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Auguri Stefania! (Una sorpresa e due PDF...)

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...in principio fu la celiachia.
“Intolleranza al glutine”era la traduzione del linguaggio comune, ma per gran parte di noi, non si andava oltre questa scarna definizione. Certo, potevamo vantare di conoscere qualcuno che ne soffriva: una lontana parente, un compagno di classe della figlia, la vicina del quinto piano. Ma, all’atto pratico, il nostro interesse nasceva e e si esauriva in pochi gesti di cortesia, una telefonata ogni tanto, un post it sul frigorifero col numero della pizzeria per le cene di classe perchè lì fanno la pizza anche per i celiaci, un’occhiata incuriosita alle borse della spesa della dirimpettaia, con quelle strane marche di farina che non trovavano posto nella dispensa di casa tua. Ma una volta riagganciata la cornetta, accartocciato il post it, accostata la porta di casa, non ci si pensava più. E la celiachia- e tutto quanto vi girava intorno- restavano del tutto chiusi fuori. 

Poi, è arrivata Stefania. 
All’inizio era un blog di cucina, ma già alla terza riga si capiva da subito che non era uno dei tanti. Così come, già alla terza riga, era chiaro da subito che Stefania non era una delle tante- ma una persona rara e speciale, che trasformava quello che altrove era una lettura piacevole in cinque minuti di allegria, irrinunciabili, imperdibili, impreziosi. Le sue ricette parlavano della sua famiglia, dei pancakes di Salvatore alla domenica mattina, delle peripezie scolastiche dei suoi bambini, degli alti e bassi della sua vita di insegnante, il tutto intrecciato sul filo senza glutine della celiachia. Che ci è stata raccontata, giorno dopo giorno, senza proclami, senza crociate, senza paroloni, senza vittimismi, senza tecnicismi, ma con la forza di chi tutti i gorni combatte una battaglia contro una malattia che non fa sconti a nessuno. 

Da allora, la celiachia per noi ha gli occhi, il volto, il sorriso di Stefania. Attraverso le pagine del suo blog abbiamo imparato a riconoscere che questa “intolleranza” al glutine è in realtà una malattia; a rispettarla nella sua gravità; a non demonizzarla, senza per questo sottovalutarla; a non discriminare chi ne è affetto; a discernere fra un’informazione corretta e un’altra che, invece, non lo è per niente; grazie a lei abbiamo conosciuto altri blog di altre nuove amiche, anch’esse celiache, che conidividevano con lo stesso spirito le sue stesse battaglie; e soprattutto, grazie a Stefania, ci siamo addentrati sempre di più nelle pieghe di un nuovo modo di intendere il gluten free che, dietro alla cordialità di un invito (“cuciniamo per tutti!”), nasconde un messaggio etico profondo, che parla il linguaggio di cui Stefania è maestra: qeullo dell’accoglienza, della non discriminazione, dell’ineffabile capacità di farti sentire unico e raro e al centro delle sue attenzioni.
  

                                                                                                                 di Alessandra Gennaro


Stefania, noi ti facciamo i nostri più cari auguri di buon compleanno!




Anna Luisa e Fabio

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