Comacchio è la capitale romagnola del Delta del Po e ha un legame strettissimo con l'acqua.
Cosa vedere a Comacchio: itinerario a piedi
Comacchio è un piccolo centro in provincia di Ferrara ed è caratterizzato dal fatto che il centro storico è attraversato da diversi canali sui quali si affacciano le case colorate.
Siamo proprio attaccati alle Valli di Comacchio e a pochi passi c'è il mare, con i vari lidi e gli stabilimenti balneari.
Proprio per queste caratteristiche, specialità di Comacchio è l'anguilla, ma troverete anche altre specialità tipiche ferraresi come il pampepato (o pampapato) e la salama da sugo, un insaccato di una bontà infinita!
Essendo molto piccola, Comacchio si gira tutta agevolmente a piedi. Per questo consiglio di lasciare la macchina in uno dei parcheggi attorno al centro storico. Noi abbiamo parcheggiato in quello gratuito in Piazza Dante Alighieri (attenzione solo al fatto che il mercoledì qui si tiene il mercato e quindi non si può parcheggiare), altrimenti nelle vicinanze ci sono anche le strisce blu a pagamento.
Sulla mappa di Comacchio dove ho inserito tutti i posti da vedere, troverete indicati anche i vari parcheggi a ridosso del centro.
Avendo fatto un viaggio itinerante, sulla mappa troverete indicati anche i punti di interesse di altri posti come Venezia, San Marino, Chioggia, Cesenatico e Ravenna.
Abbiamo iniziato il nostro itinerario a piedi in giro per Comacchio dalla Basilica Concattedrale di San Cassiano Martire costruita nel 1659 (consacrata solo nel 1740) lì dove nel 708 fu edificata la prima Cattedrale. È in stile barocco e presenta la facciata esterna in mattoni. All'interno notiamo un'unica navata con sei cappelle laterali.
La torre campanaria iniziale crollò dopo qualche anno dalla sua costruzione e fu riedificata.
Proseguendo per Piazza Ugo Bassi, siamo arrivati all'altezza della Loggia del grano (detta anche dei mercanti) e della Torre dell'orologio (del 300) che si staglia in mezzo alla strada.
Da qui abbiamo iniziato a seguire i canali. Prendendo via del Rosario siamo arrivati ad un angolo dove è possibile vedere il Ponte Pizzetti e il ponte del Carmine, alle spalle del quale noterete sicuramente la Chiesa del Carmine.
Completando il giro per via Cavour, si arriva di nuovo alla torre dell'orologio.
Da piazza Vincenzino Foleggati abbiamo svoltato per via Ludovico Muratori, molto caratteristica, con tanti tavolini all'esterno dei ristoranti. Uno degli angoli più caratteristici, soprattutto se visto dall'inizio di Via della Pescheria.
Impossibile non notare da qui un ponte molto più grande degli altri, il ponte principale di Comacchio, vale a dire il Ponte dei Trepponti (detto anche Ponte Pallotta). Era la porta fortificata della città e si trova sul canale Pallotta che conduce al mare Adriatico.
È del 1638, in laterizio, presenta un'unica arcata e nel tempo furono aggiunte le due torrette.
Percorrendo via della Pescheria, così chiamata perché qui ha sede l'Antica pescheria, si arriva al Ponte degli Sbirri del XVII secolo alle spalle del quale è possibile vedere il Museo del Delta antico con reperti archeologici collocati in un ospedale del 700 (qui potete consultare gli orari di apertura che variano nel corso dell'anno. Il biglietto intero costa 6€).
Di fianco al Museo non potrete non notare la facciata della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo.
Proseguite lungo Via Agatopisto. Anche qui Comacchio è davvero molto caratteristica, col canale che prende una curva a destra fino di arrivare ad altri due ponti: il Ponte dei Sisti e il Ponte di San Pietro.
Tornate indietro fino a Via Edgardo Fogli e superate il ponte degli Sbirri fino a tornare di nuovo alla Torre dell'Orologio e completare il giro.
Se avete tempo e se avete un mezzo di trasporto, vale la pena fare un salto alle vicine Valli di Comacchio, con i trabocchi e la salina. L'ingresso alla salina costerebbe 8€ con visita guidata (è gradita la prenotazione) ma al momento del nostro viaggio (nel 2022), a causa del crollo del ponte sul canale Bayont, tutte le visite sono state sospese. Informatevi quindi sul sito ufficiale per sapere della eventuale riapertura.
Fabio
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