in

Visita al rione Sanità a Napoli e cimitero delle fontanelle

- - 11 commenti


La Sanità è uno dei quartieri popolari più interessanti da visitare a Napoli, un quartiere pieno di storia e di storie da raccontare attraverso splendidi palazzi, chiese, catacombe ed il famoso Cimitero delle Fontanelle.


Cosa vedere al rione Sanità a Napoli




Colonna sonora: Sanità    
(di Fede'n'Marlen)    
                                                                                        
 E' sempre difficile parlare della propria città, perché è inevitabile che i sentimenti prendano il sopravvento, soprattutto se si parla di un luogo, di un rione complesso ed affascinante allo stesso tempo come la Sanità. Uno di quei luoghi dove si vive la contraddizione, ma anche la speranza e forse la certezza che le cose siano finalmente cambiate o comunque stiano cambiando, in meglio.

E' il luogo dove tutto è possibile, può essere un nuovo inizio o l'inizio della fine. Ma di sicuro è un luogo dove ci lascerete il cuore, come ce l'ho lasciato io. Quindi mi sembra chiaro però che se venite a Napoli, a parte tutte le bellezze classiche e più conosciute della città che potete vedere, inserite anche una visita (meglio se guidata) al rione Sanità. Vi richiederà circa 3 ore.

Per lungo tempo luogo non sicuro e da evitare, questo quartiere, come altri della città, sta lentamente rifiorendo e mostrando le sue bellezze ai visitatori che decidono di andare ad esplorarlo. Lo ammetto, essendo cresciuto con l'idea che fosse un posto pericolo e da evitare, ci sono stato la prima volta lo scorso dicembre (2016). Da quella volta ci sarò tornato almeno altre 3-4 volte e per motivi diversi. Infatti in questo post cercherò un po' di unire le varie visite fatte e le cose apprese in ognuna di esse.

La visita sel Rione Sanità può iniziare concretamente all'esterno del quartiere, cioè su via Foria, all'altezza della porta di San Gennaro. Per raggiungerla, le fermate della metro più comode sono Museo sulla linea 1 (la nuova, quella delle fermate dell'arte) e Cavour della linea 2 (la vecchia stazione dei treni metropolitani delle ferrovie dello Stato). Entrambe portano a Piazza Cavour, nelle vicinanze del museo archeologico nazionale.



Porta San Gennaro

Dicevo che il giro può partire dalla Porta San Gennaro, una delle tantissime porte della città, ma soprattutto la più antica. Troviamo delle testimonianze della sua presenza già nel 928. Si tratta di una porta che segnava il confine della città con la zona fuori le mura ed è stata dedicata a San Gennaro perché guarda in direzione delle catacombe che portano il nome del Santo, ma anche dei lazzaretti esistenti all'epoca, uno sguardo protettivo verso i più deboli.

La porta ha una storia un po' particolare perché oggi si trova incastrata tra due edifici civili in quanto fu spostata dalla posizione originaria (era leggermente più indietro). Per questo motivo perse i due torrioni laterali che possiamo invece vedere in altre porte della città come porta Capuana o porta Nolana.

La porta presenta un affresco del 1656 del pittore calabrese, Mattia Preti. Aveva ucciso un uomo e per questo motivo fuggì da Roma e andò a rifugiarsi a Napoli. Invece di essere condannato al carcere, la pena che gli fu inflitta fu quella di affrescare tutte le porte di Napoli. Sono rappresentati San Gennaro, San Francesco Saverio e Santa Rosalia. Inoltre ci sono un quadro della Vergine ed un busto di San Gaetano, inserito come ex voto.

Porta San Gennaro-Napoli

Porta San Gennaro-Napoli



Murales nei Vergini

Da qui, attraversando la strada, lasciandosi la porta di San Gennaro alle spalle, ci si può inoltrare nel quartiere Vergini. Subito ci si immerge nell'atmosfera del quartiere popolare con le tante bancarelle del vivace mercato.
Prendete via Fuori Porta San Gennaro.  Qui, nel primo vicoletto sulla destra, di fronte la pescheria, troverete 3 bei murales.
Più avanti ne vedemo anche altri molto interessanti.

Murales-Rione Vergini-Napoli

Murales-Rione Vergini-Napoli

Murales-Rione Vergini-Napoli

Murales-Rione Vergini-Napoli

Mercato-Rione Vergini-Napoli



Chiesa di Santa Maria dei Vergini

Dopo pochissimi passi troviamo due edifici interessanti. Sulla destra, la chiesa di Santa Maria dei Vergini, dove fu battezzato anche Totò. Quest'anno (2017) ricorre il cinquantenario della morte dell'attore napoletano e ci sono state diverse iniziative di cui vi parlerò. Una delle visite guidate che abbiamo fatto, è stata dedicata proprio al popolare attore, visita organizzata dall'Associazione culturale Artemis.

Chiesa di Santa Maria dei Vergini-Quartiere Vergini-Napoli

Fruttivendolo-Rione Sanità-Napoli



Palazzo dello Spagnolo

Di fronte alla chiesa invece troviamo il bellissimo Palazzo dello Spagnolo progettato dall'architetto Fernando Sanfelice. A partire dal '700 infatti si iniziò a vivere anche fuori dalle mura cittadine e per questo motivo furono costruiti bei palazzi sulla strada che portava alla Reggia di Capodimonte. Il palazzo è così chiamato perché fu acquistato da uno spagnolo, appunto, Atiensa, che poi purtroppo per lui, lo perse al gioco.

Il palazzo è conosciuto anche come casa del fante, per un cavallo che vi è raffigurato o palazzo 'ro fascio (del fascio), in quanto qui si stabilirono dei gendarmi fascisti. Il palazzo dello Spagnuolo avrebbe dovuto ospitare il museo dedicato a Totò, ma attualmente è in uno stato di fermo e di abbandono. Ovviamente c'è la speranza che venga aperto quanto prima.

Palazzo dello Spagnolo-Rione Sanità-Napoli

Palazzo dello Spagnolo-Rione Sanità-Napoli

Palazzo dello Spagnolo-Rione Sanità-Napoli



Pizzeria Concettina ai 3 Santi

Proseguendo, passiamo per la pizzeria Concettina ai 3 Santi. Concettina era la nonna dell'attuale proprietario, Ciro Oliva, che fa un'ottima pizza. Provate le sue pizza gourmet, ma anche le classiche, non ve ne pentirete. La pizzeria, dicevo, prende il nome dalla signora Concettina che la fondò, ma anche dall'edicola che raffigura 3 Santi, San Vincenzo, Sant'Alfonso e Sant'Anna, oltre alla Vergine, edicola che si trova proprio accanto all'entrata principale. Vi consiglio di andarci presto, soprattutto nel fine settimana perché spesso si creano lunghe code e c'è da aspettare parecchio per entrare.

Pizzeria Concettina ai 3 Santi-Rione Sanità-Napoli

Marinara-Pizzeria Concettina ai 3 Santi-Rione Sanità-Napoli

Frittatine di pasta-Pizzeria Concettina ai 3 Santi-Rione Sanità-Napoli

Calzone-Pizzeria Concettina ai 3 Santi-Rione Sanità-Napoli

Edicola-Pizzeria Concettina ai 3 Santi-Rione Sanità-Napoli

Nelle vicinanze, se invece volete provare la cucina tipica napoletana, prendendo l'ascensore al ponte della Sanità, pochi passi vi separano da Taverna Luciana che propone i piatti della tradizione napoletana ma anche pizze.

Pasta alla genovese-Taverna Luciana-Napoli




Casa natale di Totò

Proprio nella strada di fronte alla pizzeria, precisamente in via Santa Maria Antesaecula, salendo un po' e tenendosi sulla sinistra, si trova la casa natale di Totò. La riconoscete dai cartelli affissi ai balconi, da una insegna in marmo attacata al palazzo e dai volontari che stanno cercando di mantenerne viva la memoria attraverso alcuni gadget dedicati all'attore che vendono sulle bancarelle.

Salendo ancora, si trova una recentissima installazione con una delle sue frasi tipiche ("Signori si nasce, ed io lo nacqui"). Ancora più avanti si arriva a Via dei cinesi, dove sono state girate alcune scene dei suoi film. Coloro che conoscono bene i suoi film individueranno facilmente quali sono.

Inoltre, subito dopo il ponte della Sanità troverete un'altra installazione con la sagoma di Totò, il principe della risata, chiamato così proprio per le sue nobili origini che cercherà di rivendicare nel corso della sua vita.

Casa natale di Totò-Rione Sanità-Napoli

Ritratto di Totò di Fabio Borrelli-Rione Sanità-Napoli

Edicola a Totò-Rione Sanità-Napoli

Monumento a Totò-Rione Sanità-Napoli

Busto a Totò-Rione Sanità-Napoli

Chiesa-Rione Sanità-Napoli

Vicolo-Rione Sanità-Napoli

Statua a Totò-Rione Sanità-Napoli

Vicino alla casa natale di Totò è possibile ammirare anche un murales dedicato a Sophia Loren.

Murales Sophia Loren-Rione Sanità-Napoli




Palazzo Sanfelice

Tornando su via Sanità, subito dopo la pizzeria, sulla sinistra sempre, troverete Palazzo Sanfelice, progettato dallo stesso architetto Fernando Sanfelice e che fece da modello per il palazzo dello Spagnuolo, dal quale si differisce per i colori e per alcune piccole modifiche che fuorono apportate nel tempo al progetto.

Questo palazzo infatti alle spalle presenta un giardino che doveva esserci anche nel palazzo dello Spagnuolo ma che è presente solo qui. Salite per le sue scale e troverete anche un bel murales di un autore francese disegnato sul muro di una porta murata. La caratteristica di questi palazzi sono le scalinate ad ali di falco che danno quasi l'impressione che il palazzo possa collassare da un momento all'altro su se stesso.

Da qui il soprannome dell'architetto "Ferdinà, liev't a sott", cioè, Ferdinando, togliti da lì sotto in quanto il palazzo potrebbe crollare. Fatevi raccontare le leggende del munaciello e della bella 'mbriana. Due personaggi molto popolari nella cultura locale.

Palazzo Sanfelice-Rione Sanità-Napoli

Palazzo Sanfelice-Rione Sanità-Napoli

Palazzo Sanfelice-Rione Sanità-Napoli

Palazzo Sanfelice-Rione Sanità-Napoli

Tra palazzo dello Spagnuolo e Palazzo Sanfelice merita una visita anche il palazzo nella curva, con la sua pianta ottagonale ed una bellissima doppia scalinata a chiocciola che era un'altra interessante novità.

Palazzo ottogonale-Rione Sanità-Napoli

Palazzo ottogonale-Rione Sanità-Napoli

Palazzo ottogonale-Rione Sanità-Napoli



Vico Lammatari

Proseguendo, sempre sulla sinistra, incontriamo vico Lammatari, un vicolo in cui c'erano fabbricanti di amido e si dice che il vicolo per questo motivo emani un cattivo odore.
Ora anche qui c'è un bel murales.

Vico Lammatari-Rione Sanità-Napoli

Murales-Vico Lammatari-Rione Sanità-Napoli



Basilica di Santa Maria alla Sanità e catacombe di San Gaudioso

Arriviamo in piazza Sanità, dominata dalla Basilica di Santa Maria alla Sanità col suo bellissimo altare barocco, rialzato, la pianta a croce greca con 5 navate come le basiliche paleocristiane. Qui, degni di nota, una sedia miracolosa per le donne che vogliono rimanere incinta ed una statua di San Vincenzo Ferreri, detto il Monacone, con una serie di ex voto posti dalle mamme che hanno avuto un bambino per sua intercessione.

Inoltre qui c'è il quadro della Madonna più antico presente in Campania. Lo riconoscerete dalla cornice dorata. All'interno della Basilica c'è anche un quadro di Luca Giordano, prolifico autore di cui si trovano quadri eccelsi in tantissime chiede di Napoli, frutto del suo modo di lavorare estremamente celere. Merita una visita anche il chiostro esterno, sovrastato dal cosidetto ponte della Sanità che collega via Toledo con Capodimonte e arricchito da affreschi fatti con la tecnica del graffito.

All'interno della Basilica ci sono anche le catacombe di San Gaudioso, visitabili solo attraverso una visita guidata. Ci si può iscrivere all'interno della Basilica. A sinistra dell'altare c'è il banco dell'associazione che fa le visite guidate. Da poco è stato anche finito il restauro della cripta sotto l'altare. Sono davvero stupende, non perdetevele!

Basilica di Santa Maria alla Sanità-Rione Sanità-Napoli

Altare della Basilica di Santa Maria alla Sanità-Rione Sanità-Napoli

Quadro della Madonna della Basilica di Santa Maria alla Sanità-Rione Sanità-Napoli

Catacombe di San Gaudioso-Basilica di Santa Maria alla Sanità-Rione Sanità-Napoli

Cortile interno-Basilica di Santa Maria alla Sanità-Rione Sanità-Napoli

Monumento a Jenny Cesarano-Rione Sanità-Napoli

Murales Luce-Rione Sanità-Napoli

Murales Resis-ti-amo-Rione Sanità-Napoli

Ponte della Sanità-Rione Sanità-Napoli

Sulla piazza Sanità è possibile ammirare altri 2 bei murales, di cui uno è dedicato ai bambini della Sanità, Luce, di Tono Cruz e l'altro accanto alla chiesa, Resis-ti-amo.
 
Recentemente sulla verticale dell'ascensore del Ponte della Sanità, dove già figurava in basso un storico murales con la scritta "Rione Sanità", è stato realizzato un nuovo murales che raffigura un abbraccio tra due persone.
L'opera è stata realizzata nel 2019 dall'artista filippino, trasferitosi in Italia a soli 10 anni, Jerico Cabrera Carandang per Assafà project e si intitola “Tieneme ca’ te tengo”, cioè tienimi che ti tengo letteralmente; ovvero teniamoci e sosteniamoci a vicenda, cioè quello che ha consentito una incredibile evoluzione a tutto l Rione Sanità.
Il ponte è dedicato alla memoria di Maddalena Cerasuolo che durante "Le Quattro giornate di Napoli" impedì ai nazisti di demolire il ponte.
 
 Murales dell'ascensore del ponte nel Rione Sanità
 
Di fronte al grande murales c'è anche un murales più piccolo dedicato a Maradona.
 
Murales di Maradona- Rione sanità-Napoli

  Proseguendo sempre sulla strada principale, dopo il ponte della Sanità troviamo un'altra piazzetta che è stata dedicata a Totò con una recentissima installazione con la sua inconfondibile sagoma.





Murales-Speranza nascosta di Francisco Basoletti-Rione Sanità-Napoli

Murales-Rione Sanità-Napoli

Monumento a Totò-Piazza sanità-Rione Sanità-Napoli

Venditore ambulante-Rione Sanità-Napoli

Continuando, notiamo i bassi, le tipiche abitazioni popolari che avevano l'entrata sul livello stradale e che era anche l'unica fonte di luce e di aria per le stesse.



Acquaquiglia del pozzaro

Con una passeggiata di 10 minuti circa si raggiunge il cimitero delle Fontanelle. Prima notiamo una casa in cui sono stati recuperati dei vecchi pozzi per la raccolta dell'acqua piovana (pozzi di acquaquiglia) ed una chiesa, la Parrocchia Maria SS. del Carmine, affrescata da un artista cileno con un murales coloratissimo dal titolo "La primavera".

Acquaquiglia del pozzaro-Rione Sanità-Napoli

Acquaquiglia del pozzaro-Rione Sanità-Napoli

Acquaquiglia del pozzaro-Rione Sanità-Napoli

Murales Napule-Rione Sanità-Napoli

Murales La primavera-Parrocchia Maria SS. del Carmine-Rione Sanità-Napoli

Murales esterno alla Parrocchia Maria SS. del Carmine-Rione Sanità-Napoli



Cimitero delle fontanelle

Il cimitero delle fontanelle è davvero un luogo unico e molto suggestivo. Non lasciatevi influenzare dal fatto che ci siano ossa e teschi dappertutto. Ma fatevi rapire dalle storie che sono legate ad alcuni di essi, come il Capitano ed i due fidanzati, Donna Concetta, il teschio che suda ed altri.

Il cimitero nacque proprio dall'esigenza di dare sepoltura a tantissime persone durante il periodo della pestesu iniziativa di Gaetano Barbati di cui si può vedere una statua all'interno del cimitero. Poi le ossa furono catalogate e sistemate in una sorta di muretti a secco.

Le persone cominciarono a prendersi cura di queste anime bloccate nel purgatorio, curando anche fisicamente questi teschi (detti "capuzzelle") e dando loro anche un nome. In cambio di ciò, ovviamente si chiedeva una grazia o anche solo la fortuna nel gioco del lotto. Così, poi, per riconoscenza, venivano costruite delle casette (le "scarabattole"), all'interno delle quali venivano posti i teschi, in segno di ringraziamento e come ex voto.

Cimitero delle fontanelle-Rione Sanità-Napoli

Cimitero delle fontanelle-Rione Sanità-Napoli

Donna Concetta-Cimitero delle fontanelle-Rione Sanità-Napoli

Statua di Gaetano Barbati-Cimitero delle fontanelle-Rione Sanità-Napoli

Ossario-Cimitero delle fontanelle-Rione Sanità-Napoli

Scarabattola-Cimitero delle fontanelle-Rione Sanità-Napoli

Recentemente è stato realizzato anche un murales dedicato a Totò e Peppino De Filippo sulla facciata di un palazzo in Via Arena della Sanità, 136.
L'opera è dell'artista cileno Tono Cruz e rappresenta la scena del caffé de "La banda degli onesti" con protagonisti proprio Totò e Peppino.
Tono Cruz è anche autore del murales Luce di cui vi ho detto prima.

Murales di Totò e Peppino-Rione Sanità-Napoli

Murales di Totò e Peppino-Rione Sanità-Napoli




Poppella ed i fiocchi di neve

Dopo questa intensa visita del quartiere, vi suggerisco una sosta golosa da Poppella, sia dal padre, per provare i suoi taralli sugna e pepe, sia dalla pasticceria del figlio che produce i fiocchi di neve, dolce che sta spopolando in città. E' una brioscina leggerissima con dentro una saporita crema di latte. Ora c'è anche un punto vendita in centro a Napoli, a via Santa Brigida.

Recentemente la sede principale alla Sanità è cambiata. Ora si trova poco prima, sulla stessa strada. Ambiente più grande, accogliente e moderno.

Pasticceria Poppella-Rione Sanità-Napoli

Pasticceria Poppella-Rione Sanità-Napoli

Pasticceria Poppella-Totò-Rione Sanità-Napoli

Pasticceria Poppella-Fiocco di neve-Rione Sanità-Napoli

Insomma, i motivi per dedicare una mezza giornata in giro per il rione Sanità ci sono tutti, quindi non perdetevela!

Ci sono diverse associazioni che fanno fare queste visite guidate, io vi consiglio anche la mia amica Ludovica, guida turistica campana.

Ovviamente, se venite a Napoli e dintorni, fate un fischio per consigli ed altro.

Fabio

11 commenti

  1. Mamma mia Fabio che bella guida di questi quartiere della tua città! In cui Io sono stata sempre di passaggio, e che praticamente non conosco affatto(però il tempo di mangiare una pizza indimenticabile l ho avuto!). Posti assolutamente da vedere. Incredibile quel cimitero(un po come la cripta dei cappuccini a Palermo dove ho dovuto prendere il coraggio a 4 mani per decidermi a entrare...). Spettacolare la pizza, per non parlare dei taralli sugna e pepe..e di tutto l armamentario dei dolci! Spero proprio di venirci presto anche perché il mio sogno è sempre stato quello di visitare la tomba di leopardi! Mi porterò dietro questa tua guida! Ciao, buona serata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille! Considera che questo è solo un quartiere, c'è tantissimo da vedere. Ovviamente se vieni da queste parti, fai un fischio :-)

      Fabio

      Elimina
    2. Grazie mille! Considera che questo è solo un quartiere, c'è tantissimo da vedere. Ovviamente se vieni da queste parti, fai un fischio :-)

      Fabio

      Elimina
  2. Sono stata a Napoli un paio di volte, ma non sono mai stata nel rione Sanità, peccato perchè è davvero particolare e caratteristico, un pezzo di Napoli che va visitato!
    Grazie per questo tour, anche se virtualmente, mi fa molto piacere scoprire questo quartiere!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Silvia, sicuramente una visita da inserire in un secondo giro per la città o se si ha qualche giorno in più. Quartiere ancora verace :-)

      Fabio

      Elimina
  3. Complimenti per questo bel reportage, davvero ben fatto! Purtroppo c'è ancora un brutto retaggio che spinge a considerare quei luoghi come non sicuri e non praticabili ma la realtà è ben diversa. E voi avete contribuito a demolire quel clichè! Le installazioni di Totò sono sfiziosissime. Ma cosa hanno fatto alla facciata della chiesa del cimitero delle Fontanelle? E' assai particolare!
    E un'altra cosa: voglio sperare che tutte le foto dei piatti della Pizzeria Concettina non risalgano ad un "unica seduta" :D Il piatto con la scritta Vasnicola è TOP! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero! Io ero il primo ad avere pregiudizi e difatti non mi ero mai spinto neanche a vedere il cimitero delle fontanelle, per paura che fosse un luogo pericoloso. Dopo la prima visita ci sono tornato altre 3-4 volte e sempre con piacere e soprattutto senza nessuna percezione negativa.
      La chiesa l'hanno proprio caratterizzata con dei motivi sudamericani :-D Un po' di colore :-)
      No, no, in più volte ed in più persone anche. Però bella carrellata, vero? :-D

      Fabio

      Elimina
  4. Adoro Napoli ma purtroppo il tempo a disposizione per visitarla è sempre poco e non son mai riuscita a spingermi fino al Rione Sanità. Ti dirò la verità, un pochino c'è influisce proprio l'idea che sia un luogo poco sicuro, ma hai saputo farmi cambiare idea.
    E poi vogliamo parlare di quella pizza!? Basta da sola a farmi venir voglia di precipitarmi a Napoli :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero, lo capisco. I tempi per fortuna sono cambiati. E' davvero una visita che merita (meglio se guidate per apprezzarne tante cose). E poi c'è quest'ottima pizzeria che da sola vale la visita :-D

      Fabio

      Elimina
  5. Grazie per avermici portato *_* Ammetto che da sola non ci sarei mai andata, perdendomi una splendida parte della citta'!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Davvero un piacere, un altro piccola parte di mondo scoperta assieme :-)

      Fabio

      Elimina

Lasciateci un commento, lo apprezziamo molto.