Il latte brûlé è un dolce semplicissimo fatto con latte, uova e zucchero, perfetto per chiudere il pranzo domenicale.
Latte brûlé
Il latte brûlé è un dolce tipico dell'Emilia Romagna, servito spesso durante le feste invernali o a concludere il pasto della domenica.
Non si conoscono bene le origini di questo dolce, probabilmente contadine data la semplicità degli ingredienti, ma nella prima metà dell'800 Pellegrino Artusi nomina nel suo libro "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" un dolce molto simile che chiama "latte portoghese".
Pur non conoscendo le origini del latte brûlé, questo dolce è talmente diffuso in Emilia Romagna da essere inserito nella liste del P.A.T. (Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani).
Molto simile alla panna cotta per aspetto, in realtà è totalmente diverso in quanto non contiene panna nè addensanti. Gli unici ingredienti del latte brûlé infatti sono latte, uova e zucchero (oltre alla vaniglia, che è facoltativa). Per questa ragione il latte brûlé, oltre ad essere perfetto per i celiaci perché non contiene farina, va benissimo anche se avete ospiti vegetariani che non gradirebbero la colla di pesce.
Per quanto riguarda la ricetta del latte brûlé, ne esistono molte versioni, probabilmente una per ogni casa, dato che ogni famiglia ha la sua.
Quella che vi riporterò è quella della famiglia di mia madre, emiliana di Cento, dove ho trascorso tante estati della mia infanzia. Nonostante il latte brûlé sia un dolce più invernale, essendo all'epoca il mio preferito insieme al salame di cioccolata, mia nonna me lo preparava spesso.
Negli anni ho perfezionato la preparazione e la cottura, riuscendo ad evitare quegli antiestetici buchetti che a volte si creano sulla superficie.
Ricetta del Latte brûlé
Ingredienti:
(per uno stampo da 1/2 litro)
1 l di latte
200 g di zucchero da sciogliere nel latte
200 g di zucchero da caramellare
Semi di 1/2 bacca di vaniglia
1 pizzico di sale
4 uova
Procedimento:
Mettere il latte sul fuoco con 150 g di zucchero ed il sale e lasciare bollire finché non si sarà ridotto alla metà (occorreranno circa 2 ore, 2 ore e 1/2).
Mentre
il latte bolle mettere lo zucchero da caramellare in un tegamino sul fuoco e,
senza mescolare, aspettare che inizia a liquefare. A questo punto mescolare con un cucchiaio o una frusta d'acciaio e cuocere finché il caramello sia diventato uniformemente dorato.
Versare il restante caramello nello stampo che dovrà essere uno stampo da ciambella liscio, e fare in modo da ricoprirne tutte le pareti (tenderà a solidificare, ma non preoccupatevene)
Quando vedrete che il latte è quasi pronto, sbattere le uova con i restanti 50 g di zucchero ed aggiungere i semi della vaniglia.
Versare il latte a filo sulle uova mescolando come se si stesse preparando una crema pasticciera.
Una volta che tutto il latte si sarà amalgamato con le uova, lasciare riposare 2 minuti in modo che i semi di vaniglia si depositino sul fondo ed eliminare la schiuma che si sarà formata. Mescolare con un cucchiaio per fare nuovamente distribuire la vaniglia e versare
il composto nello stampo.
Cuocere a bagnomaria a 150°C per circa 40-50 minuti (alla prova stecchino, lo stuzzicadenti ne uscirà pulito).
Togliere lo stampo dal bagnomaria e fare raffreddare completamente il latte brûlé a temperatura ambiente o in abbattitore, quindi riporlo in frigorifero per almeno 8 ore prima di sformarlo.
Nello sformarlo fare attenzione perché il caramello sarà diventato liquido e rischierà di trasbordare.
Un dolce semplice, ma una vera coccola soprattutto nelle fredde giornate invernali.
Anna Luisa
Buono, buono!!! Io adoro tutti i dolci al cucchiaio e i budini in particolare. In pratica il latte brûlé è un parente stretto del crème caramel, a dimostrazione di quanto la cultura culinaria europea abbia radici comuni e che l'ingegno dei nostri avi consisteva proprio nel ricavare coccole golose dai semplici ingredienti che si trovavano in casa.
RispondiEliminaHo scoperto di recente che un modo ulteriore di scongiurare i buchini è quello di non fare appoggiare direttamente lo stampo alla teglia con il bagnomaria. Si posiziona sotto una gratella oppure un cerchio ricavato da un foglio di alluminio accartocciato a salsicciotto. Ci ho provato e sono rimasta estasiata: non c'era traccia di buchini nel mio budino!!!
Un abbraccio ragazzi, buon anno!