Oggi, nel nostro ottavo giorno di on the road in Islanda andremo a scoprire un'altra bellissima zona, quella del lago Myvatn.
Islanda on the road, diario di viaggio, ottavo giorno: lago Myvatn
Lago Myvatn
Dopo aver fatto colazione al Blaa kannan (Café Paris) ad Akureyri, in poco più di un'ora siamo nell'area del lago Myvatn che significa lago dei moscerini. Questi insetti abbondano nell'aria, sono attratti dall'anidride carbonica che respiriamo, danno un leggero fastidio, niente di più. Nei negozi si possono comprare anche delle retine copricapo, ma ci sembra eccessivo.
Ma ora vi dico cosa vedere nella zona del lago Myvatn
Pseudocrateri di Skutustadagigar
La prima zona del lago con cui veniamo in contatto sono gli pseudocrateri di Skutustadagigar formatisi quando la lava incontrò l'aqua del lago. In lontananza vediamo fumarole che segnalano un'intensa attività geotermica.Promontorio lavico di Höfði (Klasar)
Secondo punto di interesse è il promontorio lavico di Höfði, in particolare i klasar (pilastri di lava).
Dimmuborgir
Proseguendo la visita nei dintorni del lago, giungiamo a Dimmuborgir, gli oscuri castelli. Prima di metterci in marcia, pranziamo presso il Kaffi Borgir. Prendiamo del salmone affumicato su pane nero e un bagel al salmone. C'è un forte odore...come di tabacco bruciato...quando ci ricordiamo che in Islanda non ci sono alberi e per affumicare viene usato...sterco di pecora...adesso ci spieghiamo anche quell'odore (per fortuna il sapore è normale) così particolare...
Kirkjan
Qui a Dimmuborgir è possibile percorrere diversi sentieri attraverso queste formazioni laviche, la più interessante delle quali è la Kirkjan, così chiamata per la forma che ricorda la volta di una cattedrale gotica.
Laguna blue di Myvatn
Proseguendo attorno al lago, ci imbattiamo nella nostra prima laguna blu. Si tratta di un'area geotermica non adatta alla balneazione, qui infatti le temperature sono molto alte. Ci limitiamo ad osservare l'affascinante ed insolito paesaggio.Più avanti vi parleremo anche di Jarðböðin, quella in cui si può fare il bagno.
Hverarond (area geotermica)
Dall'altra parte della montagna c'è un'area estremamente interessante, quella di Hverarond, facilmente raggiungibile dalla strada. Qui il paesaggio è mozzafiato. Pozze ribollellenti di fango, enormi fumarole che sprigionano nuvole di vapori, soffioni, solfatare e sullo sfondo la colorata montagna Namafjall. Spettacolo!
Krafla
Poco più avanti c'è la deviazione per il Krafla. Subito dopo la centrale geotermica che è stata qui costruita, si trova Leirhnjukur. Per quanto potenzialmente pericolosa, in quanto si tratta di una zona vulcanicamente attiva, i turisti sono attratti dalle pozze ribollenti di vari colori qui presenti. Poi il sentiero si fa più impervio, ci sarebbe ancora tanto da camminare e torniamo indietro.
Saliamo ancora più su lungo la strada, fino alla caldera del Krafla. Purtroppo c'è nebbia, la visibilità non è buona e torniamo giù.
Jarðböðin
Stasera salteremo volentieri la cena. Vogliamo infatti goderci la blue lagoon di Myvatn, Jarðböðin. Fare il bagno all'aperto, alle 21:30 con 9 gradi all'esterno sotto una leggera pioggerella in questa laguna dall'acqua calda azzurrognola, proveniente dall'impianto per la lavorazione della diatomite, sarà una delle esperienze più belle di questo viaggio, davvero indimenticabile...un po' meno l'uscita dall'acqua...
(foto di Barbara)
E' ora di concederci il meritato riposo presso il nostro cottage nella guesthouse Dimmuborgir, con splendida vista sul vulcano Hverfell.
Trovate tutto il diario di viaggio del nostro on the road in Islanda nella pagina dei DIARI DI VIAGGIO ed in quella dedicata all'Islanda.
Qui invece trovate il racconto del nono e decimo giorno di viaggio.
Trovate tutto l'itinerario dettagliato anche nel post Itinerario per un viaggio on the road in Islanda.
Fabio
Fabio
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