Proseguiamo il nostro on the road alla scoperta dei fiordi occidentali.
Islanda on the road, diario di viaggio, quinto giorno: da Isafjordur ad Holmavik
Oggi il programma prevede di percorrere la strada costiera lungo il fiordo fino ad Holmavik dove abbiamo deciso di spezzare il nostro avvicinamento alla Ring road (col senno di poi, essendo arrivati ad Holmavik piuttosto presto, sarebbe possibile anche scendere ancora nella stessa giornata). Lasciato l'hotel Hedda di Isafjordur, dopo l'abbondante colazione a buffet, ci mettiamo in macchina.
Eyri
Nei pressi della deviazione per Eyri (visto che memoria? Come faccio a ricordarlo? Beh, era proprio sul cartello!) un falchetto attira la nostra attenzione. Il tempo di fargli qualche foto e vola via. In un primo momento abbiamo pensato di averlo fatto scappare, in realtà dopo poco esce dalla terra con la sua preda roditrice tra gli artigli e va a consumare il suo pasto su una roccia lì vicino. Ne approfittiamo anche per fotografare la chiesetta che è qui vicino.
Camminando lungo il fiordo notiamo dei movimenti nell'acqua. Non sappiamo se sono delfini, balene o cosa. Li seguiamo nel tratto di strada adiacente. Oggi la giornata è iniziata con tanti sorprendenti avvistamenti. E non è finita!
Hvitanes (foche)
Son propio lì, si mimetizzano con i sassi, eppure le scorgiamo. Tante foche sono nell'acqua! Siamo ad Hvitanes, parcheggiamo poco più avanti e ce le gustiamo dalla spiaggia. Altre 4 o 5 macchine, incuriosite, si fermano dopo di noi e assistono allo spettacolo.
Più avanti incontriamo un'altra chiesetta, la Vatnsfjörður Church, molto carina annessa alla vicina fattoria di cui ci sono solo i resti, nonostante il passato particolarmente florido. Sono in corso degli studi per capire il perché di questo declino improvviso.
Reykjanes
Questa zona deve piacere particolarmente alle foche. Ne avvistiamo delle altre nei pressi dell'"aeroporto" (in realtà c'è solo una pista sterrata con banderuola e coni arancioni a terra) di Reykjanes. Scendiamo verso l'aqua per vederle da vicino. Sono tenerissime. Hanno paura, ma sono anche curiose. Ci guardano attentamente, poi appena una si tuffa per paura, tutte le altre spariscono simultaneamente. Troppo simpatiche!
Chiesa di Stadur
Arriviamo alla bellissima chiesetta nera dal tetto rosso di Stadur.Holmavik
E' presto e prendiamo la deviazione per Drangsnes da dove è possibile vedere l'isoletta di Grìmsey che ospita una nutrita colonia di pulcinella di mare. La nota di maggiore interessa è la Nutella presente negli scaffali del piccolo market/ufficio postale.
Dopo la visita del locale museo di stregoneria, molto ben fatto ed interessante, apprese le storie locali sul fenomeno piuttosto diffuso, facciamo una pausa presso il caffé Rus.
Non c'è molto di più da fare ad Holmavik, ci concediamo un giretto in relax fino alla chiesa prima di recarci per cena allo stesso locale.
Ci viene la curiosità di provare anche la pizza locale per vedere com'è...diciamo che quella di Napoli è "un pochettino" diversa, ma solo leggermente...
Stasera si va a letto presto, domani ci aspetta una lunga tappa, il sesto giorno, quella che ci porterà in serata ad Akureyri.
Trovate tutto il diario di viaggio del nostro on the road in Islanda nella pagina dei DIARI DI VIAGGIO ed in quella dedicata all'Islanda.
Trovate tutto l'itinerario dettagliato anche nel post Itinerario per un viaggio on the road in Islanda.
Fabio
Le vostre immagini mi regalano momenti di piacere e di sogno, vedo con i vostri occhi e la vostra sensibilità i luoghi dove i miei piedi non possono ( non ancora) condurmi!!
RispondiEliminaImmagino i silenzi e gli spazi....bellissimo!
un caro saluto, Fabi
Sempre più coinvolti nel viaggio.....ma ragazzi, la pizza mangiatela a casa!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaSiete dei masochisti (PER LA PIZZA) ma bellissime fotoe racconto
RispondiEliminaFabiana, hai colto due elementi di questo viaggio: gli spazi e i silenzi. Qui abbiamo riscoperto il silenzio assoluto, è una sensazione bellissima, impossibile vivere nelle nostre caotiche città.
RispondiElimina@Maria:senz'altro, ma la curiosità di vedere cosa erano capaci di combinare gli islandesi ha avuto la meglio!
@Anonimo:grazie, hai ragione. Dicci almeno chi sei :-D
Che carine le foche!
RispondiEliminaI piatti fotografati alla fine sono bellissimi. Sarà che ho fame, ma mi è venuta l'acquolina in bocca!
Sono troppo forti le foche!
RispondiEliminaI piatti sono sempre molto curati nella presentazione oltre che ottimi.
Fabio