A volte i ricordi d'infanzia, così come i sapori della tradizione sono di consolazione nei momenti difficili, così mi è tornato alla mente il babà rustico che preparava mia zia.
Babà rustico
Nello scorso post avevo detto che non avrei scritto introduzioni alle ricette in questo periodo, perché non ritengo sia il momento di raccontare anche cose che sembrano poco importanti o forse solo perché non sono dell'umore giusto.
Però questo post l'ho voluto scrivere perché ritengo doveroso fare dei ringraziamenti.In questo periodo in cui il mondo pare fermo a guardare cosa succede, ad aspettare che si trovino armi per combattere il Coronavirus, siamo tutti chiamati a fare la nostra parte, anche se per nessuno è facile.
Per chi resta a casa dopo aver tirato giù una serranda, per chi va a lavoro sperando di non incontrare il "mostro", per i ragazzi che si sono visti privati all'improvviso della loro spensieratezza.
In questi momenti tutti abbiamo bisogno di tutti ed è proprio in questo momento che si capiscono davvero le persone e forse è anche il momento di dire quel "grazie" che tanto spesso viene taciuto.
Ma ringrazio nostro Signore soprattutto perché mi ha messo accanto un uomo che sa leggere nei miei occhi la paura, ma allo stesso tempo è in grado di allontanarla da me.
Sa trovare le parole giuste per incoraggiarmi, ma sa anche quando semplicemente ascoltarmi perché ho bisogno di sfogarmi.
Sa abbracciarmi e tra le sue braccia penso che niente e nessuno possa farmi del male.
Un tempo lo chiamavano "Valeriano" per la sua capacità di calmarmi. Quella capacità non l'ha mai persa.
Mi basta un suo sguardo, un suo abbraccio, per caricarmi di tutte le energie che mi servono per affrontare la giornata.
E se ve la siete persa, potete sostenere con una donazione libera la campagna che abbiamo lanciato assieme ai blogger di Travel Blogger per l'Italia a favore di Emergency.
Babà rustico
Ingredienti:
250 g di farina manitoba1 cucchiaio di zucchero
1 pizzico di sale
4-5 uova intere a temperatura ambiente
10 g di lievito di birra
60 g di burro
50 g di salame tagliato a fette spesse e poi a dadini
50 g di prosciutto cotto tagliato a fette spesse e poi a dadini
50 g di formaggio dolce tagliato a dadini
20 g di parmigiano reggiano grattugiato
Procedimento
Mettere 3 uova nella ciotola dell'impastatrice, aggiungere lo zucchero ed il lievito ed iniziare ad impastare a velocità media. Aggiungere la farina tutta in una volta ed iniziare ad impastare facendo incordare l'impasto.Sbattere le restanti uova in una ciotola ed aggiungerle man mano all'impasto nella planetaria (potrebbero non servire entrambe le uova, aggiungerne solo finchè l'impasto ne assorbe).
Continuare ad impastare per 30 minuti.Unire il burro a pomata poco per volta con la macchina a velocità media (questa operazione durerà circa 15 minuti).
Aggiungere infine il sale, i formaggi ed i salumi e mescolare il tempo necessario affinchè si siano disptribuiti in modo uniforme nell'impasto.
Trasferire l'impasto sul piano di lavoro unto. Ungersi le mani e pirlare.
Fare un foro al centro dell'impasto e metterlo nello stampo a ciambella da babà, che avremo precedentemente imburrato.
Porre l'impasto a lievitare a 30°C fino a che sia triplicato di volume.
Riscaldare il forno a 175°C, infornare il babà e cuocere per circa 35 minuti.
Crema pasticcera salata (di L. Montersino)
500 g di latte intero fresco
125 g di panna
22 g di amido di mais
22 g di amido di riso
125 g di Parmigiano Reggiano
3,5 g di sale
noce moscata
150 g di tuorli (4 tuorli)
50 g di burro
Portare a bollore il latte; nel frattempo miscelate gli amidi con il
Parmigiano grattugiato, il sale e la noce moscata ed uniteli alla panna
fredda; non appena il latte bolle, versatevi il composto di amidi e
mescolate con una frusta sul fuoco per qualche minuto.
Una volta densa,
versate sulla crema i tuorli e rimestate energicamente con la frusta
ancora qualche minuto.
Togliete dal fuoco ed unite il burro.
Abbattete
immediatamente la temperatura in positivo, quindi lisciate in
planetaria.
Servire il babà rustico accompagnandolo con la crema pasticcera salata che verseremo nel centro del babà.
Un ringraziamento anche a voi che ci leggete, perché vi sento vicini anche se ci separano centinaia di chilometri, perché vi sento amici pur non avendo mai visto dal vivo i vostri volti o sentito le vostre voci. Perché se state leggendo questo post siete con me, state vedendo la mia vita con i mie occhi e sono certa che mi state abbracciando, anche se solo virtualmente.
Non so quando questo periodo finirà, ma auguro a tutti voi di essere circondati come me dall'amore che dà forza.
Anna Luisa
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