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Sardegna del Sud on the road, diario di viaggio: quarto giorno

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 Ombrelli colorati in via Giacomo Matteotti ad Iglesias

Nel corso del quarto giorno nella Sardegna del Sud avremo modo di vedere la spiaggia di Cala Domestica, quindi Porto Flavia ed infine Iglesias.


Sardegna del sud on the road, diario di viaggio: quarto giorno


Se nei giorni precedenti del nostro on the road nella Sardegna del Sud (primo, secondo e terzo) abbiamo dedicato la prima parte di giornata alle visite e poi ci siamo concessi un po' di relax al mare, in questa giornata abbiamo invertito questa tendenza andando prima a mare.
Per ottimizzare il giro e le visite abbiamo infatti iniziato la nostra giornata dal posto più lontano per poi riavvicinarci pian piano all'hotel; così abbiamo deciso di andare subito a mare sulla spiaggia di Cala Domestica e di Cala Lunga.

 

 

Spiaggia di Cala Domestica e Cala Lunga


Lungo la SP83 per arrivare alla spiaggia di Cala Domestica ci sono almeno un paio di interessanti punti panoramici dove vale la pena fermarsi, in particolare per la vista sul Pan di zucchero, lo scoglio calcareo simbolo di questa zona. 

Punto panoramico lungo la SP83 verso Cala Domestica

Punto panoramico lungo la SP83 verso Cala Domestica
 
Lasciata la SP83, seguendo l'indicazione sulla sinistra per Cala Domestica, si giunge ai due parcheggi con i quali si conclude la strada. Il primo parcheggio mi sembra di avere un costo giornaliero di 5 Euro, mentre il secondo, quello più vicino (anche se di poco) alla spiaggia ha una tariffa di 2 Euro per mezza giornata (fino alle 14 e dopo le 14) e di 4 Euro per la giornata intera. Volendo stare almeno fino alle 15 prima di iniziare le nostre visite, abbiamo optato per il ticket per l'intera giornata.

Spiaggia di Cala Domestica

Spiaggia di Cala Domestica-Lido

Spiaggia di Cala Domestica

Spiaggia di Cala Domestica-Lido

Spiaggia di Cala Domestica-Spiaggia libera

Spiaggia di Cala Domestica-Dune

Spiaggia di Cala Domestica-Passerella di legno tra le dune


Dal parcheggio si prende la passerella di legno che attraversa una zona di dune di sabbia (sì, anche qui!).
Ad un certo punto si arriva ad un bivio. Andando a sinistra si prende per Cala Domestica.
La spiaggia non è molto grande e quindi nei giorni di maggiore affluenza tende a riempirsi velocemente (veniteci presto!) e nella parte di destra c'è la spiaggia libera mentre a sinistra c'è un piccolo lido, "The smile of summer". 

A Settembre i prezzi del lido erano di 25 Euro per la seconda fila e 30 Euro per la prima fila. Ci accontentiamo della seconda anche perché non c'è praticamente nessuno. Il lido offre anche la possibilità di noleggiare pedalò ed altre attrezzature, ha un bar e ci si può anche mangiare.

La sabbia è fine, non scotta e di color classico "sabbia". Il paesaggio è molto bello, infatti la spiaggia è incastonata tra due falesie. Noi abbiamo trovato il mare leggermente agitato, purtroppo il vento arrivava proprio da di fronte, ma essendo basso il fondale per un bel po', non ci sono stati problemi.

Sulla sinistra della spiaggia c'è anche una struttura abbandonata in rovina e la possibilità di salire su un sentiero lungo il costone per ammirare il paesaggio dall'alto.

Spiaggia di Cala Domestica-Lido

Spiaggia di Cala Domestica-Dune

Spiaggia di Cala Domestica-Lido

Spiaggia di Cala Domestica-Dune di sabbia

Spiaggia di Cala Domestica-Vista dall'alto
 
Ovviamente non potevo non andare a vedere anche la spiaggia di Cala Lunga. Così, tornato verso la passerella di legno, dove c'è anche un ufficio di prenotazione di diverse escursioni ed attività marine da fare in zona, prendo questa volta a destra per Cala Lunga.

Il percorso è un po' più accidentato, selvaggio e naturale. Ci sono infatti delle rocce/scoglie sui quali si cammina.
Il percorso è molto breve (ci vorranno nemmeno 5 minuti per arrivare alla spiaggia facendo anche delle soste fotografiche); c'è solo un punto un minimo più complicato ma per chi non ha problemi è tutto sommato agevole. Per Anna Luisa sarebbe stato comunque "difficile".

Si passa infine attraverso un foro nella roccia (chiamarlo galleria mi sembrerebbe eccessivo) e si spunta così su questa spiaggia laterale, Cala Lunga, completamente riparata dal vento che sembra un sogno. Spiaggia e mare sono stupendi. Noi poi siamo arrivati piuttosto presto e non c'è ancora nessuno e mi sembra un posto ancora incontaminato. Qui c'è solo una spiaggia libera, è piccolina come larghezza ma molto "lunga" in profondità.

Ci godiamo su queste spiagge qualche ora di relax, sole e mare prima di andare a visitare Porto Flavia.

Spiaggia di Cala Domestica

Spiaggia di Cala Domestica-Sentiero per la spiaggia di Cala Lunga

Spiaggia di Cala Domestica-Sentiero per la spiaggia di Cala Lunga

Spiaggia di Cala Domestica-Galleria per la spiaggia di Cala Lunga

Spiaggia di Cala Lunga

Spiaggia di Cala Lunga

Spiaggia di Cala Lunga-Parte posteriore

 

 

Porto Flavia


Porto Flavia è una delle principali attrazioni della zona. Arrivati alla spiaggia di Masua si sale per 1 km e mezzo lungo uno sterrato, si attraversa un ponticello e si arriva nel piccolo parcheggio. Avevamo letto che il sito avrebbe riaperto alle 16, invece lo troviamo aperto e facciamo i biglietti proprio per la visita guidata (l'unico modo di visitare il sito) delle 16.

Panorama da Porto Flavia

Panorama da Porto Flavia

Panorama da Porto Flavia con il Pan di zucchero

Porto Flavia-Ingresso

Porto Flavia-Ingresso
 
Prima di iniziare il tour, per il quale sono obbligatorie scarpe chiuse (altrimenti si possono noleggiare), ci danno anche gli elmetti di protezione.
Il biglietto costa 10 Euro a persona.
In realtà Porto Flavia non è un sito minerario ma è una doppia galleria con delle grosse vasche laterali che serviva ad imbarcare, attraverso un grosso braccio metallico che ora è caduto, i prodotti estratti dalle miniere direttamente sulle navi. 

Porto Flavia-Tunnel

Porto Flavia-Tunnel

Porto Flavia-Tunnel

Porto Flavia-Tunnel

Porto Flavia-Serbatoio

Porto Flavia-Vista sul Pan di zucchero

Porto Flavia-Vista sul Pan di zucchero

Porto Flavia-Tunnel

Porto Flavia-Tunnel
 
Il motivo per il quale l'Ing. Cesare Vecelli, che diede al sito il nome di sua figlia Flavia, costruì quest'opera proprio qui è perché proprio lo scoglio del Pan di zucchero che si può ammirare sulla terrazza panoramica alla fine della galleria di 600 metri (magari meglio la mattina in quanto il pomeriggio il Sole cala di fronte alla terrazza), rompe il maestrale con la sua mole ed il mare è sempre tranquillo e questa è un'ottima cosa per caricare le navi in sicurezza.
Una visita davvero interessante.

 

 

Iglesias


Ci spostiamo così nella vicina Iglesias per l'ultima visita di giornata.
Il primo consiglio che vi do è quello di non entrare nel labirintico centro storico con la macchina. Noi abbiamo fatto questo errore, salvo poi parcheggiarla all'esterno una volta che siamo riusciti ad uscirne. Le strade sono strettissime e spesso ci sono auto parcheggiate ovunque ed anche trovare un posto libero non sarebbe nemmeno facile.
Visitiamo le belle chiese del centro storico ad iniziare dalla Cattedrale di Santa Chiara del XIII secolo.
Quindi abbiamo visto la Chiesa di San Francesco del XVI secolo e quella della Madonna delle Grazie del XIII secolo. 

Iglesias

Iglesias-Cattedrale di Santa Chiara

Iglesias-Cattedrale di Santa Chiara

Iglesias-Municipio

Iglesias

Iglesias-Interno della chiesa di San Francesco

Iglesias-Chiesa della Madonna delle Grazie

Iglesias

Iglesias

Iglesias

Iglesias

Iglesias
 
L'ultima sosta l'abbiamo fatta in via Giacomo Matteotti, la strada pedonale e dello shopping di Iglesias dove c'è una bella installazione con tanti ombrelli colorati sospesi tra i palazzi che fluttuano col vento.
Arrivate anche in piazza Lamarmora per vedere lo storico palazzo della pasticceria Lamarmora.

Iglesias-Ombrelli colorati in via Giacomo Matteotti

Iglesias-Ombrelli colorati in via Giacomo Matteotti

Iglesias-Ombrelli colorati in via Giacomo Matteotti

Iglesias-Ombrelli colorati in via Giacomo Matteotti

Iglesias-Piazza e pasticceria Lamarmora

Stasera ceneremo da Sa Carrubbedda, una sorta di ristorante/agriturismo dove poter mangiare sia carne che pesce. Prendiamo del pecorino grigliato col miele, le orziadas fritte (anemoni di mare), la fregola in granseola ed una frittura mista. Per chiudere, seadas (buonissima) e ravioli fritti con ricotta e limone tipici di questa zona.

Cena da Sa Carrubbedda

Cena da Sa Carrubbedda

Cena da Sa Carrubbedda

Cena da Sa Carrubbedda

Cena da Sa Carrubbedda

Cena da Sa Carrubbedda

Non ci resta che tornare in albergo per prepararci al quinto giorno di viaggio nella Sardegna del Sud.
Faremo un'ultima visita nella parte occidentale prima di spostarci ad est dove faremo base a Castiadas, in zona Costa Rei. Intanto ci godiamo il tramonto a Santadi.

Tramonto a Santadi


Siamo pronti per il quinto giorno di viaggio.

Trovate tutto il diario di viaggio del nostro on the road nella Sardegna del Sud nelle pagine dei diari di viaggio, dell'Italia ed in quella degli on the road.

Inoltre qui potete leggere Cosa vedere nella Sardegna del Sud e qui il post Le spiagge più belle della Sardegna del Sud.

Qui invece potete consultare la mappa della Sardegna del Sud con tutti i luoghi e le spiagge visitate durante le nostre visite.

Fabio

4 commenti

  1. Essendo di Iglesias, non posso che apprezzare il reportage. Consiglio la lettura di " Flavia's end" ambientato a Porto Flavia, libro di Claudia Aloisi. Grazie ancora. Miriam Marvaso

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    1. Grazie Miriam! La zona è davvero spettacolare e piena di luoghi interessanti da visitare. Una giornata intensa che ci ha dato parecchio. Consigliamo davvero di visitarla!
      Grazie per il consiglio del libro, sicuramente un modo per approfondire ancora di più questa realtà.

      Fabio

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  2. Uh! E di cosa sanno gli anemoni di mare? Sono curiosissima.

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    Risposte
    1. La sensazione è un po' come quella di mangiare una cozza o comunque un frutto di mare, come consistenza e come sapore.

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