La settimana scorsa ho preso parte alla prima tappa, o meglio, alla tappa zero di un nuovo progetto: "Uno chef all'anno" di Brollomisto.
Il
progetto si propone di costruire un abito su misura, un progetto, ad uno chef
emergente che viene selezionato di anno in anno. Per il 2018 è stata
scelta Maria Rosaria Stellato del ristorante Animamia di Caserta.Avevo avuto modo in passato di visitare il suo ristorante e mi aveva decisamente colpito per la cucina originale e diciamolo, coraggiosa anche per le nostre zone.
Maria Rosaria ha una forte personalità che ti travolge appena hai modo di conoscerla e quando provi uno dei suoi piatti, la ritrovi tutta lì.
Come dice lei stessa " Io amo considerare il menu come la partenza per un viaggio che può farti ritornare a casa o portarti oltre gli orizzonti del mare. Un menu, inoltre, può guidarti in un passato di ricordi e sapori rassicuranti o in un terreno ignoto fatto da esperienze da provare".
Ed in questa nuova avventura si tratta proprio di un viaggio, fisico e culinario che porterà la giovane chef a confrontarsi con altre realtà regionali ed altri produttori fino ad arrivare dopo l'estate a Milano, tappa finale di questo piccolo giro d'Italia di cui ancora devono essere svelati i particolari.
Quando si parte per un viaggio la prima cosa che ci portiamo dietro sono le nostre esperienze, il luogo da cui siamo partiti, la famiglia. E la famiglia di Maria Rosaria è fatta pure di tutte quelle persone che si celano dietro i prodotti che lei utilizza quotidianamente e tra questi lei ha deciso di partire da un luogo speciale dove il concetto di famiglia è molto forte e presente, vale a dire dal Pastificio Gentile a Gragnano della famiglia Zampino, con Alberto, Pasquale, ed i genitori, il papà e la mamma, signora Maria che si diletta anche ai fornelli e cura le conserve San Nicola dei Miri prodotte dall'azienda.
Ed è proprio alla famiglia che è dedicata la prima tappa del viaggio di Maria Rosaria Stellato e quindi andiamo a vedere i piatti proposti per questo pranzo a quattro mani.
Gli antipasti sono quelli della tradizione. Un classicissimo pomodoro San Marzano e fior di latte, una parmigiana di carciofi ed una interessantissima tartare di tonno e anguria della chef.
I primi sono all'insegna della tradizionale pasta e pomodoro anche se la chef utilizza il pomodoro giallo e la signora Maria quello rosso. In entrambi i casi un'esplosione di sapori. La vittoria della semplicità.
Per il dole, la chef ha presentato li pacchero fritto in versione dolce e la signora Maria una crostata con le albicocche ed una torta di mele.
Non mi resta che fare un grosso in bocca al lupo alla Chef per questo suo viaggio, sicuro che saprà fare tesoro di questa nuova esperienza.
Fabio
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