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Cosa vedere alle Isole Faroe isola per isola: la guida completa

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Tutte le più interessanti attrattive turistiche delle principali Isole Faroe, isola per isola.

Cosa vedere alle Isole Faroe isola per isola

Nel diario di viaggio, giorno per giorno andremo alla scoperta di questi posti più nel dettaglio, mentre qui vedremo i principali punti di interesse turistico delle Isole Faroe.
Considerate che alcuni posti sono davvero molto piccoli, una manciata di case o poco più e spesso, a parte la poesia del posto, l'unica cosa da vedere è la chiesetta, magari col tetto in erba, che troverete spesso chiusa. Ma anche questo è il fascino delle Isole Faroe.


Intanto vi lascio la mappa delle Isole Faroe che ho creato con Google maps con i principali punti di interesse di cui vi dirò a breve.
In viola scuro trovate indicati i punti di interesse principali (tutti indicati in questo post), in arancione quelli secondari ed in giallo quelli che si possono saltare ma che se avete tempo, vale comunque la pena vedere.
In verde invece sono indicate le strade panoramiche e le buttercup raods, indicate su cartello verde e con il simbole di un fiore giallo, il ranuncolo, tipico delle Faroe (lo vedrete ovunque).
Non ho considerato le isole minori e quelle di Svinoy e di Fugloy.


Isole raggiungibili in macchina


 

 

Isola di Vágar


E' la prima isola che vedrete arrivando alle Isole Faroe in aereo. Qui infatti c'è il Vágar Floghavn, l'aeroporto principale delle Isole Faroe (FAE).

Sull'isola ci sono diverse cose interessanti da vedere, soprattutto sotto l'aspetto naturalistico.
Da Gásadalur, dove si arriva passando per un tunnel ad una corsia di 1,7 km, si può parcheggiare all'entrata del villaggio (c'è anche un bagno pubblico) per poi proseguire a piedi fino all'inizio del sentiero che parte dal centro e con una breve passeggiata di 20 minuti potrete arrivare al punto panoramico per osservare il tramonto (sunset point). Seguite i paletti gialli e rossi.

Inoltre, prima di entrare a Gásadalur, notate il cartello che indica 300 metri per vedere la cascata Múlafossur che si getta nell'Oceano. Anche per vedere questa cascata (una delle più belle e fotografate delle Isole Faroe!) lasciate la macchina al piccolo parcheggio, anche se abbiamo visto parcheggiate diverse macchine sulla strada, all'inizio del breve sentiero. Potrete ammirare la cascata dalla piazzola panoramica, ma anche da poco più giù cioè da dove poi cominciano le scale per scendere giù verso il mare.
Prima dei punti panoramici, potete prendere il sentiero sulla destra che conduce al ponticello sul fiume prima che si butti nell'Oceano.

Da qui si gode anche di una bella vista sull'isola di Mykines. A Gásadalur ci vive solo una dozzina di persone.

Inoltre, prima che fosse costruita la galleria nel 2004, Gásadalur era collegata a Bøur tramite il sentiero del postino, così chiamato in quanto appunto il postino lo percorreva 3 volte a settimana per consegnare la posta. Oggi è un trekking per appassionati, piuttosto ripido ed anche esposto.

Gásadalur-Cascata Mùlafossur-Waterfall

Altro posto interessante per una sosta è proprio Bøur, forse il villaggio più grazioso delle Isole Faroe con le casette in legno coi tetti in erba dove vive appena una cinquantina di persone. Da qui c'è una bella vista sui faraglioni di Drangarnir che si possono vedere da vicino con un trekking con obbligo di guida*). Da qui si vedono molto bene anche le isolette Tindholmur e Gashholmur. C'è anche una chiesa del 1865 accanto ad una cascata.
Subito dopo la chiesa parte un breve sentiero dal cancelletto di legno che sale verso la cascata. Lo consiglio per avere una bella vista dall'alto di Bøur, cos' ome consiglio anche di fermarsi lungo la strada principale (la 45) dove c'è la casa rossa.

Bøur

Tindholmur


*Trekking per vedere i faraglioni di Drangarnir:
Questo trekking molto gettonato parte solo il mercoledì, il sabato e la domenica alle 11 del mattino ed è obbligatorio farlo con una guida. Credo che si possa prenotare anche a Sørvágur, da dove parte il trekking o sul sito hiking.fo e dura circa 5 ore in totale. Al termine del percorso potrete ammirare da vicino gli speroni rocciosi “Stóri Drangur” e “Lítli Drangur”, noti appunto come Drangarnir.

Faraglioni di Drangarnir

Da segnalare Sørvágur anche come punto di partenza dei traghetti per l'isola di Mykines che partono dal porto principale, oltre che per la chiesa e la stazione di servizio. Al porto si può arrivare anche col bus n° 300 che parte da Tórshavn e ferma alla stazione di servizio. Qui troverete diversi piccoli negozi e potrete visitare il museo locale, il Sørvags Bygdasavn (apertura su richiesta, biglietto 30 kr) con diversi oggetti del passato.

Sørvágur

Lungo la strada 11 parte il trekking per vedere il lago sospeso sull'Oceano e le falesie di Trælanípan. Il lago, conosciuto come Sorvagsvatn o Leitisvatn, è lungo e largo 6 km e profondo 6 m e termina con la cascata Bøsdalafossur alta 30 m che pure si può ammirare con lo stesso trekking.

Ci sono due parcheggi, uno lungo la strada 11 e l'altro attraversando il centro di Miðvágur.
Li trovate indicati entrambi sulla mia mappa col simbolo dell'omino col bastone.
Qui c'è un piccolo casupolo dove potrete pagare l'hiking fee di 200 corone. Ci sono anche i bagni pubblici. Visto il costo, consiglio di guardae in lontananza dal parcheggio per vedere se è limpido. Noi ci siamo dovuti tornare 2 volte perché la prima c'era la nebbia e non si vedeva niente.

Il sentiero è molto facile (c'è solo qualche rigagnolo di acqua da attraversare su pietre), tranne gli ultimi metri (ma niente di proibitivo) per salire al punto panoramico sulle falesie che è in salita. Ma sono davvero pochi minuti e ci sono anche delle scale nel punto più ripido e poi si viene ripagati dalla vista.

Arrivati alla panchina di legno dopo circa 30 minuti di cammino, c'è un bivio. A destra si sale sul punto panoramico sul lago sospeso sull'Oceano, mentre a destra si prosegue per la cascata Bøsdalafossur che comunque non è bellissima e si vede di lato.
Più o meno occorrono 10 minuti per raggiungere entrambi i punti panoramici dalla panchina di legno. Quindi considerate circa 40-50 minuti a tratta a seconda del proprio passo.

Falesie di Trælanípan-Foto panoramica

Trekking e Falesie di Trælanípan

 Merita una sosta anche il villaggio di Sandavágur con la bella chiesetta bianca col tetto rosso, la Sandavágs kirkja. Al suo interno si trova una pietra runica trovata per caso nel 1917 da alcuni agricoltori. Ora si trova dentro questa chiesa dagli interni colorati.

Questa è stata sicuramente una delle mie chiese preferite. Per vederla ci sono due possibilità: punto panoramico lungo la strada 11, oppure prendete la strada che porta proprio alla chiesa; qui troverete anche un piccolo specchio d'acqua in cui la chiesa si riflette.
Nei pressi della chiesa c'è anche una scultura con una donna nuda terrorizzata tra grossi massi, e la testa di un cavallo con un cavallo ed un cavaliere piccolini in bocca di cui ignoro il significato.
Da vedere anche il monumento a V U Hammershaimb.

Sandavágur-Chiesa-Church-Kirkja

Da Sandavágur si può fare il sentiero per vedere il dito della strega, il Trollkonufingur, alto 313 metri e scalato solo da 11 persone. La leggenda narra che la strega stava andando dalle Faroe all'Islanda quando fu sorpresa dal sorgere del sole e si pietrificò, cadendo in acqua e ne rimase fuori un dito.

Il sentiero per arrivare al punto panoramico è agevole e richiede circa un'ora di cammino a/r dal parchegggio prima che la strada diventi più stretta. Si può anche percorrere questa strada ad una corsia non proprio bellissima con la macchina ed arrivare fino al divieto di accesso da dove ci vogliono nemmeno 5 minuti per arrivare al punto panoramico, sempre che la nebbia vi consenta di vederlo. 

Si vede comunque bene anche dal parcheggio del lago sospeso sull'Oceano.

Trollkonufingur-Dito della strega

Prima di Sandavágur, sopra Miðvágur, c'è anche il museo Kálvalíð che apre su richiesta (biglietto 30 kr) che si trova in una delle case più antiche delle Isole Faroe, addossata ad una collina, in pietra locale e torba e con una sola finestra.

Kálvalíð
 
All'inizio del lago Sørvágsvatn/Leitisvatn c'è una statua di pietre racchiusa in un guscio metalicco che rappresenta un cavallo che vive nell'acqua, la figura mitologica The Nix, capace di diverse trasformazioni. L'autore è Pól Skarðenni e la scultura è del 2017.

The Nix

In zona ci sarebbe anche il sentiero per il lago Fjallavatn, ma mi sembra poco interessante.


 

 

Isola di Streymoy


L'isola di Streymoy è sicuramente una delle isole con più punti di interesse, ha buone strade e tutti i posti da visitare sono ben collegati e a circa un'ora massimo da Tórshavn, la Capitale delle Isole Faroe. Vedremo più avanti cosa vedere a Tórshavn, prima ci dedichiamo al resto dell'isola.


Arrivati sull'isola, vale la pena fare una sosta a Kvívík, a 28 km da Tórshavn, attraversata dal fiume Storà, con le case colorate e dove vicino alla bella chiesetta bianca troverete i resti di un insediamento vichingo e piccole barche da pesca. Bella anche la spiaggia di Leynar a poca distanza, situata in un bel paesaggio tipico delle Faroe. La potrete ammirare anche dalle piazzole panoramiche sulla strada 21.

Kvívík

Leynar

Proseguendo per una dozzina di km sulla stessa strada si arriva a Vestmanna. La città in sé non è bellissima e non ha tanto da offrire ma è collocata in una splendida posizione e sopratutto, dal piccolo porto all'inizio della cittadina c'è un punto informazioni turistiche e da qui partono alcune mini crociere sia per vedere le scogliere di Vestmanna affollate da diverse specie di uccelli che per l'isola di Mykines.


Le falesie di Vestmanna (Vestmannabjorgini in faroese) sono imponenti e molto affascinanti e si possono vedere grazie ai tour di un paio d'ore che organizzano un paio di compagnie (meglio prenotare sulla nave Froyur della Puffin.fo) in cui è possibile vedere le falesie con le grotte e tanti uccelli che qui nidificano. E' consigliato prenotare in anticipo. Da Maggio a Settembre le uscite sono quotidiane.


Il centro informazioni Vestmanna Tourist Centre (puffin.fo) è aperto da Maggio a Settembre dalle 9 alle 17.

Vestmanna
 
Lungo la strada 594 ci sono diversi siti interessanti a partire da Tjørnuvík (70 abitanti circa) sita in una piccola baia all'interno di una valle glaciale (botnur in faroese) dalla sabbia nera e la vista in lontananza sui faraglioni Risin e Kellingin, il Gigante e la strega, due troll che rimasero pietrificati nel tentativo di rubare le Faroe per annetterle all'Islanda .
Qui si trova anche un importante sito di sepoltura vichingo. Da vedere anche più di una dozzina di case col tetto in erba.

Consiglio di parcheggiare l'auto prima nel piccolo parcheggio di entrare nel centro, dove c'è anche il bagno pubblico e di salire per il sentiero che parte dalla strada di fronte alla chiesa (non quello che parte dal parcheggio, ma poco più avanti), prendendo Kirkjuvegur in direzione del piccolo cimitero. Lasciatevi quest'ultimo sulla sinistra e dopo poco inizia il sentiero attraverso i campi che in pochi metri vi porterà ad avere una bellissima vista dall'alto. Basta salire poco, ma volendo potete anche continuare a salire di più.
Fate un giro tra le case coi caratteristici tetti in erba e spingetevi oltre il centro, sulla sinistra per andare sulla spiaggia e per avere una visione frontale di Tjørnuvík.

Tjørnuvík

Si passa poi per Haldarsvík con la caratteristica chiesa ottogonale del 1856, l'unica ottogonale delle Isole Faroe con l'altare disegnato dall'artista Torbjorn Olsen che raffigura l'eucarestia con i volti noti di alcuni faroesi (il proprietario della chiave vive nella casa di fronte alla chiesa). Il posto è davvero suggestivo con un bel ponticello di legno in stile quasi giapponese e la bella spiaggia alle spalle. Uscendo da Haldarsvík e andando verso nord, c'è un bel punto panoramico dall'alto, appena fuori dal centro abitato.

Haldarsvík chiesa-Church-Kirkja
 
Scendendo più a sud, sempre lungo la stessa strada, vale la pena fare una sosta per ammirare la cascata Fossà alta 140 metri, la più alta delle Isole Faroe, collegata al lago Vikarvatn. Ci sono due piazzole di sosta subito dopo il ponte per fermarsi, una più grande dal lato della cascata e l'altra più piccola di fronte (direzione nord).

Cascata Fossà
 
Nelle vicinanze di Hvalvik (letteralmente baia delle balene), un grazioso villaggio dalle case colorate e con una chiesetta nera col tetto in erba del 1829 ed un boschetto alle spalle, precisamente all'altezza di Streymnes, si prende la strada 53 per Saksun, situata in un anfiteatro naturale ed abitata da circa 30 persone solo.

 Si tratta di una Buttercup road che attraversa la Saksunardalur, la più lunga valle delle Isole Faroe. E' una strada molto suggestiva, tutta ad una corsia con le piazzole per la sosta in caso di incrocio con altri mezzi che vi inviterà più volte alla sosta per ammirare i paesaggi di questo splendido posto. Si percorre in circa 10 minuti.

Appena oltre il laghetto Saksunarvatn vi troverete davanti ad un bivio e troverete una doppia indicazione di parcheggio: sulla strada a destra, dopo 500 metri e a sinistra dopo 1 km. In realtà i due parcheggi non sono alternativi tra di loro, ma servono per fare due visite diverse.

 A sinistra infatti potete fare un breve trekking di 30 minuti a tratta verso il "lago" Pollurin tidal lagoon (pollur vuol dire stagno) incastonato tra le pareti scoscese e raggiungibile dal lato ovest del fiume Dalà. Il trekking costa 74 corone a persona e si paga con carta di credito al post attacccato al cancello. Seguite il sentiero e non tagliate per i campi coltivati. Quando la marea è bassa si può fare anche una bella passeggiata sulla spiaggia, altrimenti, se la marea è alta, meglio tenersi sul sentiero più alto solo.

Saksun-Pollurin tidal lagoon
 
A destra invece una strada ad una corsia più stretta ma breve vi porterà proprio a Saksun dove potrete vedere le case tutte col caratteristico tetto in erba, la chiesa in pietra in posizione dominante sul lago Pollurin, il museo/fattoria Dúvugarðar del XVII secolo dedicato alle fattorie faroesi dal Medioevo al XX secolo (orario: metà Giugno-metà Agosto dalle 14 alle 17. Biglietto 30 kr).
Da qui si domina il paesaggio sul lago Pollurin dall'alto e la vista lascia senza fiato.

Saksunar Kirkja-Chiesa-Church-Saksun
 
Passate per Kollafjørður per vedere la chiesetta nera in legno col tetto in erba del 1837 e le case disposte in fila lungo la costa e lungo la strada principale, come pure a Kaldbak dove ci sono diverse aziende ittiche. Da vedere la chiesa in legno e tetto in erba del 1835. Da notare le sculture tra il coro e la navata. Notevole il colpo d’occhio di fronte su Kallanes e le cascate dall'altro lato del fiordo. Anche lungo la strada 523 che porta a Kaldbak troverete una cascatella.
Nelle vicinanze si trova anche Vid Aie, ex stazione baleniera e oggi centro di ricerca.

Kollafjarðar kirkja-Chiesa-Church-Kollafjørður
 
Lungo la panoramica strada n° 10, spesso avvolta dalla nebbia, in caso di bel tempo prendete la deviazione per Nordradalur. Questa Buttercup road vi condurrà in scenari mozzafiato. Fermatevi all'inizio della strada per una vista dall'alto.

Norðradalur-View point
 
Nel sud dell'isola di Streymoy arrivate ad un sito storico molto importante, quello di Kirkjubøur, il più antico delle Isole Faroe. Questo luogo deve la sua fortuna storica a due elementi, il legno, trasportato dalla corrente, altrimenti difficilmente reperibile alle Faroe e alle alghe, utilizzate come fertilizzante. Qui troverete da visitare:

1) la Cattedrale di San Magnus (Mururin in faroese, il muro), enorme struttura gotica costruita intorno al 1300 in pietra locale, all'interno della quale è ancora possibile vedere 6 delle 12 croci maltesi, mentre all'esterno si possono vedere un Cristo, la Vergine Maria e la Maddalena oltre che una scritta che associa la chiesa a St. Magnus e a St. Thorlak;

2) Roykstovan, una fattoria storica dell'XI secolo, la casa in legno ancora abitata (dalla famiglia Patursson) più antica d'Europa il cui nome in faroese significa stanza del fumo che si accendeva in una particolare stanza con un'apertura sul tetto che consentiva al fumo di uscire fuori. Al pubblico, ovviamente, non è aperta la casa abitata ma solo lo Stokkastovan. In origine era l'abitazione del pastore. (Orario: 9-17:30 Lun-Sab e 14-17:30 Dom. Biglietto: 30 kr, soldi da depositare nell'apposito box); 

3) la chiesa medioevale bianca di Sant'Olav (Olavskirkjan) del 1111, la chiesa più antica dell'arcipelago ancora in uso. E' stata diverse volte rinnovata tra il 1874 ed il 1966. Sulla parete nord c'è un buco tra i mattoni per consentire ai lebbrosi che non potevano entrare in chiesa di assistere alla funzione religiosa. Qui fu rinvenuta una Madonna scolpita del XIII secolo oggi conservata nel Museo nazionale a Tórshavn.

Qui inoltre troverete un piccolo negozio che vende maglioni ed altri souvenir durante il periodo estivo e dei servizi pubblici oltre al terminal di una linea di bus.
Arrivati sul posto, percorsa la stretta strada finale ad una corsia, mantenetevi sulla destra, scendendo verso il porticciolo e l'ampio parcheggio.

Kirkjubøur-Roykstovan farmhouse

Kirkjubøur-Olavskirkjan church-Chiesa di Sant'Olaf

 

 

Tórshavn


Tórshavn è la Capitale dele isole Faroe ed è sicuramente il centro più vivo e con più punti di interesse da vedere. Inoltre qui troverete la maggior parte dei servizi, negozi, ristoranti ed altri luoghi dove mangiare a parte comodi parcheggi e supermercati oltre ad un centro commerciale, l'SMS.
Per scoprire Tórshavn, vi rimando al post più dettagliato su Cosa vedere a Tórshavn, capitale delle Isole Faroe.

Vestaravág-Tórshavn

 

 

Isola di Eysturoy


L'isola di Eysturoy è la seconda delle Isole Faroe (266 km²); la maggior parte dei punti di interesse si trova nella parte nord dell'isola il cui nome significa isola orientale. Runavik è la terza città per grandezza, anche se poco interessante; su quest'isola ci sono le montagne più alte.


Prendete la strada 62 in direzione di Eiði (si legge Eye-yuh) dove potrete ammirare i faraglioni Risin e Kellingin alti circa 70 metri. Magari fate una piccola deviazione per il lago Eiðisvatn. Il centro è piccolino e nemmeno molto interessante e si visita a piedi. Piacevole la passeggiata sul sentiero che costeggia il piccolo lago Niðara Vatn alle spalle del centro abitato. Quindi proseguite per lo spettacolare tratto di strada, la 662, la Buttercup road Um Eiðiskarð.


Proprio all'inizio della strada troverete un ampio parcheggio da dove ammirare Eiði dall'alto. Proseguendo lungo questa strada da brividi per i paesaggi che offre e per qualche punto più esposto, fermatevi al primo piccolo parcheggio/punto panoramico a 5 minuti da Eiði da dove potrete vedere molto bene in lontananza (visibilità permettendo) i faraglioni Risin e Kellingin.

Eiði-Panorama da piazzola panoramica
 
Proseguendo per altri 5 minuti arriverete allo scollinamento dove troverete un altro piccolo parcheggio. Da qui parte il trekking per Slættaratindur.

Poco più avanti arriverete ad un bivio che conduce a due località molto interessanti.
A sinistra si prende la strada stretta, ad una corsia, bellissima per Gjógv (pronuncia: Dyeggv), il cui nome vuol dire "gola", perché qui c'è un porto naturale, Crownprincess Mary’s bench, al quale si arriva scendendo 69 gradini (da vedere anche la chiesa del 1929 dove si tenne la prima celebrazione in faroese). Bella la vista sul centro prima di entrare nello stesso.

Non entrate con la macchina ma lasciatela nei comodi parcheggi all'ingresso di questo piccolo centro, poi proseguite a piedi. Scesi lungo la strada che costeggia il fiume, a destra troverete la chiesa, mentre a sinistra prendete Við Vjonna. Subito troverete un primo sentiero che vi porta a vedere il centro di Gjógv dal davanti ma anche le scogliere dove potrete scorgere diversi uccelli e pure i puffin o pulcinella di mare.

Subito dopo c'è la bella vista sulle scalinate che conducono al porto naturale e poco più avanti, dove ci sono i bagni ed un piccolo caffé, Gjáarkaffi, parte il sentiero dall'altra parte del porto che conduce ad un punto panoramico più in alto.

Gjogv

Tornati sulla strada principale, al bivio di cui dicevo prima, a destra venendo da Eiði (o a sinistra arrivando da Gjógv), si scende velocemente con una serie di tornanti verso Funningur, primo insediamento alle Faroe dove potrete vedere la chiesa in legno del 1847.

Chiesa di Funningur-Church-Kirkja
 
Bella anche la strada costiera panoramica ad una corsia che porta ad Elduvik, con diverse case colorate dove vivono solo 12 persone.
Se volete, andando verso Leirvik, potete fare una sosta a Varmakelda dove sgorga un'acqua alla temperatura di 16-18 gradi.
A Leirvik potrete prendere il tunnel per andare sull'isola di Borðoy e vedere i resti dell'antica fattoria vichinga, del X secolo.



Isola di Borðoy


Siamo nelle Nordoyggjar, le isole settentrionali.
Da fare una sosta a Klaksvik, seconda città per grandezza delle Isole Faroe dove troverete una certa scelta tra ristoranti, negozi e alloggi.
Da vedere: Nolsoyar Pals gota, ovvero la strada principale anche poco caratteristica e due chiese, la Christianskirkjan del 1963 (orario: metà Maggio-metà Settembre dalle 10 alle 16 dal lunedì al sabato), dedicata ai pescatori delle Faroe morti nella seconda guerra mondiale (da notare la pala d'altare nota come la grande cena alta 7 metri e la vetrata a mosaico. Sotto le travi del tetto c'è una barca faroese) e la Norðoya Heimavirki.

Qui c'è anche uno dei birrifici faroesi, cioè quello della Føroya Bjór che si può visitare attraverso una visita guidata (biglietto 250 kr). La visita parte alle 13 il martedì, il giovedì ed il venerdì e comprende la degustazione di 2 birre.

Altro spot interessante da vedere è il Nordoya Fornminassavn museum (orario: da Giugno a metà Settembre dalle 13 alle 16; biglietto: 20 kr).

Punto panoramico interessante poco fuori Klaksvik è a Klakkur, raggiungibile con un trekking a piedi.

La città in sé non è entusiasmante, ma andando verso le isole del nord ed in direzione est è una buona tappa per una sosta o una buona base per visitarle.

Klaksvík-Porto
 
Da Klaksvik ci si imbarca anche per l'isola di Kalsoy (di cui vi dirò più avanti). Il porticciolo, Ferjulega, si trova a destra della insenatura, andando verso nord, tra il supermercato Fk e la stazione di servizio Magn. Lungo la strada fate attenzione al cartello che indica Kalsoy.


Nel nord dell'isola è da vedere anche il villaggio abbandonato di Múla/Múli, raggiungibile con una strada ad una corsia che parte da Norðdepil. La strada è buona e poco frequentata. Parcheggiate la macchina nello slargo prima di un cancello e proseguite per nemmeno 10 minuti a piedi.
Il villaggio in realtà non sembra proprio abbandonato, alcune case sono occupate e sono in corso dei lavori. Non sappiamo se sono persone del posto o case per turisti.
Paradossalmente la strada fu costruita quando il villaggio era già stato abbandonato. E' un posto idilliaco dove godere la natura ed il silenzio.

Múla/Múli



Isola di Viðoy


Unico punto di interesse, percorsa la strada panoramica 70, è Viðareiði con la sua chiesetta bianca in posizione panoramica. Il posto è davvero molto suggestivo. Noi abbiamo trovato chiusa la strada costiera 70 sulla parte sinistra della penisola e siamo dovuti andare obbligatoriamente a destra, percorrendo il tunnel e poi la bella strada costiera dove potrete fare una sosta alla piazzola panoramica.

Qui ci sono le seconde scogliere per altezza d'Europa a Capo Enniberg (754 m) dopo l'Hornelen in Norvegia. Per vederle occorre fare un trekking di 6-7 ore andata e ritorno.

Viðareiði

Da Hvannasund parte due o tre volte al giorno il traghetto Titan per l'isola di Svinoy e quella di Fulgoy altrimenti raggiungibile con gli elicotteri della Atlantic Airways da Klaksvik.




 

 

Isola di Kunoy

Su questa isola, usciti dal tunnel aperto nel 1988 lungo la panoramica strada 71, da vedere c'è l'omonima e graziosissima Kunoy dove troverete una chiesa del 1867, la Kunoyar Kirkja ed un mulino ad acqua.
Qui potrete prendere la strada Nidan Vidarlund per arrivare al boschetto situato più in alto rispetto al centro. Per i più impavidi, potete anche percorrerla in macchina prendendo Nidan Vidarlund prima del villaggio, essendo a senso unico. Oppure potrete percorrerla da qui o da dopo il centro (come abbiamo fatto noi), a piedi ed arrivare in pochi minuti al boschetto.
Il villaggio di Skard fu abbandonato nel 1919.

Kunoy-Isola di Kunoy


Isole raggiungibili in traghetto

Per tutte le isole potete consultare prezzi ed orari sul sito dei trasporti pubblici ssl.fo

 

 

Isola di Mykines


L'isola di Mykines (si legge Mitchiness), grande circa 10 km² e abitata da circa 170 persone, è la più occidentale dell'arcipelago, ed è la casa di migliaia di pulcinella di mare (puffins), soprattuto nella zona nota come Lambi, da Aprile ad Agosto. Questo è l'unico posto in cui i pulcinella di mare sono protetti.

A parte il minuscolo centro di Mykines con la chiesetta, una guesthouse ed un caffé molto spartano, vale la pena visitarla per fare il trekking che porta verso Mykinesholmur, ovvero la penisola che presenta all'estremità uno spettacolare faro, una volta attraversato il ponte pedonale.

Quando ci siamo stati noi nel 2021 il ponte era oggetto di lavori e quindi chiuso e non siamo potuti arrivare al faro. Ma pur fermandosi prima, appena in cima alla prima ripida salita, si vedono tantissimi puffin o pulcinella di mare. Basta prendere il sentiero che parte dalla sinistra, appena salita la scalinata dal porto, andando verso il villaggio. Qui troverete la mappa e l'inizio del sentiero in salita.

La prima salita è impegnativa, ma dura una decina di minuti nemmeno e subito verrette ripagati dello sforzo dai tanti puffin qui presenti. Bisogna mantenersi sul sentiero e non uscire dallo stesso, ma li avrete sempre a 2-3 metri di distanza.

A Mykines si arriva grazia al traghetto da Sørvágur che impiega circa 45 minuti. Le acque qui spesso sono agitate, quindi non è difficile che le corse saltino. E' fortemente consigliato prenotare con anticipo (mykines.fo) visto che è una delle escursioni più gettonate. Inoltre bisogna anche pagare una hiking fee di 259 dkk sul sito hiking.fo o su Mykines.fo. Pagatela il giorno stesso dell'escursione, quando la partenza dell'imbarcazione è confermata. Al porto di Sørvágur c'è anche l'ufficio con bar e minimarket di Mykines.fo.
Anche da Vestmanna parte un'escursione in barca per Mykines con la Puffin.fo.

L'isola è raggiungibile anche in elicottero ma non si può andare e tornare nello stesso giorno per lasciare posto ai locali che pure utilizzano questo mezzo per spostarsi tra le isole.
Sull'isola è anche possibile pernottare, c'è infatti una guesthouse. In questo caso è possibile anche prendere orari più comodi per i traghetti meno affollati sui quali è più facile trovare posto.

Inoltre Mykines.fo al raggiungimento di 40 persone mette a disposizione un'altra imbarcazione extra ad un prezzo più elevato. In ogni caso non è facile che si raggiunga il numero minimo. L'importante è prenotare con anticipo ed eventualmente più corse in diversi giorni visto che sono cancellabili entro 48 h prima dell'escursione, senza penali.

Il piccolo villaggio è abitato da sole 13 persone ed è molto fotogenico grazie alle case in legno colorate e la chiesa del 1879 quando sull'isola vivevano circa 200 persone.

Isola di Mykines-Puffin-Pulcinella di mare

 

 

Isola di Nólsoy (non visitata)

L'isola si trova a soli 20 minuti di traghetto da Tórshavn (orari su www.ssl.fo). Gli orari dei traghetti cambiano di giorno in giorno, ci sono diverse corse, maggiormente nel fine settimana.

Da qui c'è una bella vista su Tórshavn. A darvi il benvenuto saranno due mandibole di balena disposte ad arco.

Villaggio di Nolsoy: passato l'arco, potrete vedere il Memorial stone dedicato a Ove Joensen, eroe che viene celebrato con dei giochi agli inizi di Agosto. Inoltre potrete vedere The Husini Vid Brunn, una casa del 17° secolo. Per visitarla bisogna chiedere all'ufficio informazioni. Biglietto 30 kr.
C'è pure Hiemavirdik, un negozio che vende i tipici maglioni faroesi). Molti vengono a Nolsoy anche per vedere le opere di Jens-Kjeld Jensen, un impagliatore. Lo trovate in I Geilini, 37 (jenskjeld.info).

Sull'isola sono presenti colonie di petrel e di puffin.
A sud è possibile vedere un bel faro bianco e rosso con un trekking.
E' l'isola perfetta per godere della natura incontaminata.
Ufficio informazioni (visitnolsoy.fo) aperto da Maggio a Settembre dalle 10 alle 17.
La linea del traghetto è la 90 da Tórshavn a Nosloy. Cliccate sul link per verificare gli orari.

 

 

Isola di Kalsoy

L'isola di Kalsoy è un'isola stretta e lunga attraversata da quattro tunnel ad una corsia (ovviamente ci sono le piazzole per quando ci si incrocia e la precedenza ce l'ha chi procede in direzione nord), per questo conosciuta anche come "il flauto".

Arrivati col traghetto Sam da Klaksvík (porto nella parte destra della insenatura, tra il supermercato Fk e la stazione di servizio Magn. Trovate anche il cartello con indicato Kalsoy) a Syðradalur, andate in direzione nord lungo l'unica strada dell'isola, ad una corsia, che la costeggia ad est.
Il biglietto per la macchina e due persone (anche se non so se dipenda dal numero di persone o no) costa 200 corone e si paga solo all'andata, all'addetto, al momento di salire sul traghetto.
Si può andare anche senza macchina e poi prendere il bus in coincidenza coi traghetti per spostarsi sull'isola ed immagino che il biglietto del traghetto costerà di meno senza macchina.

Attraversando i quattro tunnel potrete visitare Mikladalur, con la chiesetta in pietra del 1856, una cascatella (Mikladalurfossur) e la statua della donna foca, the Seal woman (Kópakonan, alta 2 metri e mezzo) di bronzo e di acciaio inossidabile dello scultore Hans Pauli Olsen. La statua si raggiunge scendendo dal centro con una scalinata di 146 gradini.


Ultimo centro abitato, Trøllanes. E' un centro davvero piccolo ed insignificante se non fosse che con una camminata di 30-40 minuti/1 ora potrete arrivare al faro di Kallur.
La linea del traghetto è la 56 Klaksvík - Syðradalur.

Mikladalur-Isola di Kalsoy

Mikladalur-Isola di Kalsoy-Kópakonan-Donna foca

 

 

Isola di Sandoy (non visitata)


L'isola di Sandoy è un'isola abbastanza piccola, abitata da circa 1250 persone e collegata a Streymoy con il traghetto Teistin da Gamlaraett a Skopun 9 volte al giorno. Il viaggio dura circa 30 minuti. La linea è la 60, cliccando sul link potrete consultare gli orari.
Essendo piuttosto piatta è anche il luogo ideale per escursionisti e ciclisti.
A parte la stessa Skopun, di interessante ci sono Sandur e Soltuvik sulla costa ovest.
A Skopun, salendo sulla collina è possibile vedere la cassetta delle lettere più grande al mondo, di colore blu.
A Sandur, da vedere la chiesetta del 1839
A sud merita di più Dalur rispetto a Skalavik ed Husavik.

 

 

Isola di Suðuroy

L'isola di Suðuroy è l'isola più a sud, raggiungibile in due ore di traghetto da Tórshavn a Tvøroyri.
Per capire da dove parte, impostate sul navigatore lo Smyril line ferry terminal ma fate attenzione a non confordervi con il nome della compagnia della nave Norrona che arriva alle Faroe e anche in Islanda.

Il traghetto che porta all'isola di Suðuroy infatti si chiama proprio Smyril ma non è gestito dalla Smyril line ma bensì dall'azienda dei trasporti pubblici ssl.fo. La linea è la 7, cliccando sul link trovate anche gli orari dei traghetti. Gli orari cambiano a seconda del giorno, quindi fate attenzione! Noi siamo andati di mercoledì per avere più tempo a disposizione sull'isola.
Il traghetto è molto grande e contiene moltissime macchine.

Mettetevi in fila nelle colonne per imbarcarvi e seguite le istruzioni del personale di bordo una volta saliti sul traghetto. Il biglietto si paga solo al ritorno, al ponte n° 5 presso il chiosco.
Nessuno poi vi controllerà il biglietto, che fiducia e che civiltà! Sulla nave ci sono anche uno shop, dove potete appunto pagare il biglietto e una caffetteria.
C'è anche una sala con comode poltrone dove non si possono consumare cibi.

E' la quarta isola per grandezza delle Isole Faroe e qui si può vivere appieno lo spirito faroese.
La costa ovest presenta alte scogliere, mentre quella est è più accessibile.
Il traghetto arriva al porto di Krambatangi, di fronte e a pochi minuti da Tvøroyri.

Da vedere:

Tvøroyri, è il centro principale ed è abitato da circa 850 persone. Da vedere la chiesa del 1908 (trovate la chiave all'ufficio del turismo) ed il museo della città Tvoroyrar Bygda og Sjosavn museum col tetto in erba (orario: mag-lug 10-12 e 13-17:30) proprio di fronte alla caffetteria Glasstovan. Da segnalare anche la caffetteria Pubbin.

Froðba è un insediamento vichingo, il più antico dell'isola ed è un prolungamento di Tvøroyri. Percorrendo Froðbiarvegur vedrete una colonna che rappresenta un memoriale dedicato ai dispersi in mare.
Arrivati nella curva finale della strada, troverete  una stradina stretta e breve che arriva ad un punto panoramico dove si possono vedere le colonne di basalto di Holið Í Helli.
La breve stradina ad un certo puto si biforca. Proseguite a sinistra per arrivare al parcheggio del punto panoramico e a destra invece troverete una spiaggetta con un minuscolo parcheggio per sole 2-3 macchine.

Dalla stessa strada, dalla parte alta, parte anche un sentiero verso il punto panoramico di Nakkur per avere una vista dall'alto della zona.

Più a nord ci sono da vedere due piccoli centri, Hvalba e Sandvík. Da vedere le chiese, anche se quella di Sandvík del 1810 è chiusa al pubblico. A Hvalba raggiungete il Kvalba camping. Da qui parte un breve sentiero che costeggia un bel laghetto che vi porterà in un mondo a sé. Ci sono anche i bagni pubblici nel piazzale.

A Sandvík, prendendo la strada Heidavegur ("brutto" l’ultimo tratto) si possono arrivare a vedere i puffin ad Asmundarstakkur. Meglio fermarsi al parcheggio indicato in mappa e poi proseguire a piedi sulle colline fino alla scogliera.

Ad ovest merita una visita Fámjin.C'è una strada ad una corsia per arrivarci, la 32, molto ventosa. Carini il porto e le case. Da non perdere la chiesa del 1875 dove è possibile vedere, facendosi aprire la chiesa, la Merkið, la bandiera Faroese voluta dallo studente Jens Oliver Lisberg di cui si può vedere la tomba nell'annesso cimitero.

Ad est meritano una sosta Hov con la bella chiesa del 1942 con un bel portale di ingresso e con le vicine pietre runiche Runesten ed il museo Myri e Porkeri (chiesa del 1847).

A Vagur, il centro più grande del sud dell'isola, tutto si concentra sulla strada principale Vagsvagur. Da vedere: la chiesa gotica del 1927, il negozio Heimavirki per maglieria locale ed il Museo Ruth Smits savn, aperto su richiesta oppure il lunedì ed il mercoledì dalle 15 alle 17. Costo del biglietto: 50 corone.

Nei dintorni, le belle scogliere di Vagseidi, facilmente raggiungibili. Più difficili da raggiungere quelle di Eggjarnar a 10-15 nin dal centro di Vagur.

Akraberg, il punto più a sud. Alla fine della strada c'è il punto panoramico per vedere il faro. L'ultimo pezzo della strada è ad una corsia ma buono.

Hov-Isola di Suðuroy-Chiesa-Church-Kirkja

Sandvík-Isola di Suðuroy

Tvøroyri-Isola di Suðuroy-Froðba-Holið Í Helli

 
Trovate tutti i miei post sulle Isole Faroe nei diari di viaggio e nella pagina dedicata alle Isole Faroe, in quella della Danimarca ed in quella degli on the road.

Sempre riguardo alle Isole Faroe, vi consiglio inoltredi leggere anche questi altri miei post:

Consigli per organizzare il viaggio alle Isole Faroe

Cosa vedere a Tórshavn, capitale delle Isole Faroe

Dove dormire alle Isole Faroe

Fabio

 

 

 

 

 

 

 




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