Se qualcuno vi chiedesse a bruciapelo qual è la vostra ricetta del cuore, cosa rispondereste?
Sareste assaliti da mille ricordi e da mille ricette. A volte senza neanche sapere bene quale connessione precisa ci sia tra la ricetta e quel determinato ricordo. Ecco cosa è successo a me quando Fabio mi ha detto che per il contest indetto da Tery del blog Peperoni e Patate e dai Formaggi svizzeri, serviva una ricetta del cuore.
La scelta non è stata facile. Come vi ho detto, mi sono venute in mente tantissime ricette, tutte legate ad un periodo o ad un avvenimento della mia vita, ma mi ci è voluto un po' a decidere o, per meglio dire, a capire quale fosse forse l'avvenimento e la ricetta a cui era legata maggiormente.
La prima ricetta che automaticamente mi è venuta in mente è stata quella della pizza rustica che faceva mia zia, poi me ne sono venute altre in mente, ma la prima ritornava sempre, come se volesse essere scelta...ma perché continuava a venirmi alla mente? A quale avvenimento la mia memoria, o diciamo il mio subcosciente l'associava, visto che la parte cosciente non se lo spiegava?
Ad un tratto tutto è stato chiaro ed ho avuto un'esplosione di ricordi: quando da piccola mia zia la preparava, piaceva a tutti, ed io facevo sempre il bis. Fu preparata da un pasticciere per la mia festa dei 18 anni, non buona come quella di mia zia, ma quella pizza ci diede l'idea per una variazione alla ricetta di casa nostra, l'aggiunta di una buona dose di pepe che non dà fastidio, anzi, ne valorizza i sapori.Che io ricordi, la ricetta è stata sempre quella tranne questa piccola aggiunta e a mia zia veniva sempre uguale, sempre buonissima, sempre perfetta. Il guscio esterno era di "frolla" (poi ho scoperto che in realtà era una pasta sucrée), ed il ripieno di ricotta, salumi e formaggio.
Ma a quale ricordo l'associavo allora? Forse al mio diciottesimo compleanno?
No, ad un evento che per me è stato molto più importante: la prima volta che Fabio venne a pranzo a casa mia. Si, le presentazioni ufficiali con pranzo della domenica. Eravamo tutti abbastanza tesi, "l'ospite d'onore" in primis. Il pranzo iniziò con degli antipasti semplici, ma originali. A casa nostra non c'era nessuno a cui non piacesse cucinare e tutti si sbizzarrivano ai fornelli. Mia zia aveva preparato la sua famosa pizza rustica e Fabio, nonostante l'imbarazzo, fece il bis. Conoscendo il ragazzo timido con cui mi ero fidanzata la cosa mi colpì particolarmente. Sapevo che ciò significava che quel piatto gli era piaciuto veramente tanto.Ora sapete come mai per me questo è un piatto del cuore e se volete sapere come andò a finire quell'imbarazzantissimo pranzo, vi dico solo che mio padre offrì a fine pasto a Fabio un bicchierino di liquore al finocchio che il poverino, intimorito dal suocero, non ebbe il coraggio di rifiutare. Purtroppo all'epoca non beveva per nulla, per cui al primo sorso iniziò a tossire e tutti, lui compreso, scopiammo a ridere. Così fu sciolto il ghiaccio.
Per questa ricetta ho scelto di utilizzare il Gruyère DOP, che ha un sapore ed un profumo molto più deciso dell'Emmentaler, conferito dalle
muffe durante la stagionatura. Lo si riconosce subito, d'altra parte è
fondamentale per la realizzazione della fondue. Ce ne sono diverse
tipologie, dolce, semisalato, salato o surchoix. E a differenza
dell'Emmentaler che è più "morbido" (e coi buchi, le occhiature), si
presenta più "compatto".
Il Gruyère deve la sua finezza ed il suo gusto così caratteristico
all’utilizzo di latte crudo di prima qualità proveniente da mucche
nutrite di erba in estate e di fieno in inverno e all'abilità dei
maestri casari e degli stagionatori.
Pizza rustica con Gruyère
Ingredienti
Per la pasta sucrée (ricetta di Michel Roux)
250 g di farina100 g di burro, tagliato a dadini ed ammorbidito
100 g di zucchero a velo, setacciato
un pizzico di sale
2 uova, a temperatura ambiente
Per il ripieno:
750 g di ricotta di pecora100 g di Gruyére tagliato a cubetti
100g di prosciutto cotto tagliato a cubetti
100 g di salame di Mugnano tagliato a pezzetti
50 g di parmigiano grattugiato
2 uova
3 cucchiaini di pepe nero macinato
un pizzico di sale
20 g di burro per la teglia
Preparare la pasta sucrée: versare la farina a fontana sul piano di lavoro (l'ideale sarebbe di marmo). Mettere al centro il burro, lo zucchero a velo ed il sale e mescolarli con la punta delle dita.
Incorporare poco alla volta la farina, lavorando delicatamente l'impasto finché assumerà una consistenza grumosa.
Rifare la fontana ed aggiungere le uova.
Incorporarle al composto di farina, lavorando con la punta delle dita, finché l'impasto comincia a stare insieme.
Quando l'impasto è ben amalgamato, lavorare un po' di polso finché diventa liscio.
Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciare riposare in frigorifero per 1-2 ore prima di usarla.
Preparare il ripieno: in una ciotola mescolare la ricotta con il sale, il pepe ed il parmigiano. Aggiungere le uova, uno alla volta, quindi il prosciutto, il salame ed infine il Gruyére.
Mettere il ripieno in frigo mentre si stende la pasta. Quando l'impasto ha riposato, togliere la pellicola, dividerlo in due parti (una più grande dell'altra perché saranno rispettivamente il fondo ed la copertura della nostra pizza rustica) e stenderlo su un piano leggermente infarinato fino a 2-3 mm di spessore.
Rivestire la teglia da forno precdentemente imburrata con la pasta sucrée, bucherellarla con i rebbi di una forchetta, quindi versarvi all'interno il ripieno e ricoprire con l'altro disco di pasta.
Infornare in forno preriscaldato a 180°C per 45 minuti.
Estrarre dal forno e lasciare raffreddare su una gratella.
Servire tiepida o a temperatura ambiente.
Per questa pizza Fabio mi ha fatto un complimento enorme:" E' veramente identica a quella di tua zia!". Mi sa che replicheremo spesso da oggi...
Con questa ricetta partecipiamo al contest di Peperoni e Patate in collaborazione coi Formaggi svizzeri.
Anna Luisa
Che robina appetitosa, quante cose non conosco della cucina campana....dovrò rimediare in qualche modo. Un bacione a tutti e due.
RispondiEliminaAnnarita, quando ti troverai da questa parti, te ne farò volentieri conoscere alcune ;-)
EliminaBaci
Anna Lù, mi hai fatto sorridere ed emozionare. Il primo incontro con i suoceri, ancora ricordo il mio con emozione e...anche io uscii provata dall'alcool! Come si fa a dire di no ai suoceri?? :-)
RispondiEliminaChe bei ricordi che ci hai regalato. Grazie <3
Tery, è vero, ai suiceri non si riesce a dire di no...qualche volta vi racconterò come è stato il mio con i genitori di Fabio ;-)
EliminaBaci
Anna Luisa
ma che carina questa storia! la coppia più bella del web agli esordi! :)
RispondiEliminama questa torta rustica non è quella napoletana tipica? io l'ho mangiata con la frolla ( frolla proprio, e pure dolce) fatta da un'amica. Era buonissima! ora ho l'opportunità e il (formaggio giusto anche!) per rifarla.
Grazie!!
un abbraccio
Francy, sono contenta che il racconto dei nostri esordi come coppia ti sia piaciuto ^_^
EliminaLa pizza rustica è tipica napoletana ed anche ma zia sosteneva di farla con la frolla, ma leggendo la ricetta, mi sono resa conto che non era una vera frolla la sua, bensì si avvicinava, anche a detta di Fabio, molto più a questa ;-)
Provala e poi mi dirai ;-)
Baci
Anna Luisa
Che bella questa storia!! Mi ha ricordato quando mio marito è venuto la prima volta a casa mia a conoscere i miei genitori... sono quegli eventi che, nonostante passino anni e anni, si ricordano sempre con grande piacere! In bocca al lupo per il contest! Maria
RispondiEliminaMaria, sono veramente eventi che non si dimenticano più...e pensare che sono passati venti anni ormai ;-)
EliminaBaci
Anna Luisa
Intravista su fb...amore a prima vista...ma leggere il post è...da brividi! bello ragazzi, bello.
RispondiEliminasimo
Grazie Simo, sei sempre troppo gentile <3
EliminaMuoio dalla voglia di assaggiarla >____< mi sono rimessa a dieta oggi, cavolo! Me lo fate appostaaaaa XD
RispondiEliminaSiamo due diavoletti tentatori..:-D :-D :-D
EliminaOddio, il ripieno di questa pizza rustica, così ricco e pieno, è un attentato! O un addentato.. nel senso che addenterei subito questa meraviglia!! Bellissima ricetta del cuore :)
RispondiEliminaGiulia, l'"adentato" me lo sarei aspettato più da Fabio :-D :-D :-D
EliminaBaci
Anna Luisa
Cavoli è speciale ancora di più allora!!! Che bello avervi rivisto più timidi, giovani fidanzatini alla prima presentazione ufficiale... Tenerissima immagine! Un bacio grandissimo
RispondiEliminaQualcuno non ci crede, ma ervam timidissimi...ed un po' lo siamo ancora ;-)
EliminaBaci
Anna Luisa
e io come te sarei in estremo imbarazzo nello scegliere una ricetta...
RispondiEliminaqui da noi si gusta la versione mignon di questa torta rustica, buonissimiiiiii
un abbraccio
Betty, la versione mignon mi manca, ma mi sa che la sperimenterò presto...grazie per la dritta ;-)
EliminaBaci
Anna Luisa
Deve essere davvero speciale...un gusto unico...da provare :)
RispondiEliminaUn caro saluto
Ila
Ilaria, questa pizza rustica gioca molto sul contrasto dolce/salato...e ci piace da morire! :-P
EliminaBaci
Anna Luisa