Quando si dice Gragnano, si pensa immediatamente alla pasta di qualità, quella trafilata al bronzo, capace come nessun'altra di trattenere i sughi ed i condimenti.
I pastifici che hanno dato vita a questo nuovo progetto imprenditoriale, di cui vi dirò tra poco, hanno alle spalle una lunghissima tradizione profondamente legata a questo territorio, dove per caratteristiche climatiche particolari, si creavano le condizioni ideali per l'asciugatura della pasta.
Ed è proprio da lì che voglio partire. Anzi, è da lì che partiamo alla scoperta della cosidetta Valle dei mulini. Si tratta di una strada che parte da Piazza Aubry a Gragnano e che sale lungo il solco creato dal fiume Vernotico. Anche se, contrariamente a quanto si pensa comunemente, non era l'acqua del fiume a far girare le macine, in quanto l'acqua arrivava dall'acquedotto e per caduta le azionava.
Giudati dal Prof. Carlo del Gaudio, profondo conoscitore della storia dei pastifici gragnanesi e custode di un patrimonio di oggetti che creano un archivio storico unico dell'evoluzione storica di questi pastifici, percorriamo la strada fermandoci ad ogni vecchio mulino, dove il Professore non lesina aneddoti e racconti storici, sempre con un fare leggero e profondo allo stesso tempo, anche in rima, che meglio rende il tutto. A parte la bellezza di queste strutture ormai abbandonate, si resta incantati dal paesaggio che ben si presta ad un piacevole trekking, seppure in salita.
Arrivati in cima, ci aspetta il borgo di Castello, con la sua bella chiesa duecentesca che purtroppo possiamo ammirare solo dall'esterno, in quanto chiusa.
Subito dopo ci spostiamo presso il vicino Agriturismo Casa Scola. Qui ci aspettano gli imprenditori che hanno dato vita a questa iniziativa che vede coinvolti cinque tra i pastifici più noti e storici di Gragnano, vale a dire, il Pastificio Gentile, il Pastificio Carmiano, il Pastificio Faella, Gerardo di Nola ed il Vecchio pastaio. Si tratta di pastifici piccoli ed ancora con una produzione artigianale, che puntano sulla eccellenza della materia prima e sulle tecniche di lavorazione per ottenere prodotti di alta qualità. Senza perdere di vista l'identità di ciascuna azienda, l'idea che è alla base de La Selezione, nome del neonato brand, è quella di individuare i migliori formati della propria produzione e metterli accanto a quelli selezionati dagli altri, per dare vita ad una selezione, appunto, di prodotti, di altissima qualità. Chiaramente, anche cercando di ottenere quei vantaggi a livello commerciale che la singola azienda da sola non riuscirebbe ad avere.
Non poteva esserci modo migliore per conoscere questa linea che quella di provarli anche questi formati di pasta. E così 5 bravissimi chef di Gragnano, ci hanno fatto assaggiare alcune loro interessantissime proposte.
Tris iniziale con linguine Faella al pesto genovese (chef Vincenzo Piacente- Parco dei Principi di Sorrento), mezze maniche rigate al ragoût e paccheri come se fosse pasta e patate.
Pacchero Il Vecchio Pastaio alla parmigiana, ripieno di provola e zucchine con pois di peperoni (chef Luigi Sorrentino - Torre Ferano di Vico Equense)
Mafalde Pastificio Gentile con alici fresche, capperi, olive e datterini gialli (chef Ciro Coticelli- Antico Borgo di Gragnano)
Candele tagliate Pastificio Carmiano, polipetto alla luciana, minestrina di zucchine e fiori (chef Vincenzo Vaccaro- Cucina 82 di Gragnano)
Mezzi rigatoni Gerardo di Nola con zuppa di totano e fagioli cannellini (chef Giulio Coppola- La Galleria di Gragnano)
Penne rigate Gerardo di Nola con genovese di coniglio, paglia di verdurine e salsa al parmigiano (chef Vincenzo Piacente- Parco dei Principi di Sorrento)
Essendo Castello anche terra di ciliegie pregiate, non potevano mancare un assaggio delle stesse ed il dolce finale per brindare a questa nuova iniziativa, oltre alle foto di rito di questo pezzo di storia della pasta di Gragnano.
Fabio e Anna Luisa
Bellissima esperienza e bellissime foto!
RispondiEliminabuona domenica
Alice