Non è un caso che qui a Matera, capitale europea della cultura nel 2019, si tiene la prima tappa di Girolio d'Italia in collaborazione con ANCO.
Ci sistemiamo presso l'hotel San Domenico, in ottima posizione, a pochi passi dal centro. Radunati gli altri soci AIFB con cui condivideremo questo blog tour, siamo pronti a partire guidati da Francesco Linzalone, Professore di scienze, fiduciario di Slow food e profondo conoscitore di Matera e della sua storia. Insomma, la guida ideale che ci ha intrattenuti con aneddoti, curiosità, cenni storici, simpatia e tanta pazienza.
Iniziamo la visita da Piazza Vittorio Veneto con le luminarie per la festa della Bruna che poi si snodano nel centro. Da qui proseguiamo verso il Duomo, ma è inevitabile fermarsi nelle botteghe artigiane e soprattutto nei primi punti panoramici sui "sassi", le tipiche abitazioni di Matera scavate nella roccia. Anche dalla sommità dove si trova la Cattedrale è possibile ammirare un bel panorama.

Un primo assaggio culinario di Matera lo abbiamo presso un ristorante molto grazioso, scavato nella roccia, la Gatta buia.
Nel pomeriggio ci rechiamo a Casa Cava dove si terrà l'incontro con i Sindaci delle città dell'olio, con la presenza della banda che intonerà l'inno nazionale prima di dare il via ai lavori del congresso per gli addetti del settore.
Noi intanto proseguiamo il nostro giro con Francesco ed andiamo alla scoperta di Matera. Francesco ci fa incontrare con un produttore di olio, Gregorio Padula, che ci porta a visitare uno dei frantoi ipogei. Qui ci viene spiegato tutto il procedimento di produzione dell'olio, come avveniva una volta.
Successivamente andiamo a conoscere Massimo Casiello, tornitore, che nella sua bottega realizza tra le altre cose i timbri che si usavano per marchiare il pane che veniva cotto nei forni comuni, per differenziarli e riconoscerli.
Arriviamo davanti Palazzo Lanfranchi, guardandolo, sulla sua sinistra, c'è forse il più bel punto panoramico.
Passiamo poi per la chiesa di Santa Maria de Armenis all'interno della quale è custodita una vecchia farmacia.

La notte è scesa su Matera, rendendola ancora più suggestiva, se possibile.
Dopo una cena a buffet, siamo pronti per andare a visitare un panificio dove si produce il tipico pane di Matera. Si tratta del panificio Perrone, il forno di Gennaro. Qui i maestri panificatori ci fanno vedere come si dà la forma tipica al pane di Matera, ci mostrano diverse pezzature ed assistiamo alla lavorazione di altri prodotti.
Anche se siamo stanchi, non posso rinunciare ad alcune foto notturne di Matera.
Presto il seguito del racconto.
Fabio
Sempre piu' interessanti i vostri viaggi,belle foto ,precisi come sempre.Luisa
RispondiEliminanon ci sono mai stata ma è un incanto, devo rimediare!!
RispondiEliminahttp://www.audreyinwonderland.it/
Che bei posti e quei marchi per il pane mi hanno fatto rimanere a bocca aperta, non sapevo della loro esistenza. Il pane poi è favoloso!
RispondiEliminaBaci a voi.
Mamma mia che posto incredibile!! E' davvero fuori dal tempo, di una bellezza struggente! Non ci sono mai stata, al Sud mi mancano tanti posti meravigliosi da visitare, chissà che il prossimo viaggio non sia proprio laggiù!!
RispondiEliminaGrazieeeeee!!!
Matera è nei miei sogni da una vita! Qualche settimana fa ero a 7 km da lei e me la sono lasciata sfuggire (ma quando il lavoro chiama bisogna rispondere purtroppo!). Da golosa quale sono, sono molto curiosa di sapere come fosse il gelato all'olio :D
RispondiEliminaAspetto il seguito! :)
E' una città stupenda! Da vedere almeno una volta nella vita. Io ci ho lasciato il cuore pur essendoci già stato in passato.
RispondiEliminaIl gelato all'olio era molto particolare, con la cialda di pane si sposava bene. Non era "dolce".
Fabio
hai fatto delle foto meravigliose, ho sempre avuto la voglia di andare a Matera ma adesso è cresciuta , bellissimo reportage !
RispondiEliminaBellissimo diario. Grazie. !!!
RispondiElimina