Dopo tre intense giornate (di cui vi parliamo qui, qui e qui), siamo giunti all'ultima giornata di questo bellissimo blog tour alla scoperta di una Sardegna sconosciuta, ma ricchissima, di ricette, di tradizioni culinarie e di bellezze paesaggistiche.
Blogtour in Sardegna: quarto giorno
Visita all'azienda agrituristica Il Giglio a Massama
Iniziamo subito con l'impasto dei malloreddus, i tradizionali gnocchetti sardi che formiamo sia su un riga gnocchi che sul tipico "piatto/cesta" che si chiama su ciuliri.
Antonella poi ci mostra come si prepara la fregola a mano. E' davvero emozionante vedere come via via le palline si ingrossano e le si portino alla dimensione desiderata. Sembra facile, ma non lo è! Ci vuole una certa manualità e poi con l'esperienza si migliora.
E' la volta delle lorighittas, una pasta davvero affascinante, dalla forma molto particolare. Ovviamente cerchiamo di rifarla anche noi, con risultati anche apprezzabili, bisogna capire bene come maneggiare l'impasto.
Il tempo a disposizione è poco, ma la madre di Antonella ci vuole far vedere come si prepara il pane per gli sposi, c'è un lavoro di decorazione che è una vera arte.
Passiamo poi alla visita dell'azienda. Iniziamo a vedere il campo di carciofi, quindi gli animali, i cavalli, le mucche e gli asini.
Prima di metterci a tavola, facciamo una bella foto di gruppo.
Anche oggi proveremo alcune specialità sarde, una zuppa di ceci, i malloreddus e l'agnello.
Il nostro tour è finito, o quasi. Ci rimettiamo sul bus per raggiungere Alghero da dove partiremo.
All'interno dell'aeroporto ci attendono le Tenute Delogu che hanno un loro punto vendita lì (ottimo per chi deve partire!), riceviamo un omaggio e compriamo un po' di prodotti da portare a casa, prima di un ultimo brindisi finale.
E' stata un'esperienza davvero fantastica, ricca e coinvolgente, con giornate sempre piene, di quelle "stancanti" ma che poi sono quelle più appaganti, con tanto tempo in cucina a preparare ricette, a tavola a confrontarsi e a chiacchierare e ridere, in posti bellissimi.
Veramente abbiamo visitato una Sardegna ai più sconosciuta che vi invito a visitare e a scoprire.
In ultimo i ringraziamenti alle Camere di Commercio di Sassari ed Oristano che hanno reso possibile questo blog tour, all'ANCO, Associazione nazionale città dell'olio e all'AIFB che assieme a loro ha organizzato il tutto. Ovviamente grazie di cuore a tutte le strutture che ci hanno ospitato, a tutte le persone che si sono prese cura di noi in questi giorni, insegnandoci davvero tanto. Siamo felici di avervi conosciuti e speriamo di venirvi a trovare presto!
Trovate tutto il racconto del blog tour in Sardegna nella pagina dei blog tour.
Fabio
con queste foto mi hai fatto sognare, immagino che emozioni e sensazioni bellissime :)
RispondiEliminaun bacione,Patrizia :)
www.angolocottura.com
Quanta bellezza è rinchiusa in questo post perfettamente descritto!!!
RispondiEliminaL'ultimo giorno, che malinconia, tutto passa ma quei momenti resteranno sempre con noi!!!
ps belle foto.. non smetterò mai di scriverlo!!!
Ornella
Le tue immagini Fabio, sono sempre a metà tra il sogno e la favola. Non avendo il dono dell'ubiquità, ti sono grata per aver testimoniato così generosamente le bellissime giornate del tour Nord Sardegna. Questa in particolare te la invidio appassionatamente, per l'incredibile esperienza "manuale", e per aver potuto osservare come nasce un miracolo di poesia che è il pane delle feste. Ti abbraccio, Pat
RispondiEliminaE' stata un'esperienza bellissima, abbiamo conosciuto delle persone in gamba con tanta voglia di trasmetterci qualcosa e questo ci ha arricchiti tantissimo, facendoci scoprire angoli di Sardegna infinitamente belli.
RispondiEliminaFabio
Neanche piu' i complimenti mi bastano per descrivervi la mia ammirazione ,non trovo parole ,una sola puo' bastare:unicita',quella che vi distingue.Luisa
RispondiEliminaFabio io non posso commentarti queste immagini!!!!!! sono gelosa! :D che meraviglia!!!
RispondiEliminaE' stata una bella esperienza, viverla è stato molto appagante. Abbiamo una ricchezza di ricette regionali da far spavento e sarebbe bello approfondire queste che poi sono le nostre radici.
RispondiEliminaFabio