Avete mai sentito parlare della festa della Madonna delle galline che si tiene a Pagani (Sa)?
Ammetto la mia ignoranza, ma fino a quando non me ne ha parlato la mia amica Carolina, non ne avevo mai sentito parlare. Così, reduce dalla intensa esperienza della festa di Sant'Agata a Catania, non me lo sono lasciato dire due volte e subito ho accettato il suo invito per assistere a questa bella festa che coinvolge tutta la città. Mai però avrei pensato che ci fossero tante similitudini tra le due feste, a partire dalla lunghissima processione per le strade del centro e dalla grandissima partecipazione popolare che a Pagani viene accompagnata dal canto e dalla musica popolare della tamorra.
Festa della Madonna delle galline a Pagani
Se vi sembra singolare il nome Madonna delle galline, sappiate che c'è chiaramente una spiegazione legata alla nascita di questo culto prima e poi della conseguente festa che si celebra la domenica in Albis, vale a dire quella successiva al giorno di Pasqua.

Tutto ebbe inizio, si racconta, a Tramonti. Nel XIV secolo infatti, in una chiesa fatiscente era custodita una tavola raffigurante la Madonna del Carmine. Una notte la Madonna apparve in sogno al prete (un'altra leggenda narra che apparve al sacrestano che avrebbe dovuto dirlo al prete) chiedendogli di riparare la chiesa, altrimenti sarebbe andata via. Il prete però non seguì le indicazioni della Vergine, così, a causa di un forte temporale, il quadro fu portato a valle, nel fango, verso Pagani.
La facciata della chiesa, in stile barocco, è abbellita da colonne, e due statue allegoriche, ovvero la Pudicizia (a sinistra) e la Speranza (a destra) e da un bassorilievo della Madonna del Carmelo con bambino. Presenta una navata unica con tre arcate laterali.


Nel giorno dei festeggiamenti principali, ovvero la domenica in Albis, come già detto (quindiil giorno cambia di anno in anno), la statua della Vergine è portata in processione su un carro spinto dai fedeli (oggi è motorizzato) nel corso della quale i fedeli offrono fiori e volatili, principalmente galline, ma anche papere, colombe, tacchini, pavoni o gallinelle, che misteriosamente, nonostante la folla, la musica e i botti le restano vicino. All'offerta delle galline si accompagna quella di dolci o di torte rustiche che costituivano un tempo il cibo ricco dei contadini. Le mamme avvicinano i loro bambini alla Vergine, per chiederne protezione. La processione passa per le strade, i vicoli, i cortili e le masserie di Pagani con al seguito i gallinacei.
Momento importante è il rito dello scambio di pennuti tra la Vergine e Sant’Alfono Maria de’ Liguori. Davanti alla Basilica pontificia di Sant'Alfonso la statua della Vergine riceve in dono, dai padri redentoristi, una coppia di galline, secondo la tradizione che fu iniziata dallo stesso Sant'Alfonso, il quale viene ricambiato dalla Madonna che offre due colombe. Successivamente al rito dello scambio, la processione si sposta in Piazza Corpo di Cristo, dove a volte si celebra la messa solenne, presieduta dal Vescovo. Dopo la celebrazione eucaristica, il corteo prosegue il suo cammino, finché Madonna ritorna al Santuario (intorno alle 23 circa). All'arrivo della statua inizia lo spettacolo di fuochi d'artificio. A conclusione della processione, si canta il Magnificat.
In giro per la città, nei cortili storici del centro, sono allestiti i “toselli”, vale a dire degli altarini adornati con statuette e fiori.
Al termine dei 3 giorni di festeggiamenti, c'è la deposizione delle tamorre, ovvero i tamorrari depositano i loro strumenti ai piedi della Vergine e ringraziandola, fanno un atto di sottomissione. Successivamente, senza mai voltare le spalle all'altare, lasciano il Santuario intonando l'antico canto popolare Madonna de la Grazia.
Piatti tipici della festa sono il tortano, il casatiello, i carciofi arrostiti, il cui fumo avvolge i vicoli del centro e i tagliolini al ragù con i quali è tradizione sporcarsi la camicia.
Insomma, quest'anno ho partecipato solo alla serata della domenica, ma grazie ad altri video che mi ha fatto vedere Carolina, dei festeggiamenti dei giorni precedenti e della processione, penso proprio che l'anno prossimo tornerò a partecipare a questa bella festa.
Fabio
Fonti:
Eventi città di Pagani
Wikipedia
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