Siamo ancora in Algarve, la zona turistico-balneare a sud del Portogallo.
Portogallo on the road, diario di viaggio, sesto e settimo giorno: Monchique, Silves, Lagoa, Albufeira, Faro e Setubal
Sesto giorno
Monchique
Oggi ci dirigiamo un po' verso l'interno, precisamente a Monchique, verso la zona boscosa della Serra de Monchique. Gironzoliamo per il centro dove oggi è allestito un mercato dedicato al prosciutto (presunto) e ci sono diverse bancarelle che vendono i più svariati prodotti, soprattutto dolci. Inerpicandosi per il paesino scorgiamo una bella chiesetta ed arriviamo fin su al castello per poi scoprire che è completamente abbandonato e all'interno si è stabilita una famiglia...
Silves
Proseguiamo per la graziosa città di
Silves che in epoca araba era
la capitale dell'Algarve. Come spesso capita nel corso dei nostri viaggi, ci imbattiamo in un matrimonio che si tiene nella bella
Cattedrale. Tanti turisti attendono l'arrivo della sposa. A pochi passi c'è
il castello.
Lagoa
Torniamo verso il mare ed arriviamo a
Lagoa. E' la tipica
località di mare con tanti bei ristorantini sulla spiaggia.
Ancora una volta l'
Algarve ci dona un esempio della bellezza delle sue
spiagge.
Albufeira
La prossima tappa sarà
Albufeira. All'inizio la città piena di bancarelle, di negozi e di turisti ci lascia molto perplessi. Una vacanza in questo posto non sarebbe il nostro sogno e ci chiediamo come mai ci sia lo stesso tanta gente. Ci basta poco per capirlo, attraversiamo una galleria dove c'è un bel via vai di gente e ci troviamo di fronte una bellissima spiaggia modello Copacabana.
Estoi
Torniamo ad
Estoi a visitare la
Vila romana de Milreu. Si tratta dei resti molto ben conservati di una
villa romana con peristilio. Sono ancora ben visibili e notevolmente belli alcuni
mosaici con raffigurazioni ittiche.
Faro
Per la cena andiamo a
Faro. Si tratta della
principale città dell'Algarve, ha un
bel centro storico. Ceniamo in uno dei tanti ristorantini senza pretese all'interno della zona pedonale.
Setubal
Il giorno seguente
lasciamo l'Algarve e ci dirigiamo subito a nord, direzione
Lisbona.
Ma prima decidiamo di fermarci a
Setubal per visitare la città e la penisola omonima.
Parcheggiamo la macchina nei pressi del
lungomare. Qui c'è una bella installazione di
delfini.
Ma subito la nostra attenzione, o meglio il nostro naso, viene attirato da qualcos'altro. Notiamo che c'è un numero rilevante di ristoranti con delle grosse braci all'esterno che cucinano pesce, in particolare
le sardine. Si sceglie il pesce dal banco frigo e lo cucinano davanti a te. Anche il paese con uno stile un po' decadente è meritevole di una passeggiata.
Costa da Caparica
Cerchiamo di arrivare a
Sesimbra e a
Cabo Espichel, ma il traffico è totalmente bloccato e facciamo un giro largo per arrivare a
Costa da Caparica. Qui è pieno di lisboeti che fanno il bagno, la città è vicinissima. Facciamo una passeggiata sul
lungomare e prendiamo qualcosa da bere ad uno dei bar. Ma siamo preoccupati per il gran traffico che abbiamo visto verso Lisbona e ci rimettiamo in macchina. Per fortuna è meno peggio di quanto sembrava e tra un rallentamento e l'altro raggiungiamo in serata
Lisbona passando per il bellisimo
ponte rosso del 25 Aprile. Il gemello piccolo del
Golden Gate di San Francisco.
Trovate
tutto il diario di viaggio del nostro
on the road in Portogallo nella pagina dei
DIARI DI VIAGGIO e nella pagina dedicata al
Portogallo.
Parole del giorno
Sardinhas: sono le buonissime sarine che vengono arrostite sui carboni
Rodizio de peixe: l'arrosto di pesce
Fabio
Ragazzi nell'Algarve non ci sono stata, ma le Sardinhas sono buone in tutto il Portogallo e poi sono belle, saporite, argentate e cicciotte...che buone ! :-)
RispondiEliminaSaluti alla prossima Maria
Io, ad Albufeira avrei una residenza... ;)
RispondiElimina@Maria: le sardimhas hanno un gusto eccezionale, non capisco perchè da noi non si trovano. In effetti anche in altri posti poi le abbiamo trovate e prese.
RispondiElimina@Stefania:allora invitaci e verremo a trovarti ;-)
Fabio
ma quanto somiglia al genovese, il portoghese? Le sardin-ne, u pesciu- e l'accento l'è u meximu (è lo stesso)
RispondiEliminaDomandone: ma quanto gli offri, ai passanti, per sgombrare il campo dall'obiettivo? Confessa che partite carichi come muli di sfogliatelle e babà e poi convincete gli indigeni a farsi da parte a botte di dolci nappoletani....
Foto incantevoli, come sempre.
ps
Io, ad Albufeira ho un'amica che ha una residenza :-)
Ale, il genovese non lo conosco bene,ma un po' l'orecchio al portoghese l'ho fatto, quando capiterà, testerò sul campo. Un cameriere una sera però ci ha illustrato qualche somiglianza (oltre a tutti gli altri 7 mesi vissuti in Italia...) "Forse" si è capito che io non gradisco passanti nelle foto? :-D In effetti Annalù parte con una valigia solo per questo scopo...Però ultimamente ci sto provando, ogni tanto qualcuno lo inserisco pure (ma solo perché la richiesta era troppo alta...o perchè non potevo dirgli di andarsene dalla spiaggia o dal matrimonio :-))))
RispondiEliminap.s. dai, non ci crederai, anche io ce l'ho. Ci toccherà andare a trovarla! :-)))
Fabio