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Cosa vedere a Benevento

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Benevento offre un mix interessante da vedere e da scoprire al turista che la visita: arte, cultura, musei e storia.

Cosa vedere a Benevento

Il turista curioso che non si ferma ai posti più iconici della Campania, Napoli, le isole (come Procida e Capri, ma pure Ischia), la Costiera sorrentina e quella amalfitana, oltre a Caserta e alla sua splendida Reggia, a Benevento trova molti punti di interesse da vedere e da visitare.

Benevento è una città dell'entroterra campano, tranquilla e che merita di essere vista da chi vuole scoprire il Sannio e le sue bellezze.
Ha infatti molto da offrire al turista: belle chiese, musei, palazzi storici, un arco romano, la rocca e anche del verde pubblico.

Benevento è la città delle streghe, ma anche dello Strega (il liquore). Originariamente il suo nome era Maleventum.

Ma andiamo a scoprire più nel dettaglio cosa vedere a Benevento. Molte attrattive si visitano comodamente lungo il pedonale Corso Garibaldi.

Corso Garibaldi-Benevento

Corso Garibaldi-Benevento

Corso Garibaldi-Benevento


 

 

Cattedrale metropolitana di Santa Maria de Episcopio

La Cattedrale metropolitana di Santa Maria de Episcopio è sede vescovile e Duomo di Benevento.
La struttura che si affaccia sulla omonima piazza (dove trovate anche un comodo parcheggio, indicato sulla mappa a fine post assieme ad altri comodi parcheggi) e che possiamo ammirare oggi, è frutto di una ricostruzione post seconda guerra mondiale durante la quale fu oggetto di bombardamenti.
Alle sue spalle si erge il palazzo arcivescovile.
Proprio nel Duomo, il 10 Agosto 1910, fu ordinato sacerdote quello che poi sarebbe diventato San Pio da Pietrelcina.

La chiesa, a croce latina, è il primo insediamento cristiano a Benevento e fu eretta nel centro città, dove sorgeva il Campidoglio. Inizialmente era piccola, poi fu ampliata nel VII secolo.
Come molte chiese, non ha uno stile definito e preciso ma è il risultato di una sovrapposizione di stili avvenuta nel tempo. 

Presenta 3 navate ed in particolare quella centrale è abbellita da un colonnato intervallato con archi.
Prima dell'altare c'è un grande arco trionfale rivestito di mosaici (Le storie della Vergine e l'Assunzione).
Sulla destra si trova il Battistero e a sinistra la statua in marmo di San Bartolomeo apostolo.

Oltre ai bombardamenti, il Duomo ha subito danni anche a causa di diversi terremoti avvenuti in zona ed è stata oggetto di lavori fino al 2012 quando è stato definitivamente riaperto.
Durante questi lavori sono stati riportati alla luce diversi reperti archeologici d'epoca romana che oggi sono stati raccolti e sono visibili ai turisti grazie ad un percorso archeologico guidato (Orario: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00).

All'esterno si possono apprezzare la facciata romanica risalente alla fine del XII secolo, in marmo bianco (di ispirazione pisana) con due ordini di archi su due livelli ed il campanile, di forma quadrata ed imponente, costruito in pietra bianca, risalente alla fine del 1200.

Cattedrale metropolitana di Santa Maria de Episcopio-Benevento

Cattedrale metropolitana di Santa Maria de Episcopio-Benevento

Cattedrale metropolitana di Santa Maria de Episcopio-Benevento


 

 

Basilica di San Bartolomeo apostolo

La Basilica di San Bartolomeo apostolo sorge nel centro di Benevento, lungo il bel Corso Garibaldi, strada pedonale fiancheggiata da negozi e palazzi imponenti e bellissimi. Precisamente si trova in piazza Federico Torre.
Terminata nell'839, ospitava il corpo di San Bartolomeo apostolo arrivato da Lipari.
Inizialmente era adiacente al Duomo, poi fu spostata poco distante nel 1726. Presenta elementi architettonici romani, è a pianta centrale e si fa apprezzare per la presenza dei marmi policromi e del bellissimo pavimento cosmatesco.
Presenta un'unica navata con volta a botte, ai lati della quale spuntano due cappelle per lato.
Nel 1997 si è concluso l'ultimo importante restauro che ce la fa apprezzare come la vediamo oggi.
Anch'essa nel tempo ha subito danni dai terremoti che si sono qui succeduti.

Basilica di San Bartolomeo apostolo-Benevento

 

 

Arco di Traiano

L'Arco di Traiano, eredità della civiltà romana, in blocchi di pietra calcarea, è un arco celebrativo dedicato all'Imperatore Traiano in occasione dell'apertura della via Traiana, una più veloce alternativa alla Via Appia nel collegamento tra Benevento e Brindisi.

Tutto sommato si trova in posizione defilata, sempre nelle vicinanze del Corso Garibaldi, ma al termine di una strada laterale, via Traiano; colpisce per la sua integrità e per i rilievi perfettamente conservati.
Fu costruito tra il 114 ed il 117 d.C.
In epoca longobarda venne inglobato nella cinta muraria e prese il nome di Porta Aurea.
È alto 15,60 m e largo 8,60 m.
Verso la città sono raffigurate immagini di pace e di provvidenze dell'Imperatore verso i cittadini, mentre dalla parte esterna, immagini di guerra e di provvidenze verso la provincia.
Proprio recentemente è stato proclamato Monumento nazionale.

Arco di Traiano-Benevento

 

 

Teatro romano

Il teatro romano di Benevento con tutta probabilità fu eretto, in pietra calcarea e laterizio, sempre sotto Traiano, tra il 125 ed il 128 d. C., nella parte sud della città dove oggi si trova il medioevale Rione Triggio.
Si tratta di un teatro romano, quindi che non sfrutta pendenze naturali come quelli greci ed è alto 23 metri e con una cavea di 98 metri di diametro. È a tre ordini, di cui oggi rimane solo quello inferiore con 25 arcate e una orchestra di 30 metri.

Con tutta probabilità il teatro perse la sua funzione quando si trovò fuori dalle mura cittadine e gli vennero addossate anche abitazioni private.
Solo tra fine Ottocento e primi del Novecento poi il teatro fu recuperato e fu oggetto di lavori che nonostante terremoti e bombardamenti in città (che per fortuna non lo danneggiarono) ce lo consegnano a noi in buono stato.

 

 

Hortus Conclusus Paladino

L'Hortus Conclus Paladino è una installazione artistica curata da Domenico Palladino, esponente della Transavanguardia italiana e realizzato nel 1992.

Si trova in fondo al Vico noce, una traversa laterale del pedonale Corso Garibaldi.
Il nome riprende l'idea di uno spazio chiuso, un giardino segreto dove ci si poteva avvicinare a Dio tramite la meditazione.

Il messaggio è quello della pace, tramite l'armonia tra uomo e natura, simboleggiata richiamando mito e storia della città di Benevento. È un invito a fare una sorta di percorso della memoria personale.
È chiuso tra le mura del Convento di San Domenico e quelle cittadine di epoca longobarda.

Spicca la scultura che rappresenta un cavallo posto sulle mura quasi a sorvegliare l'interno e l'esterno, e presenta sul volto una maschera d'oro che ricorda Agamennone.
Molto particolare anche il grosso disco, che raccoglie acqua naturale e diventa una fontana, come la scultura di un uomo disteso, con delle piccole teste che ritroviamo anche all'interno di un ombrello posto sotto un albero. Non mancano altre fontane, l'elemento dell'acqua infatti è ricorrente.
Un luogo sicuramente insolito ed originale.

Hortus Conclusus Paladino-Benevento

Hortus Conclusus Paladino-Benevento

Hortus Conclusus Paladino-Benevento

Hortus Conclusus Paladino-Benevento

Hortus Conclusus Paladino-Benevento

Hortus Conclusus Paladino-Benevento


 


Museo Arcos

Il Museo Arcos, che si trova in fondo al Corso Garibaldi, prima della Rocca dei Rettori, andando verso la Villa comunale, ospita la Sezione egizia del Museo del Sannio con i reperti recuperati presso il tempio beneventano dedicato alla dea Iside oltre ad una sezione di arte contemporanea.

La sezione egizia consente di fare un percorso temporale alla scoperta del culto della Dea Iside, Signora di Benevento. La particolarità infatti sta nel fatto che il tempio fu fatto costruire dall'Imperatore Domiziano tra l'88 e l'89 d.C. con materiali provenienti direttamente dall'Egitto.
In sostanza si tratta dell'unico tempio faraonico d'Europa.
Non a caso, lungo il Coso Garibaldi si può ammirare un obelisco in granito rosa (in piazza Papiniano) che ha anche un gemello esposto presso il Museo del Sannio.

La sezione di arte contemporanea invece è stata inaugurata nel 2005. L'ingresso solo a questa sezione è gratuito.

Per il resto invece si può fare sia un biglietto singolo per visitare il Museo Arcos, sezione egizia (Orario: 10-18:30, chiuso il lunedì) oppure un biglietto Unico, valido due giorni, che include anche il Museo del Sannio, il Chiostro della Chiesa di Santa Sofia, Palazzo Casiello ed il Museo dell'arco di Traiano.

Museo Arcos-Benevento

 

 

Rocca dei Rettori

Sede della Provincia di Benevento, la Rocca dei Rettori è il Castello di Benevento che si trova alla fine del Corso Garibaldi, verso la Villa Comunale.
Ospita il Museo del Sannio con le sezioni dedicate alla storia, all'arte e alle tradizioni popolari di Benevento.

È formato da due corpi distinti, il Torrione angolare, costruito dai Longobardi che era il castello vero e proprio ed è alto 28 metri.
Ma la parte più estesa è costituita dal Palazzo dei Governatori pontifici (ovvero i Rettori) con un giardino sopraelevato. Presenta una pianta rettangolare ed ha un bel cortile interno.
Da notare, il monumento del Leone e la statua di Traiano.
Sorgendo sulla parte più alta della città, i Romani ci avevano costruito un serbatoio d'acqua.

Rocca dei Rettori-Benevento

 

 

Museo del Sannio

Il Museo del Sannio, come facilmente intuibile, è dedicato alla storia di Benevento e del beneventano.
Consta di quattro dipartimenti: Archeologia, Medioevalistica, Arte e storia.
I primi tre sono ospitati nel chiostro della Chiesa di Santa Sofia mentre l'ultimo nel Torrione della Rocca dei Rettori.
Dal 1981 al Museo è affidata anche la Chiesa di Sant'Ilario a Port'Aurea, un videomuseo dedicato all'Arco di Traiano.

 

 

Chiesa di Santa Sofia

Più che solo una chiesa, quella di Santa Sofia è un vero complesso monumentale costituito dalla chiesa stessa, con la facciata barocca, dalla torre campanaria e dalla fontana col suo obelisco centrale che sono in piazza ed infine dall'ex monastero (inizialmente femminile e benedettino) col suo bel chiostro romanico.
È uno dei sette luoghi che fanno parte dei siti "Longobardi in Italia: i luoghi del potere" ed è patrimonio UNESCO dal 2011.
È della seconda metà del 700 ed ha una pianta molto singolare, metà circolare e metà a stella e si trova nella omonima piazza, uno slargo del Corso Garibaldi. Anch'essa ha subito diversi rifacimenti a seguito dei danni causati da vari terremoti.

Oggi ospita anche parte del Museo del Sannio; qui infatti è possibile vedere diversi reperti archeologici, armi, stampe, monete. Inoltre c'è una pinacoteca con quadri che vanno dal Cinquecento al Settecento.

Chiesa di Santa Sofia-Benevento

Chiesa di Santa Sofia-Benevento

 

 

Villa comunale

La villa comunale è situata alla fine del Corso Garibaldi, subito dopo la Rocca dei Rettori. E' aperta dalla mattina fino a sera, con orari variabili a seconda della giornata.
È della fine del 1800, fu progettata da Alfredo Dehnhardt, all'epoca direttore dell'orto botanico di Napoli, e diversi sentieri si snodano tra il verde punteggiato da diversi busti. Tra questi ultimi, da segnalare in particolare quello dedicato al patriota Salvatore Rampone realizzato dallo scultore Nicola Silvestri.

Come alberi troviamo cedri, pini ed ippocastani. E' stata restaurata completamente nel 2003.
Al suo interno si trova anche una fontana abitata da cigni con un grosso getto d'acqua e nella parte più alta, affacciata sul laghetto sottostante, si può ammirare anche una bella cassa armonica.
Da qui si gode anche di un bel panorama sulla città.

Villa comunale di Benevento

Villa comunale di Benevento

Villa comunale di Benevento

Villa comunale di Benevento

Villa comunale di Benevento

 

 


Convento di San Felice e Villa dei Papi

Infine, segnalo altri due luoghi interessanti da vedere.

Il Convento di San Felice si trova appena poco fuori dal centro, subito dopo la villa comunale, lungo Viale Atlantici.
È stato ristrutturato verso la fine del XX secolo ed oggi ospita la sede della Sopraintendenza ai beni archeologici e ospita mostre temporanee.
Risale alla fine del 1500 e nel tempo fu anche sede del carcere giudiziario (fino al 1970!).
La chiesa annessa ospita la sezione femminile del carcere.

La Villa dei Papi anche è fuori dal centro, nel quartiere Pacevecchia, oltre la villa comunale (circa 20 minuti a piedi). La Villa dei Papi sorge lì dove c'erano le rovine del Convento di Santa Maria della Pace, distrutto dal terremoto del 1688.
Vu fatta costruire dall'arcivescovo Orsini prima che diventasse Papa Benedetto XIII che la utilizzò come sua dimora quando soggiornava a Benevento.
Attualmente è stata acquistata dalla Regione e dalla Provincia e ospita convegni e congressi, oltre ad essere la sede del MARSec, l'Agenzia Mediterranea per il Rilevamento Remoto e il Controllo Ambientale.


 

 

Mappa

Sulla mappa di Benevento che ho creato con Google Maps, potete vedere tutti i luoghi di interesse di cui vi ho parlato in questo post e anche i parcheggi più comodi e vicini al centro.

Fabio



 

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