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La Certosa di San Lorenzo a Padula

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La Certosa di San Lorenzo a Padula

 Un vero gioiello architettonico nel sud della Campania è la Certosa di San Lorenzo a Padula.


La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula o semplicemente Certosa di Padula, si trova a sud di Salerno, precisamente nel Vallo di Diano ed è la prima Certosa costruita in Campania. La sua realizzazione infatti ha preceduto sia quella della Certosa di San Martino a Napoli che quella di San Giacomo a Capri.

Si tratta della Certosa più grande d'Italia e tra le più grandi in Europa; basti pensare che si estende su una superficie di ben 51500 m². Presenta al suo interno tre chiostri, un giardino, una chiesa e un cortile.
Inoltre ospita il Museo archeologico provinciale della Lucania occidentale.
Nel 1998 ha ottenuto il riconoscimento di Patrimonio dell'UNESCO, dopo i lavori di restauro iniziati nel 1982.

Padula

Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa fu costruita per volere di Tommaso II Sanseverino, Conte di Marsico, e i lavori iniziarono nel 1306 su una precedente grancia, ovvero una struttura con funzione di azienda agricola che in genere era associata alle abbazie benedettine. Le motivazioni erano soprattutto politiche. I Sanseverino infatti, costruendo la Certosa cercavano di avere i favori degli Angioini di Napoli visto che i certosini sono un ordine religioso nato in Francia. Un altro scopo era quello di bonificare le paludi della zona.

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La dedica a San Lorenzo invece era dovuta al fatto che al Santo era dedicata la costruzione dove poi sorse successivamente la Certosa. A seguito della Congiura dei baroni nella metà del Quattrocento, la Certosa passò direttamente ai Certosini e raggiunse il suo massimo splendore. Nel Cinquecento ospitò anche personaggi illustri come Carlo V, di ritorno nel 1535 col suo esercito dalla guerra di Tunisi. Si dice che in questa occasione i monaci preparano una frittata di mille uova.

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La struttura del complesso richiama nella forma la graticola sulla quale San Lorenzo venne bruciato vivo, modello poi ripreso dalle altre Certose in Italia. La regola dei Certosini comprende lavoro e contemplazione e a questi sono dedicati diversi ambienti della struttura: il chiostro, la biblioteca, i giardini, la cucina, la cantina e i campi dove i monaci coltivavano i prodotti per il loro sostentamento e per la vendita.

Si divideva in due parti fondamentali: la casa bassa (domus inferior) e la casa alta (domus superior). Nella casa bassa c'erano i luoghi di lavoro (depositi, granai, stalle, lavanderie) destinati ai conversi, ovvero ai frati che non avevano ottenuto gli ordini religiosi ma erano preposti ai servizi manuali e a quelle attività fondamentali per mandare avanti la vita della Certosa.
Nella casa alta invece c'erano i Padri e qui dominavano il silenzio, la meditazione e la preghiera.
La parte dedicata agli orti era coltivata a vite e cereali.
Nel tempo la Certosa svolse anche le funzioni di carcere, lazzaretto, caserma, scuola e campo di prigionia durante le grandi Guerre.

Lasciata la macchina nel piccolo parcheggio all'esterno della struttura, scendendo alcuni gradini, dopo aver ammirato dall'alto la struttura della Certosa, si entra nell'atrio principale dove erano presenti importanti attività come la spezieria (gestita dallo speziale, un laico al servizio della Comunità), le scuderie, le stalle, le lavanderie, i granai, le officine, il caseificio e la farmacia.
Proprio in quest'ultimo locale dove si possono ammirare i mobili e i resti degli affreschi sul soffitto, c'è la biglietteria della Certosa di Padula. Questa era la parte della Certosa che più aveva contatti con l'esterno. Qui venivano anche molti poveri. Al tramonto il portone poi veniva chiuso e veniva sorvegliato da soldati dalla torre degli armigeri.

Di fronte all'ingresso, all'interno del cortile, si può ammirare la facciata principale. Ai lati della scala per accedere nel Complesso c'erano gli ingressi ai giardini che abbracciano la struttura.

La Certosa di San Lorenzo a Padula

Si arriva così alla splendida Chiesa. Da notare la bella porta monumentale di cedro del Libano del 1300 con bassorilievi lignei rappresentanti la Vita di San Lorenzo e l'Annunciazione. La Chiesa è a navata unica, con volte a crociera e stucchi dorati; da notare le sue belle cappelle e gli affreschi. Era divisa in due zone per tenere separati i monaci conversi e i Padri di clausura.

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Chiesa

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Chiesa

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Chiesa

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Chiesa

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Chiesa

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Chiesa

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Chiesa

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Chiesa

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Chiesa

Un altro ambiente molto bello è la splendida ed enorme cucina, rettangolare, con volta a botte, dove si nota al centro la grande fornace con la cappa coi rivestimenti di mattonelle maiolicate gialle e verdi.
Anche qui è presente un grande affresco che rappresenta La deposizione di Cristo. Da qui, tramite scale, si accede alla cantina. Da non perdere anche il Refettorio con gli stalli in legno.

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Cucina

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Cucina

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Cucina

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Cucina

Da vedere anche nelle vicinanze del Chiostro grande è la scala elicoidale in pietra della metà del Quattrocento (splendida!) che porta alla Biblioteca (sontuosa!), che era riservata esclusivamente al Priore ed infatti è attigua all'appartamento di quest'ultimo (con tanto di giardino privato) e alle celle dei certosini.
Da notare al suo interno gli armadi che custodivano i libri e gli affreschi.

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Giardino

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Giardino

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Giardino

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Giardino

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Giardino

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Giardino

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Scala elicoidale

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Scala elicoidale

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Scala elicoidale

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Biblioteca

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Scala elicoidale

Qui c'è anche il Museo archeologico provinciale della Lucania occidentale (orario di apertura: da lunedì alla domenica 9-18:45. Chiuso il martedì).

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Cella

Museo archeologico provinciale della Lucania occidentale

Si arriva così nell'enorme Chiostro grande (105x150 metri) con due ordini di portici e ben 84 pilastri.
Nella parte bassa ci sono le 26 celle dei monaci, mentre la parte alta era dedicata alla passeggiata settimanale che i monaci facevano quando uscivano dalla clausura. All'interno del Chiostro, anche un piccolo cimitero caratterizzato da una balaustra con teschi.
Alla fine del corridoio, lo scalone monumentale.

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Chiostro grande

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Chiostro grande

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Chiostro grande

La Certosa di San Lorenzo a Padula-Scalone monumentale

Ovviamente da visitare anche il vicino borgo di Padula che si può ammirare arrivando alla Certosa, lungo la strada, ma anche dal Chiostro grande.

Un complesso monumentale davvero magnifico che vale sicuramente la pena di visitare.
Da qui merita sicuramente un salto anche il vicino Battistero paleocristiano di San Giovanni in fonte.
Risalente al IV secolo, è uno dei più antichi; fu fatto costruire da Papa Marcello I.
La caratteristica di questa chiesa è che la fonte battesimale è alimentata da una sorgente d'acqua perenne.
Originariamente era dedicata alla ninfa Leucothea. Oggi ne possiamo ammirare i ruderi ma comunque è una struttura di grande fascino. Si visita lasciando la macchina nell'adiacente parcheggio e all'interno camminando su passerelle metalliche.

Battistero paleocristiano di San Giovanni in fonte

Battistero paleocristiano di San Giovanni in fonte

Battistero paleocristiano di San Giovanni in fonte

Battistero paleocristiano di San Giovanni in fonte

Battistero paleocristiano di San Giovanni in fonte

Battistero paleocristiano di San Giovanni in fonte

Battistero paleocristiano di San Giovanni in fonte

Un'altra visita interessante che si può facilmente associare a quella della Certosa è quella alle Grotte di Pertosa-Auletta per le quali vi rimando al post dedicato.

Grotte di Pertosa-Auletta

Tornando alla Certosa di Padula, vi lascio alcune informazioni pratiche per la visita.
La Certosa è aperta tutti i giorni, tranne il martedì.
Orario di apertura: 9-19 (ultima uscita alle 19:30)
È necessaria la prenotazione solo per la visita guidata.
Nei giorni festivi è comunque meglio contattare prima la struttura per accertarsi dell'apertura.
Il prezzo del biglietto è di 8€ per gli adulti (comprensivo di 3€ per la zona delle derrate) e di 2€ per i ragazzi dai 18 ai 25 anni. Gratuito per i minori e per le scuole.

La Certosa è facilmente raggiungibile uscendo all'uscita Buonabitacolo-Padula sulla autostrada A2 Salerno-Reggio Calabria e da qui raggiungibile in pochi minuti di macchina.

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Certosa di San Lorenzo a Padula

Fabio





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