Siamo pronti a visitare una delle zone più remote e selvagge d'Islanda, i fiordi occidentali.
Islanda on the road, diario di viaggio, quarto giorno: fiordi occidentali centrali
Forse avevamo un po' esagerato con le colazioni nelle 2 mattine precedenti? Oggi ci dobbiamo limitare ad un pacchetto di biscotti e uno Skyr. Lo Skyr è lo yogurt tipico islandese, si trova un po' in tutte le rivendite e spesso viene proposto anche al ristorante sia sotto forma di cheese cake che servito fresco con salse ai frutti di bosco. Durante il nostro viaggio l'abbiamo provato un po' in tutte le maniere. E' abbastanza acidulo il sapore e più corposo di uno yogurt "normale". E' ottimo, non può non essere assaggiato durante un viaggio in Islanda.
Lasciata Bildudalur, prendiamo la strada che condurrà ad Isafjordur, la capitale dei fiordi occidentali, la cittadina maggiormente sviluppata. Qui abbiamo intenzione di partecipare al tour in barca presso l'isola di Vigur che parte alle 14.
Subito ci imbattiamo in una bella cascata.
Costeggiato il fiordo, la strada sale e siamo avvolti dalla nebbia. Ma quando la visibilità si apre davanti a noi ammiriamo lo splendido paesaggio dorato e abbiamo una spettacolare vista sul fiordo mentre procediamo su una strada dal colore rosso intenso.
Cascata Dynjandi
Arrivati a valle, facciamo una sosta presso la cascata Dynjandi.
Paesaggi dei fiordi occidentali
I fiordi occidentali qui esprimono tutta la loro bellezza.
Isafjordur
Arriviamo verso le 13 ad Isafjordur. Subito andiamo a fare i biglietti per il tour in barca, sperando che ci sia. Da internet sembra che oggi non ci saranno tour. Il fatto è che nel porto è ormeggiata una nave da crociera ed il tour è riservato ai crocieristi. Per nostra fortuna però c'è un tour straordinario alle 16:30 e lo prenotiamo.
Proviamo quindi a lasciare i bagagli presso l'Hotel Edda da noi prenotato.
Gli Hotel Edda sono dislocati in diversi posti in Islanda. Sono le residenze studentesche che d'estate vengono adibite ad hotel ad uso dei turisti. Sistemazione semplice e comoda con la possibilità di fare colazione nella relativa mensa. Purtroppo le nostre camere non sono ancora pronte. Veniamo invitati a tornare più tardi.
Decidiamo di andare a Sudureyri percorrendo lo stretto tunnel (è per gran parte a senso unico, ma ci sono tante piazzole per dare la precedenza a chi viene in senso inverso) che si trova prima di Isafjordur. La biforcazione è al suo interno. Dall'altra parte della montagna il tempo è pessimo, c'è nebbia e questo paese che forse con un altro tipo di tempo metereologico sarebbe anche in un bel posto non ci dice niente. Avendo ancora un po' di tempo a disposizione, io e Anna Luisa restiamo a fare un giro nella cittadina, mentre Barbara ed Alessio tornano indietro per visitare due cittadine che avevamo saltato per paura di fare tardi, Myrar e Nupur.
Isola di Vigur
Dopo avere lasciato i bagagli in hotel, con un po' di anticipo siamo al molo per imbarcarci. C'è la barca della Sjoferdir ad attenderci. Vigur è conosciuta come paradise island, è la sede di tantissimi pulcinella di mare. Speriamo di vederne anche qui. Dopo una mezz'ora di piacevole crociera nelle placide acque del fiordo, sbarchiamo a Vigur.
Di pulcinella di mare non ne vedremo, ma ci fanno una bella sorpresa le foche che sono beatamente distese a prendere il Sole.
Sull'isola si pratica un modo singolare di scaricare i bagagli...col trattore!
Compreso nel tour c'è un sostanzioso e buonissimo buffet di dolci fatti in casa accompagnati da succo di frutta e thé. E' possibile anche visitare l'abitazione.
L'isola non la si può girare da soli, ma c'è un tour guidato. Veniamo accompagnati durante l'esplorazione dell'isoletta sotto lo sguardo dei suoi buffi ospiti.
Salutiamo l'isola e facciamo ritorno ad Isafjordur.
Scesi a terra, andiamo alla ricerca di un posto dove mangiare. Optiamo per un ristorante di pesce che stasera prevede cena a buffet "all you can eat", il Tjoruhisid. Posto simpatico, cibo ottimo.
Dopo cena si va a dormire. Domani, quinto giorno di on the road in Islanda, ci attende la discesa lungo il fiordo verso Holmavik, dove faremo tappa, per poi tornare sulla Ring road.
Trovate tutto il diario di viaggio del nostro on the road in Islanda nella pagina dei DIARI DI VIAGGIO ed in quella dedicata all'Islanda.
Trovate tutto l'itinerario dettagliato anche nel post Itinerario per un viaggio on the road in Islanda.
Fabio
mi sto gustando i vostri post sull'isalnda come se leggessi un libro dotato di foto stu pen de!!! bravi! vi abbraccio
RispondiEliminaSempre piùaffascinante questo viaggio, e molto ben descritto, è piacevolissimo leggere ed immergersi nella natura...........Alla prossima puntata!
RispondiEliminaChe posti meravigliosi quelli che avete visitato... certo paese che vai usanza che trovi, ma prendere le valigie con il trattore mi ha fatto morire!!!
RispondiEliminaChe maraviglia! Grazie per renderci partecipi..le foto sono splendide! Buon proseguimento.
RispondiEliminaGrazie Roby: l'intenzione è proprio quella, affiancare alla descrizione la foto per rendere al meglio quello che abbiamo visto.
RispondiElimina@Maria: ci fa piacere che segui il racconto con tanta costanza.
@fantasie: si, decisamente! E sulle piccole isole ci si arrangia come si può!
@federica: grazie a voi che ci seguite ;-)
Ehilà, che tipo di danze folkloristiche ballava quel simpatico gruppo?
RispondiEliminaQuelle per i crocieristi :-D
RispondiEliminaFabio
Complimenti x le foto! Mi fate voglia di tornare in Islanda :-)
RispondiElimina