Tempo fa una mia amica mi regalò del lievito madre, per la precisione il lievito delle sorelle Simili, quindi una garanzia di riuscita di ogni tipo di pane e soprattutto una garanzia di longevità.
Purtroppo la storia con il mio primo "bimbo" non è andata come speravo ed il lieto fine non c'è stato. Forse per le gufate di Fabio che sosteneva che eravamo noi a lievitare, o più probabilmente perché la poca esperienza mi ha portato sbagliare da qualche parte , comunque il lievito non ebbe una vita lunga.
Dopo quell'esperienza, mi ero ripromessa di non provarci più ed ero riuscita a far fede alla mia promessa, finché Antonietta non lanciò, come sfida per l'MTchallenge, il babà con lievito madre.
Fortunatamente, grazie alle conoscenze di mio padre, il panettiere me ne cedette un pezzetto del suo che io subito battezzai Antonietto, per non dimenticare chi era stata l'artefice della mia sfort...ehm...fortuna. Antonietto andava un amore e produceva benissimo, ma con il sopraggiungere delle ferie estive l'ho dovuto essiccare e questa operazione probabilmente è stata vista da lui come segno di alto tradimento. Sicuramente ci è rimasto molto male, perché dopo l'estate non si è più ripreso.
Quando stavo per dare il secondo addio al mio lievito madre, è arrivata Giulia che da brava pusher, ha consegnato nelle mani di Fabio un vasetto del suo lievito. Come potevo battezzarlo se non Romeo?
Romeo è un vecchietto di cent'anni e più, ma nonostante la veneranda età è arzillo ed in piena forma.
Mi ha dato fn dall'inizio enormi soddisfazioni, ma il mio cuore era rimasto legato a Antonietto, così ho provato a fare avvenire un miracolo, ho aggiunto ad Antonietto un po' di Romeo ed ho ottenuto Rometto. Per farvi capire la sua forza, una notte che lo avevo legato come un salame in un telo, è cresciuto tanto da rompere il telo ed anche lo spago da arrosti che avevo usato!
E così se prima lievitavamo con un solo "bimbo", ora ne abbiamo ben due perché non ho avuto il coraggio di elminarne uno...#trapocononpasseremopiùperlaportadicasa.
L'avventura con uno/due lieviti madre ha però degli effetti negativi, oltre che sulla linea, anche sul fatto che ad ogni rinfresco si debba gettare via una parte di lievito. Ho così deciso di provare una ricetta del libro "Pasta madre" di Rita Monastero, dove l'autrice spiega come utilizzare il lievito avanzato dai rinfreschi, soprattutto da quelli che si fanno a distanza di tre ore gli uni dagli altri per dare forza al "bimbo". Ne è venuto fuori un ottimo pane che ho servito come aperitivo dopo averlo tagliato a quadrotti e condito con un filo di olio extravergine d'oliva pugliese.
Pane ai pomodori scchi ed origano con esubero
Ingredienti:
250 g di semola rimacinata di grano duro150 g di farina maniitoba
100 g di farina 00
250 g di esubero di pasta madre ancora attivo
350-380 g di acqua
12 g di sale
10 pomodori secchi ammollati e tagliati a pezzetti
1 cucchiaino di origano
Versare le farine nella ciotola dell'impastatrice, unire la pasta madre e avviare la lavorazione del gancio, versando l'acqua tiepida poco per volta.
Salare e continuare ad impastare, sempre dosando l'acqua, sino ad ottenere un impasto consistente, non appiccicoso; porlo in una ciotola sigillata con pellicola per alimenti e lasciarlo maturare per 12 ore in frigorifero.
Riportarlo a temperatura ambiente (occorrerà circa un'ora), stenderlo, distribuirvi sopra l'origano ed i pomodori secchi e dargli le pieghe per formare un filone grande o due piccoli; lasciare a raddoppiare il volume direttamente nella teglia infarinata per circa un paio d'ore, poi infornare a 200°C per 30 minuti circa, se sono due filoni, o 50 minuti se è un solo filone grande.
Una volta che si sarà raffreddato, tagliarlo a fette e tagliare queste ultime a cubotti.
Servire i cubotti di pane conditi con un filo d'olio extravergine d'oliva.
Ed ora che ho due lieviti madre cosa mi resta se non prepararmi del Li.co.li?
Anna Luisa
Buonooo >___< il pane mi piace da morire e lo amo ancora di più quando contiene pomodori, olive o qualsiasi altra cosa! Però c'è un problema, se il lievito madre è un mistero per te (Annalù) che cucini da un sacco di tempo figurati se non lo è per me che riesco a bruciare il condimento per la pasta confezionata -.- già mi stranisco a leggere del lievito che si conserva, essicca o cresce e che si cede solo tra amici fidati!
RispondiEliminaMi fai morire! Ahahaha!!! Hai ragione, è un essere che ti cresce in frigo invadendotelo, ma anche se assurdo, ci si "affeziona" e viene voglia di giocarci sempre di più ;-)
EliminaBaci
Anna Luisa
Buonissimo!! Anche io ho quel libro!! Si, licoli a gogò!!
RispondiEliminaBuona serata!
Silvia, il Li.co.li. sarà la mia prossima sfida ;-)
EliminaBaci
Anna Luisa
Gli esuberi di lievito madre sono sempre un dilemma per me. Non so mai come usarli, a parte tarallini, grissini e crackers. Dopo un po' però mi stufano. Questo pane invece mi piace tanto :)
RispondiEliminaGrazie Paola, so o contenta che ti sia piaciuto ^_^ A me piange il cuore quando devo gettare via l'esubero, soprattutto quando devo dare molta forza al mio lievito e rinfresco più volte di seguito. Per fortuna questa ricetta salva capra e cavoli ;-)
EliminaBaci
Anna Luisa