Lasciamo Lisbona, il nostro on the road prosegue verso la parte nord del Portogallo.
Portogallo on the road, diario di viaggio, dodicesimo,tredicesimo e quattordicesimo giorno: Obidos, Peniche, Nazaré, Alcobaça, Fatima, Batalha, Tomar, Santarém e Coimbra
Dodicesimo giorno
Obidos
La nostra prima tappa questa mattina è Obidos, anche perché la guida consiglia di andarci prima che venga invasa dai turisti. Parcheggiamo vicino al bell'acquedotto romano, entriamo dalla porta della città e subito ci troviamo lungo la strada principale del paesino.
Ci sono tanti negozi turistici, molti invitano a provare la ginjinha, un liquore locale fatto con le ciliegie. In fondo alla via c'è la bella chiesa, la Igreja de Santa Maria, con gli immancabili azulejos e poi il castello, dove c'è una ricostruzione di un villaggio medioevale e al cui interno è stata anche ricavata una pousada. All'uscita del paese c'è un grosso Santuario che vale la pena di visitare.
Peniche e Cabo Carvoeiro
Arriviamo quindi a Peniche, posto balneare caratterizzato da dune sabbiose al ridosso della spiaggia. La giornata è un po' uggiosa e qualche surfista sfida le onde. Da qui ci spostiamo a Cabo Carvoeiro dove ammiriamo il mare agitato che si infrange sulla scogliera rocciosa.
Caldas da reinha
Facciamo una rapida passeggiata a Caldas da reinha. C'è una bella spiaggia, anche molto particolare come tipo di paesaggio, prendiamo qualcosa da bere e ripartiamo.Nazarè
Arriviamo a Nazarè che ci dà l'impressione di una cittadona. Qui, oltre alla grandissima spiaggia dove al posto degli ombrelloni ci sono delle specie di tende paravento, ci sono le donne locali che sono vestite, secondo la tradizione, con gonne a 7 strati e foulard variopinti che, con tanto di autorizzazione comunale, offrono ai turisti una sistemazione economica.
Percorso il lungomare, andiamo a prendere la funicolare che ci porterà sul Promontorio do Sitio dove sorge anche il nucleo originario della città. Qui è impossibile non notare l'imponente seicentesca Igreja de Nossa Senhora da Nazaré, al cui interno si possono ammirare begli azulejos e la piccola cappella detta hermida da memòria, sita al margine del dirupo da cui si gode una vista spettacolare di tutta la costa, approfittando anche dei 110 m di altitudine del promontorio, anche se oggi qui su c'è un po' di nebbia che dona a tutto il paesaggio un aspetto molto suggestivo.
Alcobaça
Da qui raggiungiamo la sicuramente più interessante Alcobaça che ospita uno dei maggiori capolavori architettonici di tutto il Portogallo nonché uno dei monasteri cistercensi medioevali più significativi d'Europa: il mosteiro de Santa Maria de Alcobaça del XII sec., ovviamente dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. La città in sé non offre tanto altro, c'è una bella piazza e si può fare una breve passeggiata per il centro.Galega
Proseguiamo verso Galega dove abbiamo prenotato all'hotel Lusitano. La struttura è molto bella, dotata anche di SPA ed il personale molto gentile. Purtroppo il ristorante è riservato ad un evento privato e ci viene consigliato di cenare al Ristorante lusitano che si trova sulla bellissima piazza principale dove si tiene il mercato del cavallo galego, una piazza davvero unica nel suo genere, è fatta per i cavalli e non per le persone, bellissima. La guardiamo dalla sala del ristorante dove tra l'altro mangiamo decisamente bene i loro piatti tipici.
Tredicesimo giorno
Santuario di Fatima
Siamo in zona e vogliamo andare a visitare anche il Santuario di Fatima. Partiamo la mattina presto mentre sulla zona incombe una leggera nebbiolina che rende ancora più suggestiva la nostra visita. Vediamo le statue dei pastorelli avvolte dalla nebbia e parcheggiamo al parcheggio n° 5, proprio alle spalle del Santuario. Restiamo per la fine della Messa e viviamo l'atmosfera di profonda devozione che si respira nell'aria.Batalha
Da qui ci spostiamo a Batalha dove ci attende un'altra meraviglia: il Mosteiro de Santa Maria da Vitòria in stile manuelino, patrimonio dell'UNESCO. E' semplicemente straordinaria.Tomar
Visto che abbiamo fatto un biglietto cumulativo per visitare i siti di Alcobaça, Batalha e Tomar, valido due giorni (il lunedì i musei sono chiusi in Portogallo e la domenica mattina fino alle 14 gratis), ci manca solo quest'ultima e l'andiamo a visitare. Tomar è la località più interessante del Ribatejo col suo convento de Cristo, in passato sede dei templari.Santarem
Ci resta solo da visitare Santarem. Ha un centro pedonale delizioso costellato di chiese di notevole fattura e c'è anche un mercato che purtroppo sta chiudendo. Alla sua estremità c'è un bel giardino pubblico, la Portas do Sol da cui si ammira una bella vista sul rio Tejo e sulla campagna circostante.Quattordicesimo giorno
Rovine romane di Conimbriga
Iniziamo la nostra giornata facendo una piccola deviazione per visitare le rovine romane di Conimbriga, le più belle del Portogallo e le meglio conservate. Ci sono ancora tanti mosaici perfettamente tenuti. E' domenica e quindi non si paga il biglietto di ingresso.Arriviamo a Coimbra dove abbiamo prenotato una Quinta, una delle tante bellissime abitazioni di campagna, spesso produttrici di vini. La nostra non è proprio in campagna come la maggior parte, ma è molto bella, è la Quinta das lagrimas. Siamo arrivati un po' troppo presto, la nostra camera non è pronta, ma ci mantengono i bagagli e siamo liberi di andarcene in giro per la città.
Convento de Santa Clara-a-Velha
Nelle immediate vicinanze c'è il convento vecchio di Santa Chiara (Convento de Santa Clara-a-Velha) che merita assolutamente una visita. Ha avuto una storia molto particolare nei secoli a causa delle diverse inondazioni subite per la vicinanza del fiume, ma nella sua convulsa storia, ha avuto sempre la forza di rialzarsi e tornare al suo antico splendore.Coimbra
Attraversato il fiume sul ponte, arriviamo in una città semideserta, i negozi sono chiusi, ci sono poche persone e turisti, in compenso tanti barboni e zingari. Non ci fa una bella impressione. Ci fermiamo a mangiare un panino veloce allo storico caffé Santa Cruz, anche se l'offerta di cibo è decisamente ridotta.
Per salire alla parte alta (c'è un bel dislivello), approfittiamo del comodissimo ascensore e siamo nella zona universitaria, che durante l'anno deve essere molto movimentata, l'università di Coimbra ha una grande tradizione e tantissime ricchezze. Visitiamo la Cattedrale (almeno questa è aperta) ed il Museo Nacional Machado de Castro.
Riscendiamo al centro attraverso i caratteristici vicoletti e per tornare in hotel attraversiamo il bel lungofiume coi suoi ristoranti ed un bel ponte coi parapetti di vetro colorato. Ci rilassiamo un attimo in hotel, la camera è carina, abbiamo una garden che ha anche l'uscita dal balconcino con annesso giardinetto esterno con zona relax e l'accesso alla piscina.
Riscendiamo al centro attraverso i caratteristici vicoletti e per tornare in hotel attraversiamo il bel lungofiume coi suoi ristoranti ed un bel ponte coi parapetti di vetro colorato. Ci rilassiamo un attimo in hotel, la camera è carina, abbiamo una garden che ha anche l'uscita dal balconcino con annesso giardinetto esterno con zona relax e l'accesso alla piscina.
Mata Nacional do Buçaco
Visto che abbiamo ancora un po' di tempo a disposizione, prendiamo la macchina e ci rechiamo al Mata Nacional do Buçaco, foresta nazionale dal profondo significato religioso per i portoghesi, all'interno c'è anche un bellissimo palazzo dai giardini curatissimi che osptita un hotel di lusso. Nelle vicinanze c'è anche la stazione termale di Luso. Il tempo di fare anche una passeggiata veloce per Figueira a Foz, cittadina blaneare con un bel lungomare e una grossa spiaggia (anche i "palazzoni" sono comunque ben inseriti nel paesaggio) e torniamo in hotel per la cena.
Abbiamo infatti prenotato al ristorante della Quinta (Arcadas), con tanto di due stelle Michel, vogliamo concederci una serata speciale. Invece, nonostante avessimo prenotato per le 20:30 ed eravamo in perfetto orario, abbiamo dovuto aspettare più di 40 minuti perché ci portassero il menu (bisognava rispettare l'ordine di arrivo...) che a me sono sembrati decisamente troppi.
Alla fine optiamo per due menu degustazione "Pedro&Ines", ispirato alla storia dei due amanti che avevano vissutola loro tragica storia nella dimora. Ad ogni portata ci aspettiamo il botto, ed invece ogni portata nella sua leziosità priva di contenuti (oltre che scarsa nelle quantità) non fa che aumentare in noi la delusione, anche perché le portate à la carte sono decisamente più abbondanti di tutto quello che abbiamo cenato. Sto ancora cercando un pezzetto di fois gras disperso chissà dove nella zuppetta...E non è tutto, in seguito abbiamo scoperto che prenotando due menu degustazione, avremmo dovuto ricevere un libro (un cookbook) in omaggio, neanche a dirlo, nemmeno di questo nessuna traccia...peccato!
Trovate tutto il diario di viaggio del nostro on the road in Portogallo nella pagina dei DIARI DI VIAGGIO e nella pagina dedicata al Portogallo.
Mentre qui trovate il seguito del nostro diario di viaggio a Porto.
ve l'ho già detto che mi sono anche innamorato in Portogallo? :D
RispondiEliminaio oggi parlo della Grecia, venite a trovarmi!
buona settimana!
Ho appena rimediato :-)
RispondiEliminaBeh, allora poi ci dovrai raccontare un po' come è andata ;-)
Fabio
Devo partire per il Portogallo fra poco. Grazie mille per le info che ho trovato sul vostro sito, molto utili.
RispondiEliminaGrazie! E' lo scopo del nostro blog e quindi ne siamo veramente contenti! :-)
EliminaFabio