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La Galleria di Giulio Coppola

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Ultimamente stiamo notando un po' di fermento e novità nel mondo della ristorazione anche dalle nostre parti.


Recensione del ristorante La Galleria dello chef Giulio Coppola a Gragnano


Il merito di questi cambiamenti a cui stiamo assistendo è il numero sempre crescente di giovani chef che propongono una cucina più moderna, molto curata, senza dimenticare il punto di partenza di una cucina ben radicata nella tradizione e l'utilizzo di materie prime sempre genuine e freschissime. Ci è così tornata voglia di girare, andare a scoprire nuovi posti e provare piatti nuovi. A tal proposito vogliamo segnalarvi il sito Quandoo.it ottimo per prenotare facilmente e comodamente un tavolo nel proprio ristorante preferito.

Tra i vari ristoranti provati, ce n'è uno che amiamo particolarmente, di cui oggi vi parleremo in quanto lo consideriamo una delle migliori proposte sul territorio.

Siamo infatti nella vicina (per noi) Gragnano, città storica della pasta trafilata al bronzo dove Giulio Coppola, giovane chef con alle spalle un importante percorso formativo (e si vede tutto) presso Villa Crespi alla corte dello chef stellato Antonio Cannavacciuolo,  presenta la sua cucina all'interno del suo locale "La Galleria".

Il ristorante prende il nome dalla Galleria commerciale nella quale si trovava e dove ha iniziato l'attività nel 2010, ma si potrebbe pensare che prenda il nome anche dai piatti che si susseguono, belli come dei dipinti. Da pochi mesi ha cambiato sede e si è trasferito in Piazza Aubry, sempre a Gragnano.
Vista la tipologia di cucina, il ristorante meritava una location così ed un piccolo restyling.
L'arredo è elegante e sobrio allo stesso tempo, i tavoli molto ben apparecchiati, con le note di colore del blue dei bicchieri e dei graziosi centrotavola a forma di riccio. La cucina della galleria è soprattutto una cucina di mare e questo lo si capisce subito. Ma non solo.




Proprio l'ambiente soft che ti avvolge in un abbraccio, permette di apprezzare al meglio i piatti, senza distrazioni e senza inutili orpelli.
Non solo il ristorante ha cambiato sede, ma anche la cucina, già ottima, si è già evoluta, in un crescendo che ci fa augurare allo chef e al suo staff traguardi importanti. Anzi, possiamo anticiparvi che già a Marzo ci sarà una prima sorpresa, un riconoscimento sicuramente meritato, sul campo, in attesa di traguardi ancora più alti.

Ma veniamo alla cucina. Il menu che presenta La Galleria comprende piatti di mare e di terra, ha il giusto assortimento tra antipasti, primi, secondi e dolci. La carta dei vini comprende circa 95 etichette. Insomma, c'è l'imbarazzo della scelta e viene voglia di tornare più volte per scoprire tutti i piatti del menu o per riassaporarne qualcuno che ha entusiasmato particolarmente.

Il menu che abbiamo avuto modo di provare è stato appena introdotto. Si nota la cura del particolare già  nella presentazione easy chic, che porta il ristorante un gradino più in alto rispetto ad altri. I sapori restano in ogni caso puliti.
Anche il cestino del pane, preparato dallo chef,  è sempre curato ed offre diverse tipologie di pani e grissini che variano sempre.


Iniziamo il nostro percorso dallo "Scalda animo con biscotto Agerola", ovvero dell'ottimo polpo, tenerissimo nel suo brodo, nel quale viene inzuppato il tipico biscotto di Agerola sbriciolato. Il piatto si presenta accattivante, col tentacolo che fuoriesce dalla boule di vetro trasparente e si avverte l'intensissimo profumo della zuppa che si può gustare da sola o accompagnata dal biscotto.



Visto che siamo nella città della pasta, Giulio ci presenta un classico della cucina partenopea. Qui i piatti della tradizione che pensavi di conoscere da sempre, ti rivelano un lato nascosto, il loro animo più nobile. Ci viene presentata la frittata di pasta, ovviamente rivista dallo chef, su una crema di zucca ed una salsa al formaggio. Un altro antipasto in cui i sapori e le consistenze si sposano perfettamente.


A questo punto Giulio ci sorprende presentandoci del pesce fresco che più fresco non si potrebbe: degli scampi vivi, pieni di uova. Inutile dirvi che avevano il sapore del mare.



Proseguiamo con la triglia e la sua pizza di scarole. Lo chef ama esaltare pesci "poveri" ma non per questo meno saporiti, purtroppo troppo spesso bistrattati. Il sapore caratteristico della triglia si coniuga in ottimo modo col sapore della nostra pizza di scarole, altro piatto della tradizione.




Un'altra novità inserita nel menu è la sogliola alla mugnaia. Giulio la presenta in un modo impeccabile, tanto che ci sembra di essere innanzi ad un quadro. La sogliola è morbida e succosa e si assapora con un crumble al limone che completa il piatto in maniera perfetta.




Siamo arrivati ai primi. Iniziamo con un corallino nella classica zuppa di pesce. La zuppa viene cotta 5 ore, in maniera da concentrarsi molto, quindi viene filtrata ed è pronta per la cottura della pasta. Viene servita con dei pezzi di pesce cotti a basse temperature che ne conservano tutti i sapori e la tenerezza delle carni.




Nella terra della pasta Giulio riesce a sorprendere anche con un risotto. Le sue esperienze al nord evidentemente si fanno sentire. Ci viene servito infatti un risotto di riso Carnaroli al limone, con animelle di vitello e battuto di gamberi. Il piatto si presenta molto bene, è profumato ed invoglia all'assaggio. Ne risulta un piatto equilibrato e saporito. Il riso, come sempre anche le paste, sono cotti alla perfezione.





Siamo arrivati ai secondi. Ci viene presentata una spigola su crema di finocchi e capperi in agrodolce. Altro piatto riuscitissimo, la spigola è saporitissima, la crema di finocchi, con cui lega perfettamente, ne esalta il sapore ed i capperi danno quel tocco di vivacità al piatto.


Segue il sauro bianco su polenta bianca ed ortaggi marinati. Il sauro è un altro di quei pesci che difficilmente si trova nei menu dei ristoranti ed invece è molto saporito e lo chef riesce a valorizzarlo appieno. La polenta bianca, più delicata di quella gialla, si mantiene morbida e gli ortaggi fanno da giusto contorno a questo piatto.




Giulio ama far arrivare a tavola degli "sfizi" durante il pranzo. Ci viene così portata una bruschettina di pane di segale con lardo, asparagi, pomodori e scamorza. Da leccarsi i baffi!






E' il momento del dolce. Riceviamo un elegante soufflé glacé all'arancia con biscotto morbido al cioccolato e mandorle e composta di albicocche del Vesuvio. Il gelato è della giusta consistenza, il dolce ricorda un po' gli accostamenti della Sacher, è avvolgente, con la nota dolce ed intensa delle albicocche del Vesuvio.




A chiudere il pranzo (o la cena), come sempre, le coccole finali, con una serie di sfizioserie di piccola pasticceria, tipo la sfogliatella frolla, i cornettini al cioccolato ed il fagottino al cioccolato.




E non manca una selezione di ottima cioccolata.


Sembra un pasto molto generoso, lo è, ma si riesce a fare tutto il percorso senza appesantirsi eccessivamente, come succede quando i piatti sono cucinati bene. E' comunque una cucina leggera, ma gustosa. Inoltre c'è sempre la possibilità della scelta à la carte e, sempre presente in menu, c'è il menu degustazione delle paste, tocco in più per chi arriva a Gragnano proprio per concedersi diversi assaggi di pasta. Giulio utilizza una selezione delle migliori della zona.

La sala, così come la cantina, sono curate da Camilla, sempre attenta nel servizio, vigile ma non invadente, pronta ad illustrare alla perfezione i piatti man mano che vengono serviti, e a consigliare i giusti abbinamenti dei vini con i piatti proposti dallo chef.



Periodicamente ci sono anche delle interessanti serate a tema o a più mani, per questo vi invito a tenervi aggiornati sulla pagina Facebook dello Chef Giulio Coppola.



Dimenticavamo, il conto. La sorpresa finale, ve ne andrete contentissimi per quello che avete mangiato e col portafoglio non addolorato. Giulio è molto attento a questo aspetto. Vi sorprenderete.
Il locale ha anche un angolo bar molto grazioso, uno show room in cui sono in vendita alcuni prodotti selezionati e poi c'è la cantina, sita in una bella cornice. Insomma, un ristorante dove si mangia veramente bene, un conto più che onesto...non vi resta che provarlo di persona!

Ristorante la Galleria
Piazza Aubry
Gragnano (NA)
081 873 30 29

Fabio e Anna Luisa

5 commenti

  1. Quando ho visto le foto dei primi piatti ho pensato che fosse un ristorante di alta cucina che serve quelle due o tre "leccatine" di cibo che saranno sicuramente buone, ma da romana ignorante e affamata proprio non riuscirei ad apprezzare. Invece i piatti sono davvero tanti e alcuni sembrano anche abbondanti!
    Mi incuriosiscono molto gli ingredienti, il polpo col biscotto in particolare. Non riesco ad immaginare l'accoppiata di sapori. Se il costo non è neanche eccessivo vale decisamente la pena di provare.

    Toglimi una curiosità: gli scampi VIVI?! Avete dovuto ucciderli? O_O

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  2. Ti assicuro che le porzioni sono più che giuste ;-)
    Poi considera che si può anche solo ordinare qualche piatto.
    Gli scampi, una vera delizia. Eh, sì, però vuoi mettere la freschezza ed il sapore?

    Fabio

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  3. Io in quella cantina andrei a viverci, a parte gli scherzi davvero elegante, per me fuori mano ma in una prossima vacanza senz'altro da provare

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  4. Ciao!
    Mi sono soffermata a leggere e decisamente ho trovato il vostro blog molto interessante!
    Per quanto riguarda il ristorante è decisamente un bel posto davvero!
    I piatti sono bellissimi!
    Alla prossima allora!

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  5. il sito me lo segno e questa cantina...che dire? incantata?? :D

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