Il ristorante La Locanda del borgo che si trova all'interno dell'Aquapetra Resort & Spa a Telese Terme è una sosta che consigliamo sicuramente se vi trovate nell'area telesina.
Ristorante La Locanda del borgo - Aquapetra Resort - Chef Luciano Villani
Dopo due anni di pandemia, in cui possiamo dire di esserci privati del tutto del piacere di mangiare fuori, ci siamo concessi una cena speciale in occasione del compleanno di Fabio.
La nostra scelta è ricaduta sul ristorante stellato la "Locanda del borgo" dell'Aquapetra Resort & Spa a Telese terme, in provincia di Benevento.
Lo chef Luciano Villani, seppur originario della nostra zona, ormai dal 2010 lavora presso la struttura, dove si occupa sia del ristorante "La Loggia", dove viene proposto un menu à la carte con piatti tipici campani ed internazionali, sia de "La Locanda del Borgo" dove propone due menu degustazione (salvo soddisfare specifiche richieste preventive), uno di terra in cui utilizza i prodotti del territorio, e l'altro di mare, un po' più legato alle sue origini.
Entrambi i menu, rispettivamente da 100 (Petra) e da 130 euro (Aqua), riescono a valorizzare appieno i prodotti, con cui si intuisce che lo chef riesce a "giocare" nel pieno rispetto delle eccellenze.
"La locanda è il luogo dove mi esprimo, studiando e sperimentando continuamente" dice lo chef "La mia filosofia mette al centro l'ingrediente, che diventa il protagonista senza dispersioni, ma esaltandone tutta la vitalità".
Alla domanda su come vede il suo futuro, rispone " Mi concentro sul presente, attualmente alla Locanda del Borgo ci sono due percorsi che seguono il ciclo della natura, da cui prendo ispirazione. Ma soprattutto dai boschi di cui siamo contornati, che io chiamo l'orto di Aquapetra".
L'ambiente è elegante, ma assolutamente non pesante, luci soffuse, giusta atmosfera con musica suonata dal vivo al pianoforte.
Alcune opere moderne alle paresti impreziosiscono l'ambiente.
L'apparecchiatura
è semplice, pulita, direttamente su tavolo nero che esalta i piatti
molto particolari utilizzati, ed i colori delle singole preparazioni. Il
personale è molto attento e professionale, ma mai invadente, anzi
cordiale. Ci vengono spiegati dettagliatamente i vini proposti e i
piatti che man mano arrivano con una cadenza perfetta da grande
ristorante.
Solitamente nei ristoranti viene chiesto lo stesso menu al tavolo, ma ci permettono di differenziare le nostre scelte, cosa che apprezziamo molto. Scegliamo quindi di prendere un menu di terra e un menu di mare, in modo da provare tutti i piatti.
Iniziamo con il benvenuto, comune ad entrambi i menu: insalata di barbabietola rossa mantecata con una maionese al wasabi, ottimo abbinamento tra il dolce della barbabietola e la nota acidula del wasabi.
La zucca marinata alla vaniglia.
Mousse di ceci accompagnata da una polvere di paprika dolce che dona una sferzata di sapore in più alla crema
Un'oliva finta fatta con besciamella e crema di olive per darle il sapore ed il colore tipico dell'oliva nera
Una carota soffiata disidratata ed essiccata croccante e dall'intenso sapore di carota
Cannoli con crema di melanzane.
Ad accompagnare, il pane ai cinque cerali preparato con lievito madre, appena sfornato, grissini e cialde.
Proseguiamo con gli antipasti.
(Aqua) Ricciola affumicata alla pigna ed accompagnata dalla maionese al sesamo.
(Petra) Battuto di marchigiana sannita con maionese al rafano e pesche acerbe.
(Aqua) Tagliatelle di calamaro con mandorle utilizzate sia nella salsa che a pezzi e limone per profumare.
(Petra) Funghi, patate e pino mugo, una sorta di cappuccino di patate del Matese, accompagnato da funghi porcini, crostini di pane e polvere di pino mugo.
(Aqua) Riso alla marinara, un risotto in bianco in cui viene richiamato proprio il sapore della marinara con l'acqua di pomodoro, olice, capperi alici e alla base la gelatina di pomodoro.
(Petra) Tortelli di erbe fatto in casa in brodo di cipolla, dove c'è un bel contrasto tra la parte amarognola delle verdure ed la dolcezza del brodo.
(Aqua) Spaghettini tiepidi al levistico, gamberi e pecorino.
(Petra) Uovo poché fritto, con una croccantezza esterna che rilascia un cuore fondente. Il tutto si amalgama bene con la fonduta che lo accompagnava.
(Aqua) Dentice con una maionese aromatizzata al pepe e bieta.
(Petra) Agnello laticauda cotto a bassa temperatura e poi scottato, accompagnato dalla sua riduzione, da carote e cipolla rossa. Morbido e succoso dal sapore molto intenso.
Predessert: una sfera di cioccolato e passion fruit, perfetto per pulire la bocca e prepararsi al dolce.
(Aqua) Pera sciroppata, mousse di ricotta e gelato alla nocciola e un crumble di biscotto.
(Petra) Tiramisù soffiato con mousse di mascarpone, gelato al caffè e cacao.
Piccola pasticceria: capresina al cioccolato, tartelletta con crema pasticcera e bignè nocciolato.
Una cena che ci ha ampiamente soddisfatti. Abbiamo fatto due viaggi sensoriali paralleli tra mare e terra, tra tradizione e innovazione, tra sapori intensi e genuini e creatività che sorprende.
Da quando si entra nella "Locanda del borgo" si avverte subito la passione in primis del personale, che oltre ad accoglierci, ci ha accompagnati per tutta la cena dimostrando entusiasmo per il proprio lavoro ed un affiatamento di squadra che non sempre si trova.
Non da meno poi la passione dello chef che trapela dai suoi piatti, dimostrando di sapere trattare al meglio la materia prima di ottima qualità, riuscendola a valorizzare appieno.
Sicuramente ci è rimasto un ricordo molto piacevole di questa cena e quindi lo consigliamo a tutti gli amanti della buona cucina.
Fabio e Anna Luisa
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