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Islanda, settimo giorno: Eyjafjordur e Godafoss

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Siamo giunti al nostro settimo giorno di on the road in Islanda.


Islanda on the road, diario di viaggio, settimo giorno: Eyjafjordur e Godafoss


Abbiamo scelto Akureyri, dove resteremo un'altra notte, per esplorare la zona che si sviluppa a destra e a sinistra dell'Eyjafjordur, il fiordo a nord della cittadina che offre tanti spunti interessanti lungo le strade 82 ed 83.



Colazione al Caffé Paris-Akureyri



Siglufjordur

Dopo avere fatto colazione nel bel locale Bláa kannan (Café Paris) che offre una vasta scelta ci incamminiamo lungo la strada 82 circondati da montagne ricoperte dai ghiacciai. La percorriamo senza soste fino a Siglufjordur. Principale attrazione della cittadina è il museo dell'aringa, a pagamento. Qui c'era un'attività incredibile, poi, forse proprio a causa dello sfruttamento eccessivo, le aringhe hanno deciso di cambiare lidi. Il museo che si articola in più capannoni è fatto molto bene, è decisamente interessante.

Siglufjordur

Siglufjordur-Museo dell'aringa

Siglufjordur-Museo dell'aringa

Siglufjordur-Museo dell'aringa

Siglufjordur-Museo dell'aringa

Siglufjordur-Museo dell'aringa

Siglufjordur-Museo dell'aringa

Lasciata la cittadina, tornando indietro. La pioggia e la strada sterrata hanno impastrocchiato per benino la macchina. Per fortuna in Islanda in ogni stazione di servizio, gratis, ci sono le pompe dell'acqua con gli spazzoloni per ripulirsela per benino.

Strada fangosa in Islanda



Chiesa di Modruvellir

Ci fermiamo alla bella chiesetta di Modruvellir.

Chiesa di Modruvellir

Chiesa di Modruvellir

Dopo una veloce visita, dopo cinque minuti siamo in macchina e...sorpesa! La macchina è defunta, non dà segni di vita. Fortunatamente proprio di fronte alla chiesetta c'è una casa (se fosse successo in un altro posto non so come avremmo fatto). Una gentile signora ci fa ripartire con i cavetti attaccati al suo potente fuoristrada. Cosa si fa? Si cammina e si fa ricaricare la batteria. Si, ma fin dove? Da Babbo Natale, che domande! Si, perché una decina di chilometri a sud di Akureyri c'è una succursale dell'ufficio lappone di Babbo Natale (in realtà si tratta di un negozio di oggetti natalazi) e noi ci fiondiamo. Qui c'è anche il calendario dell'Avvento più grande al mondo. Si trova nella torretta alle spalle del negozio (o casa di Babbo Natale se preferite).


Negozio di Babbo Natale

Negozio di Babbo Natale

Negozio di Babbo Natale

Negozio di Babbo Natale

Potevamo non prendere qualcosa per addobbare il nostro albero fatto con le decorazioni comprate in giro per il mondo?



Fattoria Laufàs

E' ora di dirigerci verso l'altra costa del fiordo, lungo la strada 83.
Arriviamo alla tradizionale fattoria Laufàs, col tetto in erba, anch'essa trasformata in un museo. D'obbligo la sosta nel caffé in stile country.

Fattoria Laufàs

Fattoria Laufàs-Chiesa

Fattoria Laufàs

Fattoria Laufàs

Fattoria Laufàs

Fattoria Laufàs-Caffé



Cascata Godafoss

E' relativamente presto, il tempo è un po migliorato e decidiamo di allungarci a vedere la cascata Godafoss, la cascata degli Dei, facilmente accessibile dalla Ring road. Il pennacchio di vapore che si nota dalla strada è il segnale che siamo arrivati. La visitiamo sia dal parcheggio "ufficiale", dalla parte destra, che da quello "ufficioso", poco più avanti, partendo dal distributore di benzina.

Cascata Godafoss

Cascata Godafoss

Cascata Godafoss

Cascata Godafoss

Casa gialla vicino alla Cascata Godafoss

Mentre il Sole inizia a scendere, rientriamo ad Akureyri. Ceneremo da Strikid che offre anche una bella vista sulla Cattedrale e sul porto. Sono le 23 ed il Sole accenna ad un tramonto.

Cena da Strikid-Akureyri

Tramonto ad Akureyri

Trovate tutto il diario di viaggio del nostro on the road in Islanda nella pagina dei DIARI DI VIAGGIO ed in quella dedicata all'Islanda.

Qui invece potete leggere il racconto dell'ottavo giorno on the road in Islanda.

Trovate tutto l'itinerario dettagliato anche nel post Itinerario per un viaggio on the road in Islanda.

Fabio

2 commenti

  1. Maaaaaa... mi volete (ci volete, sta leggendo anche Cinzia) far piangere?

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  2. Ricky, non è che è ora che ci torniate? Leggo troppa nostalgia nelle tue (vostre) parole :-D

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