita anche l'olio extra vergine dell'azienda, un monovarietale di tenera ascolana.

Cooperativa Case rosse

Cooperativa Case rosse

Cooperativa Case rosse

Cooperativa Case rosse

Cooperativa Case rosse

Indirizzo: Frazione Case Rosse n.173-Ascoli Piceno (AP)
Telefono: +390736403995
Email: fattoriacaserosse@aruba.it

Dopo questa visita ci aspetta la visita di due posti molto particolari ad Ascoli Piceno, vale a dire il Tempietto di Sant'Emidio alle grotte e l'Eremo di San Marco.
Qui puoi leggere il post Cosa vedere ad Ascoli Piceno in un giorno.

 

 

Tempietto di Sant'Emidio alle grotte

A guidarci alla scoperta di questo luogo di culto, il Tempietto di Sant'Emidio alle grotte, è l'Associazione Sant'Emidio nel mondo, rappresentata dal Sig. Giuseppe.
Ci troviamo in una zona poco fuori dal centro storico di Ascoli, caratterizzata da grotte e nicchie naturali, dove per caso fu scoperto che erano anche luoghi di sepoltura.
Il Tempietto è un esempio di arte religiosa barocca. Per il suo aspetto viene chiamata anche la Piccola Petra (in effetti la ricorda!).
La leggenda narra che il Santo, dopo essere stato decapitato, raggiunse il luogo di sepoltura portando la sua testa in braccio.
Dopo oltre 7 secoli le sue spoglie furono portate nel Duomo di Ascoli.
L'attuale edificio è in sostanza un ex voto in quanto Sant'Emidio viene considerato un protettore dai terremoti, visto che la zona è sismica.

Tempietto di Sant'Emidio alle grotte-Ascoli

Tempietto di Sant'Emidio alle grotte-Ascoli

Tempietto di Sant'Emidio alle grotte-Ascoli

Tempietto di Sant'Emidio alle grotte-Ascoli

La facciata esterna è in travertino e si appoggia alla parete di pietra tufacea. Si può notare lo stemma araldico del Vescovo Gambi.
Visto che la tomba di Sant'Emidio fu riconosciuta dalle piantine di basilico che nonostante l'inospitalità del luogo erano cresciute, il 5 Agosto (giorno della decapitazione del Santo e per questo dedicato al Santo), è usanza portare nella piazza antistante la Cattedrale di Ascoli delle piantine di basilico che vengono benedette dal Vescovo.

Tempietto di Sant'Emidio alle grotte-Ascoli

Tempietto di Sant'Emidio alle grotte-Ascoli

Tempietto di Sant'Emidio alle grotte-Ascoli

 

 

Eremo di San Marco

Un'altra visita molto interessante che si può fare in zona è quella all'Eremo di San Marco.

È una visita che va organizzata e pianificata contattando Templari Oggi che la gestisce e che fa la visita guidata. La nostra guida, Carlo, ci dice che fu costruito dai Benedettini e in seguito arrivarono i monaci cistercensi che avevano legami coi Templari. E poi fu ereditato dalla famiglia degli Sgariglia. Prende il nome dal colle San Marco nel quale è abbarbicato. All'interno possiamo infatti vedere gli stemmi delle famiglie Sgariglia e Tibaldeschi.
Dopo anni di abbandono, fu restaurato nel 2016. Bellissima la vista sui dintorni dalle bifore.

All'ingresso si può ammirare un affresco dedicato a Santa Caterina d'Alessandria, unica Regina Santa e un altro affresco dedicato a Maria, come lasciano intendere le stelle ad otto punte.

È costruito con blocchi di travertino in stile romanico.

Eremo di San Marco-Ascoli

Eremo di San Marco-Ascoli

Eremo di San Marco-Ascoli

Eremo di San Marco-Ascoli

Eremo di San Marco-Ascoli

Eremo di San Marco-Ascoli

Eremo di San Marco-Ascoli

Eremo di San Marco-Ascoli

Eremo di San Marco-Ascoli

Eremo di San Marco-Ascoli

Eremo di San Marco-Ascoli

Eremo di San Marco-Ascoli

Eremo di San Marco-Ascoli

 Per arrivarci consiglio di parcheggiare nei pressi del cimitero di Piagge (vicino alla Parrocchia di San Bartolomeo) e poi proseguire a piedi lungo il sentiero in salita ma comunque agevole. Un'alternativa è quella di passare per il castagneto. Una scalinata in pietra poi conduce all'ingresso dell'eremo.

In cima alla collina, c'è il Pianoro di San Marco. Qui abbiamo pranzato in un locale storico, il ristorante Il cacciatore, rimasto un po' come un tempo e che propone una cucina tradizione e del territorio ben cucinata.

Ristorante il Cacciatore-Ascoli

Ristorante il Cacciatore-Ascoli

Ristorante il Cacciatore-Ascoli

Ristorante il Cacciatore-Ascoli

Ristorante il Cacciatore-Ascoli

Ristorante il Cacciatore-Ascoli

Ristorante il Cacciatore-Ascoli

Dopo pranzo ci aspettano le ultime due viste di giornata, ovvero il Museo delle Mummie a Monsampolo del Tronto e la Fortezza di Acquaviva.

 

 

Museo delle Mummie a Mosampolo del Tronto

Un luogo davvero suggestivo ed interessante è il Museo delle Mummie a Monsampolo del Tronto.
Lasciate la macchina nel parcheggio grande all'ingresso del borgo e proseguite a piedi fino al museo.

Siamo alle spalle della chiesa di Santa Maria Assunta. Qui, nella cripta, proprio a seguito di lavori di ristrutturazione, nel 2003, dietro una parete, nella Cappella della buona morte, sono stati ritrovati circa una ventina di corpi mummificati. 

Si tratta di una mummificazione naturale dovuta alle particolari condizioni climatiche che hanno permesso di conservare molto bene sia i corpi che i tessuti dei vestiti. Sullo sfondo della parete, una affresco raffigurante la Pietà, del XVII secolo. Qui sono stati rinvenuti corpi ed oggetti sacri. Quattro delle mummie meglio conservate sono esposte nelle teche all'interno del Museo dove sono esposti anche abiti dell'epoca, monili e gioielli oltre ad altri oggetti e opere d'arte come busti e una statua lignea di una Madonna con bambino.

Museo delle mummie a Monsampolo del Tronto

Museo delle mummie a Monsampolo del Tronto

Museo delle mummie a Monsampolo del Tronto

Museo delle mummie a Monsampolo del Tronto

Museo delle mummie a Monsampolo del Tronto

Museo delle mummie a Monsampolo del Tronto

Museo delle mummie a Monsampolo del Tronto

Museo delle mummie a Monsampolo del Tronto

Museo delle mummie a Monsampolo del Tronto

Museo delle mummie a Monsampolo del Tronto

Museo delle mummie a Monsampolo del Tronto

 

 

Fortezza di Acquaviva

A guidarci nella visita della Fortezza di Acquaviva è l'Assessore al turismo Marianna Spaccasassi.
Si tratta di una imponente Fortezza con scopi difensivi, a protezione del centro storico ma a causa della sua posizione sopraelevata e della vicinanza anche al mare, anche dei dintorni.
Risale alla metà del 1200 e fu voluta da Rinaldo d'Acquaviva.
Ha una pianta a quadrilatero irregolare. All'interno del torrione c'è anche un museo multimediale.
Interessanti le passeggiate sui camminamenti per ammirare il paesaggio nei dintorni.

Fortezza di Acquaviva

Fortezza di Acquaviva

Fortezza di Acquaviva

Fortezza di Acquaviva

Fortezza di Acquaviva

Fortezza di Acquaviva

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Itinerario enogastronomico e culturale di tre giorni nel Piceno: primo giorno

Itinerario enogastronomico e culturale di tre giorni nel Piceno: secondo giorno

Cosa vedere ad Ascoli Piceno in un giorno

Fabio


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