in

Islanda, undicesimo e dodicesimo giorno: tra cascate, lagune glaciali ed iceberg

- - 13 commenti


Dopo aver fatto colazione presso la graziosa sala dell'hotel Aldan a Seyðisfjörður e un giretto in centro, mentre arrivano le macchine di chi lascerà l'Islanda imbarcandosi sulla Norrona, la nave che collega la Danimarca all'Islanda passando per le isole Far Oer, dando la possibilità di portarsi dietro la propria autovettura (col vento ed il mare grosso che c'è non li invidiamo proprio), ci dirigiamo subito verso sud speranzosi di lasciarci alle spalle il cattivo tempo degli ultimi giorni.


Islanda, on the road, diario di viaggio, undicesimo e dodicesimo giorno: tra cascate, lagune glaciali ed iceberg



Undicesimo giorno 



Ripercorriamo la strada panoramica che porta ad Egilsstadir, stavolta la visibiltà è buona, non c'è nebbia.

Litlanefoss



Cascata Hegifoss e Litlanefoss

Decidiamo di visitare la zona del Lagarfjòt, fiume tranquillo e del lago Logurinn. Merita una sosta la cascata Hengifoss (cascata sospesa). E' la terza d'Islanda per altezza e si getta in una gola in cui strati di roccia bruna si alternano ad altri rossastri. La salita è lunga e faticosa, ma ne vale la pena.

Cascata Hegifoss

 A metà strada è possibile ammirare anche un'altra cascata, Litlanefoss, circondata da colonne di basalto.

Cascata Hegifoss

 Poco più avanti, tornati sulla strada,  c'è una sosta che non si può evitare anche se abbiamo fatto da poco colazione. Per fortuna la lunga salita alla cascata ci ha messo un po' di appetito. Il locale, il Klausturkaffi è famoso per i suoi buffet "all you can eat" del fine settimana, con ogni sorta di dolci e torte. Non sarà quello del fine settimana, ma troviamo un ricco buffet. Ci limitiamo ad un té ed una fetta di dolce. La struttura è molto carina sia dall'esterno che dall'interno. Ospita anche un museo, ma la maggior parte dei visitatori va diritta al caffé.

Klausturkaffi caffé

Klausturkaffi caffé



Kirkjubaer

Attraversati gli splendidi paesaggi montani del Breiddalur, puntiamo verso il fiordo Stodvarfjordur. Attrattiva del posto è la chiesetta col tetto azzurro, Kirkjubaer, trasformata in un ostello. Così tra altari e panche sono sistemati letti, cucina e divani. Deliziosa.

Pecore e paesaggi montani del Breiddalur

Kirkjubaer

Altra sosta la merita una casa adibita a museo privato dove sono esposte pietre e minerali raccolti pazientemente da una signora per circa 70 anni.

Museo di pietre e minerali-Stodvarfjordur

Museo di pietre e minerali-Stodvarfjordur

Museo di pietre e minerali-Stodvarfjordur

Questo fiordo è davvero spettacolare.

Stodvarfjordur

Stodvarfjordur

Stodvarfjordur-Cartello strada sterrata

Stodvarfjordur

Stodvarfjordur



Hofn

Proseguiamo la strada costiera sin verso Hofn. Sistemati presso la guesthouse Asgardur (abbiamo la fortuna di una camera vista ghiacciaio), per cena ci rechiamo presso il Kaffi Hornid, locale molto gettonato in zona. Difatti c'è da aspettare un po'. Ci rifacciamo con un ricco piatto di scampi, specialità locale.

Hofn

Hofn-Porto

Hofn-Porto

Hofn-Cena a base di scampi

Dodicesimo giorno




Laguna glaciale di Jokulsarlon

Il giorno seguente proseguiamo lungo la Ring road. Dopo un'oretta di cammino arriviamo in una zona spettacolare, quella della laguna glaciale di Jokulsarlon. Qui il ghiacciao Vatnajokull, la terza calotta per grandezza al mondo, unica rimasta dall'era delle glaciazioni, estende le sue propaggini ed arriva fino al mare. Nella laguna antistante, grossi iceberg si muovono lentamente prima di sciogliersi in mare aperto o di arenarsi sulla vicina spiaggia a causa delle correnti e delle maree. Subito andiamo a fare i biglietti per il mezzo anfibio che permette di navigare tra gli icebergs. Inutile dire che è stupendo.

Laguna glaciale di Jokulsarlon

Laguna glaciale di Jokulsarlon

Laguna glaciale di Jokulsarlon

Laguna glaciale di Jokulsarlon

 Dopo avere contemplato da terra le bellezze della laguna, i colori degli iceberg dalle mille forme, ripresa la macchina (per chi ha il fuoristrada è d'obbligo non perdersele), ci immettiamo in tutte le stradine laterali che su sterrato conducono a diverse lingue del ghiacciaio ed altrettante lagune. In alcune si arriva a costeggiare il ghiacciaio, proprio lì dove erode la montagna trascinando con sé i detriti che creano le strisce scure sul ghiacciao. E' possibile anche fare delle passeggiate sul ghiacciaio con alcune compagnie guidati da esperte guide.

Laguna glaciale di Jokulsarlon

Laguna glaciale di Jokulsarlon

Laguna glaciale di Jokulsarlon

Laguna glaciale di Jokulsarlon

Laguna glaciale di Jokulsarlon

Laguna glaciale di Jokulsarlon



Parco nazionale di Skaftafell e Svartifoss

Terminata la visita dei diversi ghiacciai, proseguiamo per l'altra meta della giornata: il parco nazionale di Skaftafell. Qui scegliamo di percorre il sentiero che ci condurrà alla bella cascata di Svartifoss che si getta lungo colonne basaltiche, anche se la giornata grigia non ce la farà godere al massimo dello splendore.


Parco nazionale di Skaftafell e Svartifoss



Fattoria di Sel

Da qui abbiamo proseguito verso la fattoria di Sel da cui è possibile ammirare il sandur, distesa di detriti portati a valle dai ghiacciai. Oggi si intende generalmente per sandur questo tipo di fenomeno, anche se questo islandese è il più esteso ed evidente. Allo stesso modo come i geysir prendono il nome da una località islandese dove si verificava questo fenomeno.

Fattoria di Sel

Fattoria di Sel-Sandur



Ghiacciao dello Skaftafelljokull

Atro itinerario che si può fare qui (e che facciamo) è il sentiero che conduce al ghiacciao dello Skaftafelljokull.


Ghiacciao dello Skaftafelljokull



Chiesa col tetto in erba di Hof

Dopo una breve sosta alla chiesa col tetto in erba di Hof, posate le valigie alla nostra guesthouse, visto che siamo solo a 13 km, torniamo alla laguna glaciale di Jokulsarlon per goderci il tramonto.

Chiesa col tetto in erba di Hof


Chiesa col tetto in erba di Hof



Laguna glaciale di Jokulsarlon al tramonto

Un po' perché il tempo non è stato buono, un po' perché il tramonto era verso le 22:30-23 (ed eravamo a fine Agosto, quando le giornate si stavano "accorciando"...) e spesso eravamo a letto prima, questo è stato uno dei pochi tramonti visti durante il viaggio...e che tramonto! Con la laguna che prima è diventata dorata, poi si è accesa di un rosso intenso mentre le foche giravano pacificamente tra le calme acque della laguna. Una di quelle cose che valgono un viaggio intero.

Laguna glaciale di Jokulsarlon al tramonto

Laguna glaciale di Jokulsarlon al tramonto

Laguna glaciale di Jokulsarlon al tramonto

Laguna glaciale di Jokulsarlon al tramonto

Trovate tutto il diario di viaggio del nostro on the road in Islanda nella pagina dei DIARI DI VIAGGIO ed in quella dedicata all'Islanda.


Qui invece potete leggere il seguito del nostro viaggio.

Trovate tutto l'itinerario dettagliato anche nel post Itinerario per un viaggio on the road in Islanda.

Fabio

13 commenti

  1. L'Islanda mi ha definitivamente conquistata!!

    RispondiElimina
  2. Miiiiiiiiiiiiiiiiihhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh.....ormai è deciso l'anno prossimo ci aspetta il Giappone........ ma ora a me tocca aspettare l'Islanda!!!Uffa!!!Bellissime foto FAbio....nbravo bravo bravo!!!Baci Fla

    RispondiElimina
  3. Carla, ne siamo contenti. E le meraviglie di questo paese non sono finite. Continua a seguirci e le scoprirai!
    Grazie Flavia o Elisa che tu sia :-D, il Giappone mi piacerebbe tantissimo, è solo il periodo in cui andarci che ci crea difficoltà.
    Betty, hai usato l'aggettivo giusto, l'Islanda è spettacolare!
    Fabio

    RispondiElimina
  4. mi fate sognare con i vostri post islandesi con le descrizioni e le splendide foto! bravi!è un piacevole stacco dal mondo passare dalle vostre parti , mi perdo tra il verde dei prati e il bianco dei ghiacci e tra i colori sgrargianti che compaiono, inaspettati, qua e là...

    RispondiElimina
  5. Grazie Roby. In Islanda dietro ogni angolo c'è una scoperta inaspettata e sorprendente.
    Fabio

    RispondiElimina
  6. ma tutte quelle chiesette prima ed ora questi ghicciai ,mi avete incuriosito molto e pensando che non avrò mai il piacere di andarci mi godooooooooooooooooo le vostre foto baci simonetta

    RispondiElimina
  7. Io sono quella delle domande sceme:" Tutta questa meraviglia è molto cara?" Ho sempre sentito dire che l'Islanda è carissima. Che mi dite? L'anno prossimo dovrebbe toccare la Scozia, ma poi...Grazie. Rosella

    RispondiElimina
  8. Simonetta, l'Islanda è una meraviglia dopo l'altra. Contenti che ci segui nl nostro racconto :-)

    Rosella, non è assolutamente una domanda "scema", anzi, concreta e che può essere utile anche ad altri.
    Ti dico un po' circa tutte le spese.
    Volo: ci sono voli diretti dal nord Italia con Icelandair. Noi abbiamo preferito la Iceland express (low cost) da Londra e abbiamo risparmiato un po'.
    Macchina: punto dolente. Secondo me è indispensabile il fuoristrada altrimenti ti perdi il meglio dell'Islanda. Lì le auto sono care perchè è facile che si danneggino, sono molto sollecitate anche senza fare cose "strane" per lo stato di alcune strade sterrate. Chiaramente dipende anche dai giorni di noleggio.
    Alloggi:se ne rovano di carini ad un prezzo accetabile. Noi siamo rimasti sempre molto soddisfatti senza svenarci. Anche qui poi dipende daigiorni totali di viaggio.
    Il cibo: la crisi economica di qualche anno fa ha fatto dimezzare i prezzi un po' di tutto. Abbiamo sempre cenato al ristorante, piatto unico, a volte antipasto e/o dolce e non superavamo i 20E a testa. Ci si può arrangiare anche in altri modi più economici ancora.
    Benzina: cara, pù o meno come da noi.
    Se vuoi delle indicazioni più precise sui costi, puoi scriverci in privato al nostro indirizzo email.
    Fabio

    RispondiElimina
  9. Bellissima la laguna :) Peccato che si stia ritirando sempre di più!

    RispondiElimina
  10. Purtroppo si, come tanti altri ghiacciai, ahinoi...
    Fabio

    RispondiElimina
  11. Uauuuu quelle foto della laguna glaciale al tramonto sono da urlo!! Anch'io sono stata in Islanda con mio marito, uno dei viaggi che mi sono rimasti nel cuore! Insieme alla Cornovaglia (potete darci una sbirciata sul mio blog).
    Complimenti x il blog, ne ho vista x ora una piccola parte ma ho intenzione di guardarmelo tutto x bene :-)

    RispondiElimina
  12. Ciao Cristina, è stata un'esperienza fantastica il tramonto alla lagna glaciale. Era brutto tempo, però lì in fondo alla fine è uscito il Sole e i colori si sono accesi. Uno dei tanti spettacoli che ci ha regalato l'Islanda!
    Grazie, verrò a trovarti per leggere della Cornovaglia ;-)
    Fabio

    RispondiElimina

Lasciateci un commento, lo apprezziamo molto.