Dopo aver trascorso i primi giorni ad esplorare tutta la zona a
nord e ad est di Ubud, ci siamo trasferiti nel sud dell'isola di Bali.
Bali, diario di viaggio: settimo giorno
Sanur
Seguendo il consiglio
della guida, abbiamo infatti scelto
Sanur per trascorrervi due notti e
poi l'ultima notte invece la trascorreremo a
Jimbaran, sempre a sud, ma sulla
costa ovest, più vicina all'aeroporto dal quale poi partiremo per
Singapore.
La sera precedente ci siamo fatti solo un'idea del posto, quindi ho chiesto alla reception come raggiungere il mare per vedere l'alba.
Mi propongono di prendere una loro bicicletta e mi dicono che avrei
potuto chiederla alla reception e alla sicurezza. Mi sveglio prestissimo,
intorno alle 5, alle 5:30 sono fuori con la speranza di prendere la
bicicletta.
Invece sia il receptionist che la guardia giurata se la
dormono beatamente e non mi va di svegliarli e magari spaventarli anche. Consulto il navigatore, sono solo a 10 minuti o poco più a
piedi dalla spiaggia. Direi decisamente fattibile, la bicicletta non
serve! Esco tra strade buie già frequentate da tante persone a piedi ed
in motorino che si recano a lavoro. Sinceramente non me lo sarei
aspettato! Poi scopro che proprio al nostro hotel in realtà c'è il mercato
che aprirà presto e per questo già c'è fermento.
Arrivo sulla spiaggia e
posiziono il treppiede per fare
un time lapse dell'alba di Sanur. Solo quando
inizia a fare giorno mi rendo conto che in acqua ci sono delle persone
praticamente immobili a pregare e solo dopo che il sole è sorto, fanno un
bagno ed escono fuori a fare ginnastica prima di andare via. E'
il saluto al Sole. Ci sono
anche altre persone che si sono svegliate presto solo per assistere a
questo spettacolo della natura. Come ho detto anche in altri post, qui
all'equatore sia l'alba che il tramonto durano davvero pochissimo ed in
un niente si passa dalla notte al giorno e viceversa.
Mercato di Sanur
Di ritorno ovviamente mi fermo incuriosito al
mercato. Adoro questi posti, mi piace vedere i prodotti, ma anche la gente e la sua quotidianità.
Rientro in hotel, il Mahagiri villas Sanur, per fare colazione. Anche qui c'è la scelta tra diversi tipi di colazione come nell'hotel ad Ubud e viene servita a tavola, non è a buffet.
Imbarco per Nusa Lembongan
Per oggi abbiamo organizzato una giornata diversa. Visto che prima di
partire abbiamo deciso di non andare alle Gili (sulle quali abbiamo
letto pareri sia positivi che negativi, ma che soprattutto ci avrebbero
richiesto almeno 3 giorni di viaggio per farne uno intero a mare),
abbiamo visto che ci sono dei tour in giornata per andare a Nusa
Lembongan e Nusa Penida e consentono di fare snorkeling e di visitare un
po' queste isole che sono a poco più di mezz'ora di barca veloce da
Sanur.
Abbiamo prenotato tramite whatsapp al contatto che avevamo trovato sul sito di
Sugriwa Express.
In
particolare abbiamo prenotato il
Sugriwa express day trip al costo di 1
milione e 110 mila rupie, pari a circa 63 € a testa, prezzo che ci sembra
ragionevole.
Nusa Lembongan
E' compreso anche il pick up dal nostro hotel. La navetta arriva anche
in anticipo di 15 minuti sull'orario concordato e la facciamo attendere
un po'. Nonostante il traffico mattutino (anche qui! D'altra parte oggi
è domenica e molti si spostano e vanno al mare), arriviamo all'imbarco.
Qui paghiamo con la carta di credito e al prezzo, per questo motivo, viene aggiunto un 3% extra.
La partenza del tour sarebbe alle 9:30 ma mentre saliamo sulla barca ed
arriviamo, si fanno quasi le 11. La barca veloce traghetta le persone
che hanno bisogno del transfer ma anche quelle che vanno a fare altri
tour. C'è infatti un altro tour dedicato solo allo snorkeling con 3
immersioni. Noi ne faremo una sola.
Arriviamo con un'altra barca più piccola ad una specie di piattaforma
ancorata in mezzo al mare. Qui siamo quasi obbligati a fare il giro
sulla "banana" gonfiabile trainati da un motoscafo che è compresa nel
tour di oggi. Noi siamo gli ultimi a farlo. Ci siamo solo noi ed un
altro ragazzo. Quando siamo praticamente arrivati (è un po' una
stupidaggine, come immaginavamo), il conducente del motoscafo decide di
prendere, nonostante la velocità ormai ridotta, una curva più stretta e
ci fa ribaltare. Nessun problema, se non fosse che l'altro ragazzo non
sa nuotare.
Abbiamo comunque i giubbotti salvagente, mi assicuro che Anna
Luisa stia bene, poi chiedo al'altro ragazzo che mi fa cenno che è tutto ok, ma
vedo che galleggia senza muoversi. Allora capisco che ha bisogno di
aiuto e gli vado a dare la mano per portarlo al motoscafo, senza che il
conducente dello stesso si preoccupasse più di tanto. Poi alla fine mi
ringrazierà sentitamente "per avergli salvato la vita", che in realtà
non è mai stata in pericolo, diciamolo.
Foresta di mangrovie
Dopo questa esperienza, stesso dalla piattaforma facciamo almeno un'ora di
snorkeling.
Qui sotto infatti c'è la barriera corallina e ci sono tantissime specie
di pesci colorati da osservare. Ci danno le pinne, noi abbiamo le
nostre maschere e tubi che riteniamo più igieniche. Purtroppo abbiamo
dimenticato l'action cam a casa (ma come si fa!?!?!?) e quindi vi
lasciamo tutto all'immaginazione.
Quindi sempre con la barca piccola andiamo a visitare la
foresta di mangrovie. Era parecchio che non ne vedevamo una, comunque sono piante particolari.
Nusa Penida
Ci spostiamo a
Nusa Penida dove pranzeremo sempre a buffet
(piuttosto scarso e non di grande qualità) su una bella
spiaggia bianca.
Il tempo è variabile, ma quando esce il sole ci rendiamo conto della
bellezza di questi posti. Comunque sono un'alternativa alle Gili finché
la situazione dopo il terremoto a Lombok non tornerà alla normalità per
chi si vuole concedere qualche giornata di relax al mare. Bali infatti
non ci è sembrata granché sotto questo punto di vista, anche se nella
zona sud è piena di turisti e di albergoni.
Tour dell'isola di Nusa Lembongan
Torniamo all'imbarco dove saliamo su un furgoncino che ci porterà a
visitare l'isola. Le condizioni della strada e dell'isola all'interno non
sono granché. C'è anche tanta spazzatura abbandonata nei campi circostanti.
Tocchiamo prima un punto panoramico, rovinato dallo scheletro di una
costruzione non so se abusiva.
Devil's tears
Quindi ci spostiamo per andare a vedere due attrattive dell'isola. La prima è
Devil's tears.
Si tratta di una scogliera a picco sul mare sulla quale si infrangono
con potenza notevole le onde enormi dell'oceano. Poi dalla cavità
viene spruzzata fuori dell'acqua che va a formare un arcobaleno.
Inoltre
ci si può spostare lungo la scogliera per andare ad ammirare le onde
che si infrangono in altri punti, facendo sempre attenzione perché ne
arrivano di potenza notevole!
Dream beach
Risaliamo sul forgoncino per raggiunge la
Dream beach. E' una
grande spiaggia che si raggiunge scendendo una scalinata ed anche qui ci
sono le onde lunghe dell'oceano, anche se meno potenti. In alto anche
un'altalena per delle foto ricordo.
Tramonto a Sanur
Siamo di nuovo al porto perché alle 16 abbiamo la barca di ritorno. Sulle barche si sale scalzi e si sale direttamente dal mare. Quindi costume o pantaloncino corto. Le valigie, se ne avete, ve le trasporteranno loro. Qualcuna l'abbiamo anche vista cadere in acqua...
Alziamo tantissima acqua e con un'altra corsa sul mare raggiungiamo di nuovo il porto.
Qui ci attende il driver che ci riaccompagnerà in hotel.
Qui chiediamo se possiamo fare il massaggio balinese "mani e piedi" che ci viene offerto dall'hotel come prova. Per fortuna c'è subito posto e lo facciamo. E' bello energico, si soffre anche un po' ma devo dire che dopo si sta veramente bene! Peccato non avere il tempo di farne uno completo. Domani infatti andremo alla scoperta del sud ovest dell'isola.
E' tardino, vorremmo andare a vedere di nuovo il
tramonto a Sanur. Prenotiamo la navetta, ma purtroppo l'attesa è più lunga dei 15 minuti che ci erano stati garantiti e l'autista va particolarmente piano. Alla fine ci lascia alla
spiaggia di Pantai Sanur, la stessa di ieri giusto in tempo per il tramonto anche se non sarà egualmente bello.
Night market di Sanur
Per cena abbiamo prenotato al ristorante Monk house, un altro ristorante che ci
avevano consigliato l'hotel. Non è sulla spiaggia ma subito
all'interno, sulla strada principale. Come ieri, abbiamo un po' di tempo
prima di cena e decidiamo cosa fare.
Sappiamo infatti che ci
dovrebbe essere un
mercato notturno di food e non solo. Scopriamo che è
praticamente lì dove si svolge il mercato la mattina, quindi a due
passi dall'hotel ma all'esterno. Qui troviamo una serie di bancarelle
che vendono cibo. Un po' ci mangiamo le mani per avere prenotato al
ristorante. Proveremmo un po' di tutto. Da qualcosa comunque ci facciamo
tentare!
Cena
Quindi torniamo con una bella passeggiata a piedi al ristorante
Monk house; dobbiamo dire
che merita davvero! Prendiamo un piatto enorme di pesce, una vera
delizia! Ovviamente lo paghiamo abbastanza, 850 mila rupie, ma ne è valsa la pena!
Prendiamo un taxi per rientrare in hotel.
Fabio
Trovate tutto il diario di viaggio nella
pagina dei diari di viaggio ed in quella dedicata a
Bali.
Qui invece trovate
il diario dell'ottavo giorno.
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