Sulmona è famossissima per essere la città dei confetti ed infatti li troverete ovunque, ma a Sulmona ci sono anche tante cose da vedere.
Cosa vedere a Sulmona
Sulmona è una città piccolina, che si gira facilmente e tranquillamente tutta a piedi, essendo tra l'altro anche pianeggiante, ma ha diversi siti di interesse per il turista.
Iniziamo quindi a dire cosa vedere a Sulmona.
Porta Napoli
Sulmona era difesa da una cinta muraria e quindi per entrare al suo interno c'erano diverse porte di accesso. Quella più a sud della città è la Porta Napoli edificata tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo. Fa parte della seconda cinta muraria che fu necessario costruire a seguito dell'aumento demografico che si era avuto nel periodo della dominazione sveva, nel XIII secolo. All'inizio era nota come "Porta Nova" probabilmente perché dava su Via Nova che collegava Sulmona con Napoli, allora capitale del Regno. E' decorata con capitelli e leoncini e presenta nella parte superiore un finestrone. Da qui si accede sulla strada principlae di Sulmona, vale a dire Corso Ovidio.
Chiesa di Santa Maria della tomba
La Chiesa di Santa Maria della tomba è dedicata all'Assunta, infatti nel nome manca la dicitura "Assunta in cielo". La chiesa sorgerva originariamente all'esterno delle mura, nella zona fieristica e mercatale e dette il nome anche al borgo dove si trovava (ovvero l'ex borgo di Sant'Agata), borgo che presto si sviluppò proprio grazie alla presenza di artigiani, bottegai e commercianti.
La chiesa nel tempo ha subito diversi interventi, l'ultimo a seguito del terremoto che ha colpito L'Aquila. Affaccia sulla bella piazza del Plebiscito. Il nome probabilmente è dovuto al fatto che qui si trovava il sepolcro di un tempio romano o la domus di Ovidio. La facciata è rettangolare, in stile romanico-gotico mentre il portale gotico, a sesto acuto, con lo stemma della famiglia Aragona, è sovrastato dal rosone quattrocentesco. La torre campanaria si trova sulla destra ed è abbellita con un orologio. L'interno presenta una pianta a croce latina con 3 navate.
Porta Sant'Antonio
Anche la porta di Sant'Antonio Abate, come la Porta Napoli, fa parte della seconda cinta muraria che si rese necessaria per includere la nuova zona nata dall'espansione demografica della città, per proteggere quello che era il borgo di Sant'Agata (ora Borgo di Santa Maria della tomba). In sostanza era più esterna dela porta Filiamabili che ancora si può vedere, di cui prese anche il soprannome "porta delle capre" o porta del crocifisso. La parte superiore della porta che inizialmente ospitava il Corpo di guardia, divenne poi dimora privata di Domenico Granata, a fronte del pagamento di un canone al comune di Sulmona.
Acquedotto medioevale
L'aquedotto medioevale del 1256, tramite il quale si accede nella bellissima ed enorme piazza Garibaldi, fu costruito sotto Re Manfredi di Svevia e presenta 21 arcate a sesto acuto ed è lungo circa 100 metri. La presenza di questo bell'acquedotto conferma l'importanza che aveva Sulmona, sede tra l'altro di un'importante fiera volta proprio a favorire lo sviluppo dei commerci. L'acqua proviene dal fiume Gizio e se volete sentire quanto è fredda, provatela alla fontanina posta all'estremità dell'acquedotto, la fontana del vecchio, verso via Roma, su Corso Ovidio, dove ci sono le scale in ciottoli di fiume. Dall'altra parte invece transitano anche le auto.
Piazza Garibaldi
Noterete subito che si tratta di una piazza enorme, quasi non ci si aspetterebbe di trovare una piazza così grande come piazza Garibaldi in un centro tutto sommato piccolo come Sulmona. Il motivo è che era la vecchia piazza del mercato. Nel 1200 Sulmona divenne capoluogo e questo favorì lo sviluppo della città e dei commerci. Sulla piazza affacciano la Chiesa di San Filippo Neri, la Chiesa monasteriale di Santa Chiara d'Assisi, la chiesa di San Rocco o del Sedile, Palazzo Anelli, l'acquedotto medioevale di cui ho detto prima e la fontana del vecchio. Ancora oggi qui si tiene la giostra cavalleresca nell'ultima settimana di Luglio. Al centro della piazza c'è una fontana, realizzata dal mastro Felice di Cicco.
Porta pacentrana
La porta pacentrana si trova ad est del centro ed è la porta tramite la quale si accedeva al borgo pacentrano e che consentiva di raggiungere il centro di Pacentro all'esterno delle mura. Si trova anch'essa nella seconda cinta muraria e ha preso di fatto il posto della più antica porta Manaresca. Oggi è inglobata in costruzioni private più recenti.
Statua di Ovidio
E' la statua dedicata al poeta di Sulmona Publio Ovidio Nasone. La statua fu realizzata dallo scultore romano Ettore Ferrari. La statua fu collocata nel 1925 addirittura alla presenza del Re. E' l'omaggio di Sulmona al suo poeta e si trova in piazza XX Settembre.
Casa Santa della SS. Annunziata
(Orario Palazzo: 9.00 – 13.00 e 15.30 – 18.30 chiuso il lunedì.
Orario chiesa: 9.00 – 13.00 e 15.00 – 18.00 / sabato e domenica 9:00 – 18:00 (con ora legale chiusura ore 19:00) - chiuso il martedì)
Si tratta di un edificio composto dalla Chiesa e da un palazzo adiacente. La casa Santa della SS. Annunziata è sicuramente l'edificio più importante e bello di Sulmona.
Inizialmente si trattava di una chiesa e dell'annesso ospedale voluto dalla Confraternita laica dei Compenitenti. La chiesa fu distrutta varie volte dai terremoti ed oggi appare nello stile barocco dell'ultima ricostruzione del 1710. Il campanile è alto 65 metri.
L'interno è diviso in 3 navate e presenta 3 absidi. L'ingresso si trova su piazza della SS. Annunziata/Corso Ovidio.
Palazzo Trabassi
(Orario 10-21)In via Ercole Ciofano c'è un bellissimo palazzo che vale la pena di andare a vedere con una piccola deviazione da Corso Ovidio: Palazzo Trabassi. Già affacciandovi semplicemente nell cortile dove l'ingresso è libero, capirete che ne è valsa la pena. E' una dimora del XV secolo appartenuta ai baroni Trabassi che la rilevarono dalla famiglia De Capite. Da notare il loggiato al primo piano.
Cattedrale di San Panfilo e villa comunale
Terminato Corso Ovidio, vi immetterete nella piccola villa comunale dove è piacevole fare una passeggiata tra i viali alberati, passando per la fontana, prima di arrivare alla Cattedrale di San Panfilo.
La Cattedrale si trova insolitamente al di fuori del centro abitato, defilata. E' dedicata a San Panfilo, patrono di Sulmona. Purtroppo il forte terremoto del 1706 che colpì Sulmona non risparmiò nemmeno la Cattedrale che poi fu oggetto di rifacimenti successivi. L'esterno si presenta con una facciata orizzontale, mentre l'interno è a 3 navate e 3 absidi semicircolari.
Nella cripta, scendendo la scalinata centrale, potete ammirare l'altare in cui sono custodite le reliquie di San Panfilo che risparmiò la peste a Sulmona che invece aveva colpito il Regno di Napoli nel 1656.
La festa del Santo è il 28 Aprile, quando le reliquie vengono portate in processione.
Sulmona ed i confetti
Quella dei confetti di Sulmona è un'arte antica che risale al XV secolo. Sembra infatti che si cimentassero in questa attività le monache del Monastero di Santa Chiara. Tipici sono i confetti ricci, ma anche i vari mazzi di fiori di diverso genere che si caratterizzano per il fatto di avere ciascun confetto un gusto diverso. Lungo la SR479, in via Stazione Introdacqua, è possibile visitare l'antica fabbrica dei confetti Pelino del 1783 che in parte è stata trasformata in un museo. Oltre ai premi vinti e alle vecchie conferzioni, il museo espone anche le macchine per la produzione dei confetti. In città troverete diversi altri negozi che vendono i loro confetti...e quelli della concorrenza.Sicuramente è piacevole passeggiare su Corso Ovidio, la strada pedonale principale che attraversa tutta Sulmona, osservando i palazzi, i negozi che vendono confetti ma non solo, ma anche buttarsi nei vicoletti laterali dove c'è sempre qualcosa di interessante da vedere.
Molto comodo per visitare Sulmona è il parcheggio Santa Chiara tra porta Napoli e Porta Pacentrana. Altri parcheggi comodi sono in piazzale Salvemini o il parcheggio Iapasseri o quello gratuito in via Tratturo.
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