Il Castello di Schönbrunn è un piccolo mondo tutto da scoprire. E così ce lo siamo lasciati come chicca finale del nostro viaggio a Vienna.
Vienna: diario di viaggio, quarto giorno, il castello di Schönbrunn
Castello di Schönbrunn
E' l'ultimo giorno di un viaggio che è stato intenso, per le tante cose che c'è da vedere e fare a Vienna e per le emozioni man mano provate. Di sicuro ci aspettavamo una bella città, ma non così bella ed appagante. E questo non considerando che ovviamente non siamo riusciti a vedere tutti i musei che ci sono, non siamo riusciti a provare tutte le caffetterie/pasticcerie che avremmo voluto, come non siamo riusciti a fare una nostra classica personale delle migliori cotolette alla viennese o dei ristoranti provati. Ma per questo avremo tempo in una futura visita che di sicuro ci sarà, ma nel periodo dei mercatini di Natale, che deve essere magico.
E' domenica e mi piace sempre assaporare il risveglio cittadino in questa giornata dove i ritmi sono più lenti e tutto quasi fa fatica a prendere il giusto ritmo, spinti dalla voglia di relax e di godersi la giornata festiva.
Il palazzo
La fermata Schönbrunn si trova sulla linea verde, la U4. Dopo aver fatto colazione, preparata la valigia da lasciare in hotel, andiamo alla nostra fermata, Wien Mitte per raggiungere il castello. C'è poca gente in giro, molti sono turisti che si dirigono verso la nostra stessa meta.
Usciti dalla metro, l'entrata non è proprio vicinissima (neanche lontana,
eh!), basta andare a destra e camminare un po' fino all'ingresso
principale. Qui, sulla sinistra, appena entrati, c'è la biglietteria. Non sapendo se ce
l'avremmo fatta a visitarlo (e soprattutto quanto tempo occorresse per
raggiungerlo), non avevamo prenotato i biglietti on line (cosa
consigliata soprattutto in piena estate, per presentarsi direttamente
all'ingresso ed entrare).
Ci sono diverse combinazioni di biglietti, noi
scegliamo quella che ci permette di visitare il palazzo, il
Kronprinzengarten, l'Orangeriegarten e la Gloriette e l'Irrgarten col
labirinto, ovvero il biglietto Classic Pass.
Non c'è tantissima gente
in coda, praticamente quella scesa dalla metro, perché è ancora presto.
Ci sono anche le macchinette automatiche per farsi i biglietti, ma non
ci sono tutti i tour e non mi accetta il pagamento con la carta di
credito. Per fortuna Anna Luisa si era messa in fila e facciamo subito i
biglietti. C'è comunque una ventina di minuti da aspettare e allora ne
approfitto per qualche foto al palazzo dall'esterno.
Con qualche
minuto di anticipo ci fanno entrare. All'interno è possibile visitare
solo 40 stanze delle 1441 totali, che sono una più bella dell'altra.
Kronprinzergarten
Dopo la visita al palazzo, iniziamo a visitare il Kronprinzergarten per poi sbucare nei giardini grandi.Arriviamo alla fontana del Nettuno, dove è possibile anche andare alle spalle della stessa. Ovviamente non mi lascio scappare qualche foto da un punto di vista diverso (ed anche un po' bagnata).
La Gloriette
Ci aspetta la salita alla Gloriette. La ascesa, discretamente impegnativa, viene ripagata dalla sontuosità della struttura e dal panorama che si gode sul parco, sul palazzo e sulla città in lontananza. Da qui ci si rende conto di essere quasi all'interno di una piccola foresta. All'interno della Gloriette c'è anche un bar dove viene suonata della musica classica che rende la visita ancora più suggestiva riportando ad altri tempi e ad altre atmosfere.Irrgarten col labirinto e Orangerie
Prima di terminare la visita, passiamo per il labirinto dell'Irrgarten. Arrivare al centro e soprattutto poi uscire, non è proprio semplicissimo. Abbiamo però un aereo da prendere e dopo qualche tentativo, finalmente becchiamo la strada giusta per uscire.
Prima di andare via, passiamo per il giardino dell'Orangerie, anche se è piuttosto deludente.
Torniamo quindi alla metro per andare a recuperare la valigia in hotel. In pochi minuti siamo di nuovo alla fermata Wien Mitte e da qui prendiamo il CAT (avevamo fatto il biglietto a/r) per tornare in aeroporto.
Anche se non ci accettano subito i bagagli, visto che siamo un po' in anticipo, ne approfittiamo per mangiare qualcosa prima del volo.
Volo Vueling puntualissimo, e anche se il meteo non è proprio il massimo, facciamo un bel volo ed arriviamo a Roma dove recuperiamo la macchina per tornare a casa. C'è un po' di traffico vista la fine del ponte (del 2 Giugno), ma una volta a Roma sud filiamo lisci, mentre verso nord ci sono code davvero lunghissime.
Fabio
Trovate tutto il diario di viaggio a Vienna nella pagina dei DIARI DI VIAGGIO ed in quella dedicata all'Austria.
Stupende foto come sempre. Magica Vienna che anche a me piacerebbe tanto rivedere perché è proprio magnifica e ricca di cose i perdibilo. Mo era piaciuto tanto il museo delle carrozze oltre naturalmente a tutto il testo!un bacione a tutte e due. Buona estate e buona sistemazione dei post e delle foto sulla Norvegia!!!!
RispondiEliminaGrazie!Vero, una città in cui si può tornare sempre, che non stanca ed è sempre piacevole :-) Il museo delle carrozze non l'abbiamo visto, ma deve essere bellissimo!
EliminaFabio
Che bello!! Me lo ricordo benissimo, è uno dei primi palazzi reali che ho visto da bambina e ne sono rimasta affascinatissima!!
RispondiEliminaVienna sarà tra le prossime mete, adesso non resta che decidere quando!!
Buona serata!!
Quei ricordi che ti restano impressi! Un castello è sempre un castello per un bambino :-D
EliminaTi auguro di andarci presto!
Fabio
Questo castello è praticamente l'unica cosa che ricordo del mio viaggio a Vienna. È stato interessante vedere come l'hai fotografato, io quando si tratta di monumenti molto larghi e bassi sono sempre in difficoltà, non riesco mai a trovare la posizione giusta per fare una foto decente.
RispondiEliminaIn effetti non è facile, perché col grandangolare ti devi comunque allontanare un po' per farlo venire tutto. Si gioca un po' con le geometrie alla fine. E' bello che badi anche a queste cose :-)Già sei brava, lo diventerai sempre di più :-)
EliminaFabio